Analisi del testo narrativo

Analisi del testo narrativo

Il processo di Franz Kafka è un libro alla fine ti fa riflettere su varie cose, tipo contro quale istituzione ce l'aveva Kafka (la legge, lo stato) o contro cosa si è accanito l'autore per scrivere un libro così pieno di significati, senza marcarne uno più degli altri, ma coinvolgendo ogni possibile spiegazione sul testo, senza che magari ne abbia una.

Le sequenze più utilizzate sono quelle riflessive e quelle dialogiche in quanto ci sono molti tratti in cui Joseph pensa a cosa deve fare e molti altri in cui questo è alle prese con altri personaggi secondari.

Difatti al personaggio principale, Joseph K., sono affiancati molti altre persone.

Di Joseph riusciamo a capire perfettamente il suo carattere, che è calmo ed abitudinario, mentre non conosciamo il suo aspetto fisico.

Dopo l'arresto, questo suo carattere si trasforma, diventando arrogante, sgarbato e confusionario e le persone che hanno a che fare con lui vengono trattate in modo critico.

Difatti a k., nel libro, vengono affiancati anche la signora Grubach, la signorina Burstner, i giudici, uno studente, un picchiatore, lo zio, una ragazza di nome Leni, il suo anziano avvocato difensore, il vicedirettore della banca, un pittore, un prete e molte guardie che vengono presentati come oppositori alla vita del protagonista, proprio per il pessimismo con il quale questo considera il mondo che lo circonda.

Tutti i personaggi presenti nel testo vengono presentati indirettamente ed in prima persona da k.

Infatti la narrazione è effettuata in prima persona dall'autore, che esterno e testimone della storia ci racconta i fatti attraverso il pensiero di Joseph.

Per fare questo Kafka sa quanto i personaggi e vi si identifica perché non ci anticipa mai informazioni, ma ce le fa scoprire attraverso K.

Come ho già detto le sequenze che prevalgono sono riflessive e dialogiche;  per fare questo l'autore si aiuta con le tecniche del discorso diretto, in quanto ci sono molti dialoghi, e del monologo interiore in quanto ci sono molte riflessioni.

Lo stile prevalente e quello nominale ed il registro usato è molto spesso quello formale e soggettivo ma in alcuni tratti si trova anche quello informale.

La punteggiatura è poco usata e per questo il racconto, anche grazie a molti dialoghi, risulta abbastanza veloce.

Per dare cosi tanta irrealtà al testo l'autore si aiuta anche non specificando ne il tempo, ne lo spazio.

Difatti del primo non viene specificato ne il tempo storico, ne quello della storia anche se quest'ultimo è intuibile, in quanto si capisce che la vicenda dura nel complesso solo pochi anni.

Non si trovano nel testo ne analessi o prolessi, tranne in alcuni punti dove K. ricorda il carattere di una persona già incontrata, quindi l'ordine cronologico della storia è rispettato.

Vengono riscontrati due generi di movimenti narrativi, quello della analisi e quello della pausa.

Questi vengono usati più degli altri e rallentano il racconto(anche se rimane abbastanza veloce per i molti dialoghi presenti)in quanto il tempo della storia è più breve di quello del racconto e la narrazione rallenta e si ferma per lasciare posto a riflessioni o descrizioni molto particolareggiate.

Come ho già detto anche i luoghi geografici non vengono specificati.

Viceversa vengono considerati e dettagliatamente descritti gli spazi in cui è ambientata la vicenda, che sono per la maggior parte in luoghi chiusi e che danno un senso di oppressione al lettore.

Difatti i posti che K. frequenta di più sono il luogo di lavoro(un ufficio), la casa del suo avvocato difensore, la sala delle udienze (in cui si sentirà male per claustrofobia) ed altri posti sempre descritti in modo che diano al lettore un senso di chiuso e soffocante.

Per fare questo Kafka ha dovuto usare spazi reali, interni e chiusi, non in tutto il libro ma in buona parte di questo, ed ha dovuto descriverli in modo irregolare e discontinuo.

Inoltre l'autore ha usato una descrizione soggettiva-emotiva dei posti frequentati dal protagonista, per riuscire a far percepire a chi legge le sensazioni di quest'ultimo.

I temi ed i motivi possono essere infiniti quanto pochissimi.

Difatti, come ho già detto, non si sa contro chi o cosa è andato contro Kafka per scrivere un libro così caotico e rivoluzionario.

Questo libro può essere letto come ribellione nei confronti della legge, come rappresentazione di un incubo ossessivo, come rivolta verso la società, o più semplicemente come un testo irrazionale e senza nessun significato realmente attribuibile.

Il tema dominante rimane comunque i pensieri del protagonista che essendo stato arrestato senza colpa combatte per vincere un processo senza basi e la sua vita cambia radicalmente senza motivo. Questi pensieri sono attribuibili ad un mondo fantastico-immaginario perché è impossibile che la vicenda si ripeta nella realtà.

Sono presenti molti significati simbolici, che come ho già detto in precedenza richiamano la legge, la società ed in ogni caso la ribellione verso qualcosa, e la visione del mondo che ne emerge è pessimistica e caotica ed è rispecchiata nel comportamento di K.

Questo romanzo può essere attribuito a varie tipologie narrative, tipo quella sociale, fantastica e psicologica perché come ho notato nel testo non è ricercata una sola via di interpretazione ma queste variano da lettore a lettore; per me è un romanzo fantastico.

Nel testo la parte che mi ha interessato maggiormente e dove il protagonista ci provava con la segretaria del suo avvocato e quando questo è stato ucciso, perché le uniche emozioni che mi ha suscitato sono state noiose e non vedevo l'ora di arrivare alla fine.

Come ho già spiegato non mi è piaciuto e lo consiglierei solo a chi ha voglia di leggere un libro per addormentarsi, perché è difficilissimo trovare un lettore che si appassioni ad una storia senza fondamenta, ma solamente con tanti dialoghi a vuoto e molteplici riflessioni che portano ad una fine senza soluzione.