letteratura |
Il VISCONTE DIMEZZATO
Italo Calvino
L'autore del libro "Il Visconte Dimezzato" è Italo Calvino, il quale in questo libro si impersona in un ragazzino che narra le vicende di suo zio visconte di Terralba di nome Medardo.
Il visconte per compiacere dei duchi partecipa ad una guerra tra Turchi e Cristiani in Boemia. Accomnato da uno scudiero arrivò all'accampamento Cristiano e fu subito introdotto alla presenza dell'imperatore il quale lo nominò tenente. Il giorno dopo per il visconte Medardo ci fu la prima battaglia, ma durante questa fu colpito in pieno da una palla di cannone, la sera quando fu portato in ospedale si vide che ne era rimasta solo la metà destra del corpo che quindi era rimasto dimezzato.
Poi il visconte fu portato di nuovo a Terralba dove la gente locale vedendolo arrivare avvolto nel suo mantello nero rimase molto stupita.
Medardo per i primi giorni se ne stava chiuso nelle sue camere poi dopo la morte del padre iniziò ad uscire.
Essendo un metà di un intero Medardo aveva il desiderio che tutto fosse dimezzato, infatti, per dove passava con un colpo di spada dimezzava tutto. Questa metà di Medardo era inoltre molto malvagia, questo si capì subito, innanzitutto diede dei funghi velenosi tagliati perfettamente a metà al nipote e poi condannò degli innocenti alla forca. La gente di Terralba capì dunque che del visconte Medardo era tornata la metà cattiva.
A far comnia al ragazzo che ci narra la storia era quasi sempre il dottor Trelawney un inglese che aveva fatto per anni il dottore sulle navi ma che capiva e si interessava poco del corpo degli uomini.
Il visconte continuò a fare azioni malvagie, ma un giorno si innamorò di una giovane fanciulla, Pamela, che lo capì perché Medardo lasciava sulla sua strada oggetti dimezzati.
Pamela era disposta a sposarsi con lui ma non voleva andare nel castello per paura che il visconte la rinchiudesse li. I genitori di Pamela, invece, erano favorevoli al matrimonio perché il visconte gli aveva promesso di occuparsi della loro miseria e legarono Pamela per consegnarla al visconte, ma questa con l'aiuto delle bestie riuscì a scappare nel bosco dove vivette in una grotta.
Intanto in paese non accadevano solo azioni piene di malvagità ma anche alcune azioni con Bontà, e si iniziò a pensare che il visconte era diventato buono.
Ma in seguito si vide che era la metà sinistra ,"il buono", che faceva azioni buone e quella destra, "il cattivo", che faceva malvagità e si capì che era tornata l'altra metà di Medardo.
Mentre il "cattivo" continuava a fare le sue azioni di malvagità il "buono" si dedicò a fare carestia, ad aiutare i bisognosi e per primo andò nel vicino paese dei lebbrosi.
La metà destra del visconte disse alla mamma di Pamela che siccome il buono aveva compromesso la fanciulla doveva sposarla, il cattivo pensò che sposando la sua metà aveva sposato anche lui, mentre il babbo di Pamela incontrò il buono il quale gli disse che era giusto che Pamela sposasse il cattivo per la felicità di entrambi.
Pamela allora arrabbiata disse sia alla metà destra che quella sinistra, a loro insaputa, che li voleva sposare, in modo tale che le due metà si incontrassero.
Il giorno del matrimonio a causa di un incidente il cattivo arrivò in chiesa in ritardo, quando già Pamela aveva sposato il buono. Quando arrivò il cattivo sostenne che Pamela era sua sposa, così i due iniziarono a duellare, ma non poterono farlo perché non si reggevano in piedi. Fecero costruire degli appoggi al fabbro e si diedero appuntamento in un prato per il duello. Durante il duello entrambi si ferirono e si riaprirono le ferite della divisione del corpo in due parti, così i due furono portati in ospedale e furono riattaccati.
In tal modo si riunirono di nuovo le due metà formando un corpo con un insieme di bontà e cattiveria che portarono all'antico giusto Medardo visconte di Terralba che adesso era sposato con Pamela.
Intanto il dottor Trelawney ritornò alla sua vita di dottore sulle navi e il ragazzo rimase solo.
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