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Manilio

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Manilio


L'opera di Manilio, l'Astronomica, è iniziata sotto Augusto, viene esaltato il Capricorno, che è il segno di Augusto. Nel quarto libro c'è la Libra, il segno di Tiberio.


I rapporti tra astrologia e filosofia, in Grecia e a Roma sono difficile.

Pensatori come Pitagora e Platone, accettano le teorie che affermano l'influsso degli astri nella vita umana, ma molti altri filosofi negano questa possibilità.

Posidonio, pensatore stoico, rivaluta l'astrologia e recupera la teoria stoica della "simpatia cosmica", ovvero lo stretto legame tra il microcosmo (uomo) e macrocosmo (universo). Uomo e universo sono un unico organismo animato da un soffio vitale che gli stoici chiamano logos, che è presente in ogni parte del mondo, e che collega ogni oggetto del mondo alle altre cose, in un ordine razionale e provvidenziale. L'uomo può studiare e conoscere con la ragione, in quanto il suo logos, è parte del logos universale del mondo.


Gli astrologi sono presenti a Roma, e sono solitamente seguiti dalle classi sociali più basse, anche se altre personalità di spicco come Cesare e Augusto, facevano loro riferimento. Tiberio ad esempio, era molto interessato alla materia e aveva un astrologo personale.

Nel 16 a.C. vengono banditi da Roma tutti gli astrologi, perché gli oroscopi, talora fornivano strumenti validi agli oppositori politici, che facevano leva sul popolo e prospettavano un rivolgimento popolare.


  • Nel modo di esprimersi, Manilio recupera Lucrezio, non solo per quanto riguarda le parti tecniche, ma anche quando esprime entusiasmo nei confronti degli spettacoli naturali
  • Si mostra orgoglioso di essere il primo a Roma ad aver creato un poema didascalico astrologico come Lucrezio, Manilio è poeta-vate
  • Gli influssi dell'autore sono stoici: i termini lucreaziani vengono usati per confutare la concezione epicurea, atomistica e meccanicistica. Infatti Manilio sostiene la razionalità divina dell'ordine cosmico, spesso nella sua opera manifesta il pensiero che l'uomo sia parte del divino, per mezzo del logos.

La natura ha creato un ordine gerarchico, rigoroso, immutabile, che trova corrispondenza nelle strutture gerarchiche dello stato. I senatori sono superiori agli equites, il popolo è inferiore agli equites e ai patres, e poi c'è il vulgus iners et turba sine nomine.




Senatori

Equites Ordine gerarchico immutabile

Popolo

Vulgus iners et turba sine nomine


L'astrologia diventa quindi uno strumento ideologico al servizio dell'ordine sociale e politico; l'autorità non può essere sovvertita e tutto è così per necessità naturale.






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