letteratura |
I PERSONAGGI PRINCIPALI:
ARTHUR GORDON PYM: Gordon Pym è il personaggio principale del libro omonimo di Poe e si trova casualmente coinvolto in una serie di spericolate avventure, sfiorando in molte occasioni la morte. Egli è un giovane ragazzo amante delle navi e di tutto ciò che riguarda la marina in generale. Suo padre era appunto un commerciante di articoli marittimi nella città di Nantucket, dove lui è nato. E' molto pessimista di fronte agli avvenimenti che lo circondano, credendo sempre di non uscirne vivo. Inoltre conosce perfettamente il funzionamento, la composizione, e le innumerevoli manovre delle navi ( dalle grandi baleniere alle navi da combattimento). E' anche a conoscenza dei diversi porti navali del mondo, che gli rievocano le valorose imprese di alcuni capitani famosi che un tempo avevano tentato di scoprire nuove terre. Dimostra ancora, una dettagliata conoscenza della geografia e delle coordinate geografiche, dei venti, delle burrasche, tutto ciò che serve per una corretta navigazione.
Anche la fauna dei luoghi in cui si svolgono le avventure è descritta con ricchezza di particolari.
AUGUSTUS: Augustus è il miglior amico di Arthur Gordon Pym, colui che gli ha raccontato numerose storie sui viaggi delle navi e che ha accresciuto in lui sempre più passione (che già aveva ), per le imbarcazioni. Augustus, (da come lo presenta Gordon Pym) è una persona debole e molto vulnerabile ma fa sempre di tutto pur di aiutare il suo amico. Alla fine dopo molti incidenti dovrà abbandonare per sempre i suoi amici.
PETERS: E' l'altro comno di avventure di Pym e Augustus, un personaggio importante, l'unico che riuscirà ad accomnare Pym per tutto il resto del viaggio. Egli è una persona robusta, forte e determinata che svolge inizialmente il ruolo di pirata.
PARKERS: Parkers è un pirata fatto prigioniero da Gordon Pym, Augustus e Peters in seguito a una rivolta, effettuata proprio da loro tre per impossessarsi della nave. Anche lui però li abbandonerà presto sacrificandosi per la loro sopravvivenza.
CAPITAN GUY: è il capitano della baleniera che ospiterà Pym e Peters a seguito della tempesta che ha distrutto la loro imbarcazione.
TOO-WIT: è il capo dei selvaggi con i quali viene a contatto la baleniera di capitan Guy. Apparentemente accoglie con molta generosità l'equigio della baleniera, nascondendo da un lato la sua crudeltà, la quale lo spingerà poi a sterminare molti "uomini bianchi".
LA TRAMA:
Un giorno Gordon Pym viene invitato come solito a casa di Augustus, il suo migliore amico. Prendono una sbronza e presi dall'euforia decidono di organizzare una piccola gita in barca, in piena notte. Tutto però non corre liscio e una tempesta li sorprende in pieno mare. Ma tutto è bene quel che finisce bene, e una baleniera che s'aggirava da quelle parti, li intravide e andò in loro soccorso, riportandoli a riva la mattina successiva.
Ma il caso volle che dopo una settimana il papà di Augustus dovette partire per un viaggio a bordo di un brigantino, portando con se anche il lio. Gordon Pym decise di accomnarlo, anche se per il padre di Augustus non sarebbe stato molto proficuo, e bisognava ancora sentire i suoi genitori.
Si decise infine che Gordon Pym si sarebbe imbarcato clandestinamente e sarebbe rimasto nascosto nella stiva per tutto il resto del viaggio.
Per quanto riguarda i suoi genitori falsificò una presunta lettera spedita da parenti oltreoceano, che desideravano averlo con lui. Così la baleniera partì, con Pym nascosto nella stiva e Augustus che quando lo riteneva opportuno, si recava da lui per portargli da mangiare. Nel frattempo Pym aveva l'affettuosa comnia del suo cane Tiger, che l'aveva seguito fin dal principio. Un giorno scrutando più da vicino il cane, trovò nascosto nella sua pelliccia, un messaggio scritto da Augustus. Ma preso dall' eccitazione e da una forte premura di leggere il bigliettino, lesse solo le ultime sette righe di chiusa, che lo ivitavano a rimanere nascosto se voleva restare sano e salvo. Il il giorno dopo Augustus lo venne a trovare e gli raccontò le cose orribili che stavano succedendo di sopra. Una nave pirata si era avvicinata e i pirati che erano a bordo si erano impadroniti del brigantino, lasciandolo solo sulla nave assieme agli altri ( i pirati). Essi lo avevano ficcato in una cuccetta dove gli portavano regolarmente da mangiare e da bere. Fra questi pirati, Peters, un uomo robusto e forte, lo trattava da amico e in breve Augustus gli rivelò la presenza di Pym sul brigantino.
