letteratura |
IL SIGNORE DELLE MOSCHE di Golding
Personaggi ralph - dapprima diffidente, diventa ben presto il capo del gruppo dei ragazzini grazie alla sua intelligenza e alla sua saggezza, ha 12 anni e mezzo e con lui rappresentano il bene anche Piggy, i gemelli e Simone.
Piggy è un ragazzo timido, della stessa età, soffre di asma e porta gli occhiali (divenuti utili per creare il fuoco), orfano di entrambi i genitori vive con la zia (proprietaria di un negozio di dolci in Inghilterra). Piggy è estremamente intelligenze e razionale, rappresenta democrazia - Le elezioni - I gruppi parlamentari - Il governo - La Corte Costituzionale" class="text">la democrazia e la saggezza dell'uomo, sa consigliare bene a Ralph.
Jack rappresenta il male, insieme ai ragazzi della sua banda e a Ruggiero. Geloso di Ralph che era il capo eletto tra gli altri ragazzi, decide di ribellarsi a quel sistema per autoeleggersi capo di un'altra banda (di cacciatori) che comincia a fare la guerra a Ralph e gli altri membri di quel gruppo per affermare la propria autorità sull'isola.
Luoghi i ragazzi provengono tutti dall'Inghilterra e per sfuggire alla guerra si spostano con un aereo altrove.
L'aereo in seguito a una tempesta precipita su di un isola che sarà sino alla consegna ai militari, lo sfondo delle loro avventure.
L'isola ha la forma di una barca, i ragazzi possono vederne i confini rocciosi da un'altura posta al centro dell'isola.
Oltre le spiagge e la laguna formata da lembi di terra corallina e da altre parti di corallo, il resto dell'isola è formato da foreste e vegetazione ricca e rigogliosa tipica di un ambiente tropicale.
Tempo il tempo non viene indicato specificatamente dall'autore, ma si intuisce che la vicenda segue l'inizio di una ipotetica guerra nucleare che ha diviso il mondo intero e quindi si può presumere che avvenga in un periodo futuro/prossimo, comunque vicino.
Genere il genere del libro è fantastico/avventura perchè l'autore ipotizza la nascita di un conflitto nucleare (possibile) che fa da scena a una storia (credibile ma piuttosto improbabile) inventata da Golding.
Narratore il narratore è esterno alla vicenda e si limita a raccontgarci i fatti così come accadono attraverso la bocca dei suoi personaggi e nei vari discorsi tra di essi. (molto intensi quelli fra Jack e Ralph) i due leader opposti.
Linguaggio e stile: il libro a mio parere è scritto molto bene e non ha un linguaggio difficile, facilmente comprensibile per tutti, il narratore è esterno alla vicenda ma appare onnisciente e il suo punto di focalizzazione è zero, si limite a descrivere gli avvenimenti così come accadono e preferisce far parlare i suoi personaggi e far raccontare a loro la storia.
Sintesi la storia parla di un incidente aereo che obbliga un gruppo di ragazzi inglesi sopravissuti all'incidente di vivere insieme su di un'isola deserta, cercando di arrivare a una convivenza pacifica in attesa di un salvataggio.
Tutti i ragazzi fuggivano da una guerra nucleare che stava dividendo il genere umano in due parti, una razionale e l'altra pazza che dava più retta agli istinti insiti nella mentalità e nella storia dell'uomo, come la violenza, la guerra e il nazionalismo.
Anche se in misura notevolmente più ridotta, lo stesso accadde fra i ragazzi, dapprima uniti avevano eletto un leader (Ralph) intelligente e saggio che voleva prima esplorare l'isola e in seguito cercare di trovare un sistema per attirare possibili soccorsi.
Ma la sua cosidetta leadership non dura a lungo perchè un altro ragazzo, geloso del suo comando e desideroso di fare di testa sua, convinse parte degli altri ragazzi a prestargli ascolto e a obbedirgli come loro capo.
Inevitabilmente si va ad uno scontro tra razionalità, saggezza e democrazia e dall'altro lato tra nazionalismo, fanatismo, dittatura e il male in sè espresso da Jack e i suoi seguaci ( i cacciatori).
Quando ormai sembrava non esserci più nessuna speranza per Ralph e i suoi comni, perchè braccati da Jack e gli altri, ecco che si scorge all'orizzonte una nave militare e un ufficiale sulle rive della spiaggia che recupera i ragazzi e li riporta a casa come se non fosse successo niente.
Temi credo che i temi principali che l'autore vuole mettere in primo piano siano innanzitutto gli istinti umani, che messi a dura prova e in condizioni anomale tendono ad aver ragione sull'intelligenza e il ragionamento.
Gli uomini si lasciano guidare più dai loro istinti che dalla loro intelligenza e trovano sicurezza e unità in un leader forte che sappia utilizzare questa loro debolezza per comandarli e sottometterli al suo potere.
Anche se in scala più ridotta (perchè si parla di ragazzi) l'uomo tende comunque a creare intorno a lui una cerchia ridotta di 'seguaci' in uno specie di sistema autoritario che più con la violenza che con le parole vuole affermarsi sugli altri esseri umani.
E' insito nella mentalità umana il bisogno di violenza e di farsi la guerra, così come può accadere in una società civile e organizzata come la nostra, allora con più facilità può manifestarsi in gruppi minori di persone che non si trovano più vincolati da leggi e da una autorità più forte che li controlla.
Iniziano così a autogestirsi e a entrare in conflitto con altri gruppi.
E' interessante vedere come anche le persone apparentemente più civilizzate perchè vissute a lungo tempo in nazioni cosiddette civili, riescano a mutare col tempo i propri atteggiamenti in qualcosa che va oltre il controllo imposto dalla società ma che affonda le sue origini nella mentalità più recondita e istintiva dell'essere umano.
In effetti si passa dallo stato civile e razionale allo stato animale che deve sopravvivere nel suo ambiente, che è suo e di nessun altro.
Per questo si fa la guerra, per togliere confini agli altri esseri e per privarli della loro libertà.
Per questo quindi esiste un sistema, capace di prevenire gli atteggiamenti impulsivi di alcuni attraverso l'ordine, le leggi e la giustizia, che ci insegna a non fare la guerra, ma ad usare la diplomazia e la parola.
Eppure, studiando dai libri di storia, vediamo che ogni sistema, passato o presente che sia, abbia in qualsiasi epoca fatto una guerra, trascendendo quegli ideali di pace e libertà che ci vengono impartiti fin dalla nascita.
E' chiaro che la guerra e la violenza fanno e faranno per sempre parte della storia dell'uomo, perché l'uomo non può esistere senza queste due forze e senza i loro opposti, altrimenti non saprebbe trovare altro a cui aggrapparsi per passare il tempo.
Prima si fa la guerra, poi si fa la pace, si crea e si disfa in un susseguirsi di doppi sensi ed equivoci irrazionali ma incredibilmente naturali e reali.
Siamo fatti tutti così, nonostante il carattere delle persone, siamo tutti esseri umani essenzialmente identici istintivamente, ma con l'eccezione di qualcuno che riesce a mantenere il controllo della propria razionalità e saggezza e che regge in fin dei conti i sottilissimi fili a cui sta appeso il mondo.
Privacy
|
© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta