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La Locandiera di Goldoni - STRUTTURA DELLA COMMEDIA, TRAMA, CONSIDERAZIONI

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La Locandiera

di Goldoni




STRUTTURA DELLA COMMEDIA


La commedia de 'La locandiera' è composta in tre atti, ognuno dei quali suddiviso in diverse scene.


TRAMA


Il protagonista della commedia è Mirandolina, una giovane e bella proprietaria di una locanda. Di lei si innamorano perdutamente due nobili, il conte d'Albafiorita e il marchese di Forlipopoli; il primo sempre impegnato a fare costosi regali a Mirandolina, il secondo alle prese con le sue ristrettezze economiche che gli impediscono di prevalere sul conte.

Il comportamento dei due contendenti non è per niente compreso dal cavaliere di Ripafratta, il quale odia le donne, le disprezza e le evita perchè le considera creature ingannatrici, e si vanta con tutti di non essere mai stato innamorato.

Mirandolina è naturalmente contenta di questa situazione, in quanto riceve i costosi regali del conte e si diverte a fare dei propri amanti tutto ciò che vuole. Ma il conte d'Albafiorita e il marchese di Forlipopoli non sono i soli ad amare la locandiera, infatti anche Filippo, il cameriere di Mirandolina, è innamorato della sua padrona ed è il suo promesso sposo; infatti Mirandolina aveva promesso al padre, in punto di morte, di sposare il giovane cameriere.

Ma Mirandolina è molto sorpresa del comportamento del cavaliere di Ripafratta, in quanto non riesce a capire per quale motivo sia l'unico a non prestarle attenzioni; e promette a se stessa di farlo innamorare.

Approfittando dell'entrata in scena di due commedianti, Ortensia e Dejanira, che si divertono a spacciarsi per dame e che attraggono gli interessi dei due nobili; Mirandolina si dedica completamente al cavaliere riempendolo di attenzioni, infatti lo serve in tavola, gli prepara personalmente da mangiare, gli procura biancheria pregiata e si intrattiene amabilmente con lui. Il cavaliere rimane suo malgrado folgorato dai modi gentili della locandiera e nel giro di poco tempo si innamora perdutamente di lei.



Ciò scatena le gelosie di Filippo, del conte e del marchese che individuano nel cavaliere di Ripafratta l'interlocutore privilegiato di Mirandolina. La locandiera si accorge ben presto

di aver esagerato, infatti il cavaliere diviene sempre più invadente e pretestuoso nei suoi confronti, quindi per risolvere la situazione decide di sposarsi con Filippo e consiglia a tutti i suoi contendenti di andarsene e di ricordarsi di lei ogni volta che si trovassero nelle medesime condizioni.


CONSIDERAZIONI


Scritta nel 1752, 'la Locandiera' è una delle più felici ed equilibrate commedie di Goldoni, mirabile per la giustezza del ritmo, la precisione e l'acutezza con cui sono ritratti l'ambiente e i personaggi. L'intera commedia è centrata sul personaggio di Mirandolina, un'affascinante incarnazione dell'eterno femminino, della civetteria, della malizia e della furbizia delle donne.

Mirandolina è una donna d'affari, una tipica esponente della borghesia in ascesa nel '700, solida, concreta e senza grilli nobiliari per la testa, che a contee, cavalierati e marchesati preferisce un prosaico ma sicuro matrimonio con un uomo del suo ceto, capace di aiutarla nella conduzione della locanda. Una frase che riassume la mentalità del personaggio è facilmente individuabile quando afferma: 'Mi paice l'arrosto e del fumo non so che farmene'.

La commedia termina con un lieto fine, ma tuttavia con un monito di cui non si deve credere che Goldoni credesse sinceramente alla funzione didascalica e morale della commedia. Si tratta invece di un finale grazioso e simpatico (un classico lieto fine con matrimonio), che sembra esaltare le arti della civetteria femminile più che ammonire a sfuggirle.





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