Confronto Intertestuale Tra Le Poesie di Bernard De Ventadorn e Stefano
Protonotaro
Le due poesie prese inconsiderazione
appartengono a due autori di due scuole diverse: la prima a Stefano Protnonotaro, poeta di grande fama appartenete alla scuola
siciliana. Le seconde ("amore e poesia e la canzone della Lodoletta") a Bernard De Ventadorn,
appartenente alla scuola provenzale. Ma nonostante la diversa scuola e la
distanza ritroviamo in loro tratti simili ma anche diversi: la lingua
può esserne un esempio: infatti, come sappiamo gli scritti di molti
autori dell'epoca non ci sono giunti originali ma modificati dagli scribi.
Così è stato per la poesia di Ventadorn
ma non per quella di Protonotaro: essa ci è
giunta nello stesso modo in cui fu scritta, in lingua volgare siciliana, una
vera e propria opera d'arte in quanto fu uno dei primi testi scritti in volgare
e non nella lingua d'oc. Proprio a testimonianza dell'appartenenza a scuole
diverse ma ad una stessa corrente letteraria i temi trattati risultano gli stessi:
in primis l'amor cortese, quella strana subordinazione verso una donna crudele
e irraggiungibile narrata dai poeti di quell'epoca; ci sono però due
suddivisioni di tematiche nelle poesie di Ventadorn:
la prima che esprime l'amore come strumento glorificatore della donna crudele(
argomento che ritroviamo nel Protonotaro)mentre nella
seconda vi si ritrova il profondo odio verso la donna insensibile. Altro tema
comune è il fatto che la poesia e l'amore sono strettamente legati:
infatti l'amore è usato dai poeti come la giustificazione perfetta per
il "poetare". Al livello metrico notiamo che le poesie sono canzoni, mentre le
rime differiscono: infatti nel Protonotaro troviamo
la particolare rima siciliana (ABABC,DEDEC). Anche la visione della donna
evidenzia una similitudine tra i componimenti . Essa è caratterizzata
come abbiamo già detto da un'estrema bellezza e nobiltà e da una
pietà che il poeta aspetta vanamente, e nei suoi riguardi ha un rapporto
quasi da schiavo