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IL TAGLIO DEL BOSCO

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IL TAGLIO DEL BOSCO


CENNI SULL'AUTORE:


Carlo Cassola: (Roma 1917 - Montecarlo, Lucca 1987), narratore italiano. Laureato in giurisprudenza, fu insegnante in Toscana, regione nella quale militò fra i partigiani nella Resistenza. Si devono a queste due esperienze di vita sia l'ambientazione nella regione di numerosi suoi racconti e romanzi, sia il legame dello scrittore con il mondo culturale toscano. L'esordio avvenne durante la guerra, con racconti brevi e prose pubblicate prima in rivista (fu giovane collaboratore di 'Letteratura') e poi raccolte nei volumi La visita e Alla periferia (entrambi del 1942).Il primo testo di successo fu Il taglio del bosco (apparso nel 1949 in rivista e in volume dieci anni dopo, vincitore del premio Marzocco). A quest'opera seguì una produzione particolarmente ricca. Tra i suoi libri più importanti urano Fausto e Anna (1952), La ragazza di Bube (1960), Ferrovia locale (1968), Monte Mario (1973). Negli ultimi anni Cassola accrebbe il suo impegno sociale, soprattutto in chiave pacifista ed ecologista (Letteratura e disarmo, 1978).La narrativa di Cassola vuole essere elegante senza però risultare ricercata, ed è infatti adatta a un intrattenimento colto: per questa ragione fu attaccata dagli esponenti   della neoavanguardia. Edoardo Sanguineti chiamò provocatoriamente Giorgio Bassani e Cassola 'le Liale del '63', accusandoli di produrre una facile letteratura di consumo.




RIASSUNTO:


Guglielmo è un boscaiolo al quale è morta la moglie da pochi mesi: ha due lie che vengono accudite da sua sorella Caterina che svolge anche le mansioni domestiche. Guglielmo, pur non mostrandolo, pensa sempre alla moglie ed al volto che aveva prima di morire. L'uomo così, per dimenticarla, decide di riprendere il lavoro, lasciato alcuni mesi prima, con i suoi quattro amici (e dipendenti), anche essi boscaioli. Un mattino i cinque uomini partono da San Dalmazio per il taglio che si trova nella zona di Massa; gli amici di Guglielmo sono: Fiore, Amedeo, Germano e Francesco. Appena giunti al taglio costruirono un capanno come alloggio e pochi giorni dopo cominciarono a lavorare. Il tempo è clemente e per il primo mese tutto procede velocemente. Guglielmo però, durante le notti, pensa sempre alla moglie e solo le storie di Francesco e la conoscenza di alcune persone riescono a disturbarlo. Il tempo però peggiora e gli uomini sono costretti a trascorrere le loro giornate nel capanno, così il pensiero della moglie diventa insostenibile; quando poi Guglielmo rimane solo con Fiore per alcuni giorni, la situazione peggiora ulteriormente, poichè Fiore è un uomo molto schivo. Gli altri ritornano e per il protagonista le cose migliorano, ma poco dopo viene terminato il lavoro, e l'uomo, capo dei boscaioli, rimane solo per alcuni giorni al capanno. Durante le notti stellate di questo periodo, la solitudine fa aumentare il dolore e la disperazione cresce nel cuore del boscaiolo che ormai desidera solamente tornare tra i suoi cari. Dopo pochi giorni rientra a San Dalmazio e, lungo la strada, si ferma al cimitero e, davanti alla tomba della moglie si sfoga urlando il suo dolore che, suo malgrado, non era riuscito a soffocare. Qui viene offerto a Guglielmo un po' d'aiuto da una persona che l'uomo, per la nebbia ed il buio, non riconosce, e alla quale risponde di si.


AMBIENTAZIONE E TEMPO:


I fatti si svolgono tra le due guerre mondiali in Toscana, come tutte le vicende narrate da Cassola.


PRESENTAZIONE PERSONAGGI:


GUGLIELMO é un boscaiolo a cui è morta la moglie di un male incurabile; lui non accetta di averla persa soprattutto perchè non sa cosa lei volesse dirgli prima di morire.

AMEDEO cugino di Guglielmo; è un uomo socievole che conosce Guglielmo da sempre.

GERMANO:è un ragazzo giovane e svagato che è boscaiolo da poco tempo.

FRANCESCO uomo anziano che faceva il mercante e che ha girato il mondo; è colui che rallegra le notti dei cinque boscaioli.

FIORE:ottimo lavoratore ma uomo schivo e di poche parole; viene descritto più come un orso che come un uomo.

CATERINA è la sorella del protagonista e cerca di fare sempre da 'mamma' nella casa di Guglielmo, accudendo le bimbe e sbrigando i mestieri.


COMMENTO:


Cassola voul fare vedere al lettore la sofferenza di un uomo per la perdita di una persona cara e come quest' uomo possa cambiare non tanto nel suo atteggiamento esteriore, ma interiormente. Guglielmo voule far tornare tutto come prima:gli stessi comni,la stessa vita nel bosco; ma in realtà per lui niente è più come prima:la morte della moglie ha mutato irrimediabilmente la vita dell'uomo ed il succedersi di qualsiasi gesto o parola, riporta a Guglielmo il ricordo della sua vita precedente e della sua felicità ormai perduta.


AUTORE:


Durante la narrazione l'autore non inserisce propri giudizi sull'argomento o sui personaggi, ma solo considerazioni che il protagonista fa nella sua mente.


LESSICO:


Il racconto è in terza persona, il linguaggio è attuale e non c' è un registro particolare. L' autore si esprime in modo realistico usando, qualche volta, metafore e termini tecnici riferiti al lavoro di boscaiolo; non sono usate espressioni dialettali.


GIUDIZIO:


Questo libro è interessante e piacevole da leggere, poichè molto scorrevole da leggere e scritta in un modo chiaro.




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