I tre vollero escogitare allora un piano per sterminare tutti gli altri e impadronirsi definitivamente della nave.
Così un giorno mentre i pirati erano radunati in una sala, Pym si travestì da spirito con il compito di spaventarli. Ci riuscì alla perfezione e creando scompiglio e indescrivibile terrore, i tre portarono gloriosamente a termine l'impresa, aiutati inaspettatamente dal cane Tiger. Degli uomini però, ne sopravisse uno, Parkers che venne subito fatto prigionero. In quei giorni si scatenò una terribile tempesta e il brigantino imbarcò parecchia acqua. Al termine di essa, i quattro si ritrovarono senza provviste e dopo disperati tentativi, Pym riuscì a nuotare verso la dipensa, rimasta inondata durante la tempesta, e procurò loro due giare ricolme di olive e una tartaruga. Le provviste durarono però poche settimane e dopo questo periodo il problema fame si presentava ancora.
Si decise allora che uno di loro avrebbe dovuto sacrificarsi per il bene degli altri, colui che nell'estrazione avrebbe scelto la lietta più lunga. Toccò al povero Parkers sacrificarsi, venendo trafitto con una spada da Peters. Ma le condizioni di Augustus, che si era ferito durante la tempesta, continuavano a peggiorare e in breve tempo morì. Così Pym e Peters cominciarono le loro avventure, riuscendo a destreggiarsi tra gli squali e le furiose tempeste. Fu così che un giorno il brigantino colò a picco,e fortunatamente i due vennero salvati da una baleniera di passaggio, evitando miracolosamente l'assalto degli squali.
Il capitano di questa baleniera si chiamava Guy e li ospitò senza problemi, dando loro pasti regolari. Così i due trovarono un sicuro rifugio a bordo della baleniera, e dopo diversi mesi (e dopo aver visitato anche molti luoghi), vennero a contatto con alcuni indigeni che in un primo tempo si dimostrarono molto cordiali nei loro confronti, provando ammirazione per tutto ciò che vedevano sulla baleniera, e in particolar modo furono stupefatti dalle armi e dalla struttura della nave.
Essi ospitarono così nella loro isola tutto l'equigio della baleniera e dopo aver preso sempre più confidenza con loro, gli tesero una trappola. Solo Pym e Peters riuscirono a salvarsi, vivendo per un breve periodo nascosti nell' isola a spiare le loro mosse. Nel frattempo gli indigeni avevano pensato di far fuori anche la nave e, una volta sterminati gli uomini di guardia, la bruciarono. Un giorno Pym e Peters, decisero di fuggire con le barche degli indigeni senza possibilmente farsi scoprire.
Ma sfortunatamente gli indigeni li videro e si avventarono senza esitare, su di loro. I due, riuscirono abilmente a imbarcarsi su una canoa e sfuggire agli indigeni. Portarono in ostaggio uno di loro e mentre si stavano allontanando con la canoa "intervistarono" l'indigeno. Egli, come del resto tutti i suoi comni ripugnavano tutto ciò che era bianco, per questo avevano deciso di sterminarli e bruciare la loro imbarcazione. Arrivarono così in una zona di ghiacci, e quì si presume finirono le avventure di Gordon Pym e del suo fedele amico Peters, almeno così si pensa, dato che le ultime ine dell sue avventure sono state irrimediabilmente perdute.
LUOGHI E TEMPI:
Le vicende di Gordon Pym, si protraggono dai primi di luglio del 1827, fino a marzo dell'anno successivo, il 1828 dal paese americano di Nantucket fino al polo nord. Durante il viaggio però Pym gira un po' tutto il mondo, fermandosi in particolare in alcuni porti famosi, dove un tempo i vecchi e gloriosi capitani erano passati.
GIUDIZIO PERSONALE:
Questo libro mi è piaciuto, da un punto di vista più narrativo; mi sono piaciute la serie di avventure nelle quali Pym era coinvolto, mentre mi sono parsi un po' noiosi alcuni tratti nei quali da per scontato che alcune cose si sappiano già, e in altri ancora dove si dilunga instancabilmente a parlare o approfondire certi aspetti particolari dei luoghi in cui si trova.
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