letteratura |
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VITA: Girolamo ci offre la sua testimonianza, dai caratteri leggendari, della vita di Lucilio.
Narrano che un filtro d'amore lo rese pazzo e che negli intervalli di follia scrisse dei libri che in seguito vennero corretti da Cicerone ( il De Rerum Naturae).
Egli precisa infine che Lucilio si suicidò. Recentemente è stato scoprerto che Lucilio soffriva di una profonda crisi depressiva. Egli fù uno dei più autorevoli diffusori dell'Epicureismo a Roma. Rimase completamente estraneo alla vita politica e da un attento esame del suo poema notiamo che l'immagine di lui è quella di un uomo angosciato per le sorti dell'umanità che conduce una sfibrante ricerca della verità.
COSA HA FATTO DI MPORTANTE : IL DE RERUM NATURAE
Il suo poema era diviso in 3 diadi ( tre gruppi fomati da 2 libri) :
PRIMA DIADE : La teoria atomica " Nulla nasce dal nulla e nulla si trasforma in nulla "
Secondo Lucrezio le cose si formano non per merito divino, bensì mediante un pocesso di aggregazionedisgregazione degli atomi i quali muovendosi in modo casuale (clinamen) si scontrano dando appunto origine alla materia.
SECONDA DIADE: L'anima e la conoscenza
Lucrezio fa una ditinzione tra anima razionale e anima vegetativa per poi passare alla tematica della morte. A proposito di ciò Legli ci dice che non bisogna avere paura della morte percchè essa è solo l'inizio della digragazione atomica, che non comporta alcuna sofferenza.
Per quanto riguarda la conoscenza Lucrezio afferma che essa avviene in base ai sensi che vengono generati dai simulacra rerum, le immagini che si distaccano dalla materia e colpiscono il corpo dell'uomo.
<Perché Lucilio mette nel prologo del suo poema l'inno a Venere se egli stesso condanna la religione?>
Venere puo assumere il significato simbolico o alegorico di:
-forza creatrice
-piacere del movimento atomico
-piacere del riposo
< La conclusione del poema>
Ci si chiede se il poema sia rimasto incompiuto oppure se Lucrezio abbia volontariamente concluso il poema con la tragica immagine della peste ad Atene, quasi volendo avvertire l'umanità della tragicità del destino.
<Il rapporto poesia-filosofia>
Lucrezio sfrutta la poesia come strumento per "addolcire" l' ardua materia della filosofia così come i medici mettono del miele sul bordo di un bicchiere contenente medicina per aiutare i bambini a ingerirla.
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