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Heinrich Heine
Heinrich Heine, appartenente a una ricca famiglia di commercianti e banchieri ebrei, nasce a Düsseldorf nel 1797. Le alterne vicende della dominazione francese nella sua città natale fanno di lui un fervente simpatizzante della colta Francia, mentre nutre profonda antipatia per la Prussia.
Dopo gli studi di filosofia e letteratura a Bonn, passa nel 1821 all'università di Berlino dove frequenta Hegel e Schleiermacher e scrive, sotto l'influsso di Byron, le sue prime liriche, Intermezzo lirico del 1823, dalla spiccata vena melodica. Nel 1825 si converte alla religione evangelica e, dopo essersi laureato in giurisprudenza a Gottinga, pubblica i primi due volumi di racconti lirici Impressioni di viaggio (1826) che lo avviano alla fama letteraria. Nel 1827 riunisce tutte le sue liriche precedenti nel Libro dei canti, poi dopo un viaggio in Italia che gli ispira anche le novelle Notti fiorentine, pubblica il terzo volume delle Impressioni.
Trasferitosi come giornalista a Parigi nel 1831, frequenta Balzac, Hugo, Chopin ed entra in contatto con i sansimonisti il cui influsso è evidente nella Storia della religione e della filosofia in Germania (1835). Nel 1835 la censura proibisce la circolazione delle sue opere in Germania, ma Heine riesce a ottenere un aiuto economico dal governo francese, nonostante le critiche che egli ha rivolto a Luigi Filippo. Gli scritti politici di questo periodo sono raccolti in Salon (1834-40).
Da una breve visita a Amburgo, nasce la satira in versi Germania, fiaba d'inverno, una delle più importanti opere della letteratura politica tedesca, nella quale è evidente l'influsso dell'amicizia con Karl Marx.
Colpito da atrofia muscolare progressiva che lo costringe a letto per quasi otto anni, descrive le sue sofferenze nelle poesie del Romanzero. Muore a Parigi nel 1856.
Opere principali
Intermezzo lirico (1823); Almansor e Ratcliff (1823); Libro dei canti (1827); Impressioni di viaggio (1826-31); Notti fiorentine (1836); Storia della religione e della filosofia in Germania (1835); Scuola romantica (1833-36); Salon (1834-40); Germania, fiaba d'inverno (1844); Romanzero (1851); Scritti vari (1854).
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