letteratura |
Il romanzo viene ambientato nel 1968 a Praga, Cecoslovacchia. La struttura sintattica del testo è abbastanza semplice. Sono molto utilizzate le tecniche della metafora e della similitudine, in quanti l'autore tende a far ricostruire al lettore un'immagine mentale reale della situazione stessa. In molte sequenze il tono descrittivo acquista drammaticità, specialmente per l'utilizzo delle stesse similitudini che rendono cruda e intensa la realtà narrativa. Il romanzo è di genere psicologico - realistico.
L'argomento principale affrontato dall'autore è l'amore (infatti la trama si svolge proprio attorno a due storie d'amore) che si dirama poi anche in altri campi, come quello della politica o della filosofia. Nonostante il punto di vista del narratore esterno, la visione della situazione è resa in maniera soggettiva. L'autore non sostiene una tesi in particolare, tuttavia la storia è completata da alcune spiegazioni filosofiche e anche teologiche che trasportano la trama in una categoria superiore a quella dei normali romanzi a carattere storico o narrativo.
I personaggi del romanzo sono:
Tomas, un noto chirurgo praghese che ama il suo lavoro e le donne; ama la moglie Tereza e le sarà per sempre fedele nonostante i continui tradimenti;
Tereza, la moglie di Tomas, ex cameriera in un bar, poi fotografa; il carattere di Tereza è schivo e non aggressivo, anche se si sente continuamente minacciata daigli incessanti tradimenti del marito;
la pittrice Sabina, amante di Tomas, poi amante di Franz, una donna bella ma dal carattere particolare, testarda ed irrefrenabile seduttrice;
Franz, un professore universitario svizzero con cui Sabina dà il via ad una relazione; particolare anche la sua ura perché rappresenta l'uomo stabile e regolare che si si getta nel vuoto per la prima volta nella vita, abbattendo i pregiudizi e scordando regole e divieti: rimarrà però profondamente ferito dal comportamento della sua donna: così il lato prettamente psicologico del romanzo esalta l'atteggiamento di Franz, abbinandolo al suo esatto opposto, ovver Sabina.
L'autore non fornisce una descrizione fisica dei personaggi.
Nel romanzo c'è un alternarsi di spazi chiusi ed aperti: gli spazi aperti sono prettamente la città e la camna, dove Tomas e Tereza svolgono le loro professioni (lavavetri e fotografa); gli spazi chiusi sono per lo più le abitazioni dei personaggi dove vengono ambientate diverse situazioni, lo studio di Sabina e il bar dove lavorava Tereza. Gli ambienti descritti trasmettono i sentimenti dei protagonisti: se un luogo (indifferente se oggettivamente bello o brutto) suscita ricordi lieti al personaggio, all'ora l'immagine che rende l'autore dell'ambiente è piacevole da immaginare; sono infatti descritti così come i personaggi li vedono.
Lo spazio dedicato alla narrazione dei singoli fenomeni non è proporzionale alla loro durata: sono riconoscibili pause narrativo - psicologiche e narrazioni rallentate. Nel romanzo sono presenti parecchi flash - back.
La scrittura di Kundera vorrebbe essere ironica, ma appare scettica e fondamentalmente pessimistica nella descrizione della condizione umana.
Ho apprezzato molto questo romanzo, in quanto l'abilissimo autore riesce ad alternare narrazioni svelte ed incalzanti a pause psicologiche, sempre mantenendo la lettura davvero interessante. Kundera arricchisce poi le sue considerazioni con parentesi intelligenti e brevi monologhi nei quali analizza "ad alta voce" il senso della vita, anche con allusioni al mondo teologico e spirituale.
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