letteratura |
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Francesco Petrarca
Petrarca nacque ad Arezzo nel 1304 da un notaio fiorentino che lavorava nella curia pontificia. Dopo il suo esilio si trasferì con la sua famiglia presso Carpes ad Avignone. Qui Francesco incominciò i suoi studi che continuò a Bologna.
Periodo Avignonese
Quando suo padre morì, ritornò ad Avignone in cui si sistemò nella curia vescovile. Dopo essersi dedicato ai suoi studi letterari, l'ambiente cosmopolita gli offrì più scambi culturali e per 30 anni abitò nella Provenza.
Il 6 Aprile 1327 incontrò Laura, una nobildonna che però poiché sposata con Ugo de Sade non gli ricambiò l'amore. Questa fu una tappa importantissimo poiché se per gli Stilnovisti la donna era una specie di angelo, per Petrarca fu fonte di ispirazione per il suo 'Canzoniere'.
In seguito, poiché condannò le frivolezze umane e la vita mondana fece dei viaggi per capire i veri valori della vita.
Si diresse a Roma dove strinse amicizia con la potente famiglia dei Colonna. Inoltre l'ammirazione per il culto dell'antica civiltà romana lo spinsero a viaggiare nelle Fiandre alla ricerca di opere di scrittori latini dimenticati nelle biblioteche impolverate. Ebbe la fortuna di trovare due orazioni di Cicerone e una 'Lettera di Attila'.
Valchiusa
In seguito si trasferì a Valchiusa.
Già era diventato famoso per la fama di poeta e di letterario e per la scoperta degli antichi testi. Ciò lo fecero diventare l'intellettuale universalmente più famoso e ricercato. Inoltre fu incoronato dal senato di Roma con il titolo di Poeta.
Dopo che suo fratello divenne certosino, fu spinto a meditare se i valori spirituali fossero più importanti di quelli terreni.
Su ciò scrisse diverse opere di valore introspettivo:
'De vita Solitaria', 'De otio religioso', il 'Secretum'.
In seguito si appoggiò a Cola di Rienzo che voleva restaurare la vecchia aristocrazia di Roma, sfruttando l'assenza del pontefice sempre ad Avignone.
Ciò però gli alienò la simpatia dei Colonna.
Però nel 1348 gli raggiunse la notizia della morte di Laura che lo fece ritornare a Valchiusa disgustato dell'Ambiente Avignonese.
Poi nel 1353 ritornò in Italia. Trovò ospitalità presso i Visconti in qualità di oratore, e presso i Carrara, ma riscuotendo varie critiche dei fiorentini perché lo accusarono di essersi messo al servizio dei potenti.
Il poeta si difese dicendo che aveva fatto ciò per avere pace nella sua attività di letterario. Infine morì nel 1374 confortato dalla sua lia.
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