letteratura |
GENERE: Romanzo realistico sociale.
CONTENUTO:
Bianca Trao, una giovane discendente di una famiglia di nobili decaduti, si trova nella sua stanza con suo cugino, il baronetto Ninì Rubiera, mentre gli abitanti del paese stanno cercando di spegnere il fuoco nella sua casa.
Dato che la madre di Ninì non vuole che i due si sposino Bianca viene promessa sposa a Mastro-don Gesualdo Motta, suo vicino di casa, e Ninì si fidanza con Donna Fifì.
Don Diego, Il fratello di Bianca, inizialmente non acconsente al matrimonio, ma poi si sente male e così dice a Bianca di fare ciò che vuole, spinto soprattutto dalle parole della zia Sganci. Bianca e Mastro-don Gesualdo, quindi, si sposano.
Mastro-don Gesualdo decide d'entrare nella Carboneria convinto dalle parole del canonico Lupi.
Intanto don Diego è quasi in punto di morte; Bianca alla notizia va immediatamente da lui e, quando muore, perde i sensi.
Ninì s'innamora di una prima donna di nome Aglae. Donna Fifì gli fa una scenata e così lui tronca il loro fidanzamento.
Bianca, rimasta incinta di Ninì, partorisce una bambina che viene battezzata con il nome Isabella Trao e che assomiglia tutta a suo padre. Mastro-don Gesualdo all'età di cinque anni la manda al Collegio di Maria e poi, quando diviene più grande, al primo educatorio di Palermo.
Intanto Ninì si sposa, per pura convenienza, con Donna Giuseppina Alòsi, facendo, così, infuriare l'amante di lei, Peperito.
Nel 1837 c'è un'epidemia di colera e Mastro-don Gesualdo, dopo essere andato a prendere Isabella, parte con lei e Bianca per Mangalavite. Lì Isabella s'innamora di suo cugino Corrado, lio di Cirmena.
Il padre di Mastro-don Gesualdo si sente male e lui è costretto a partire per la Salonia dove resta per tutta la notte; quando si sveglia trova suo padre morto.
Mastro-don Gesualdo, tornato a Mangalavite, manda via zia Sarina, Cirmena e Corrado non essendo felice dell'amore che unisce Isabella e Corrado. La famiglia Motta torna in paese e Isabella e Corrado continuano a vedersi. Ciò fa sì che Mastro-don Gesualdo decida di mandare sua lia al Collegio di Maria. Corrado riesce, però, a mandarle dei messaggi e un giorno Isabella scappa con lui.
Dopo poco i due vengono trovati; Corrado viene arrestato e Isabella rinchiusa al monastero di Santa Teresa e poi promessa sposa al quarantenne duca di Leyra, un aristocratico palermitano a cui interessava soltanto la dote.
I due si sposano e si trasferiscono a Palermo. Dopo pochi mesi Isabella vuole suicidarsi perché il matrimonio è un fallimento.
Bianca, che era malata da molto tempo, peggiora e muore. Anche Mastro-don Gesualdo, dopo la morte di sua moglie, si ammala. Il marito di Isabella decide, allora, di trasferire da loro a Palermo per farlo curare dai migliori medici, ma dopo un po' di tempo Mastro-don Gesualdo muore solo.
AMBIENTE: San Giovanni, Mangalavite e Palermo.
TEMPO: 1819-l848.
PERSONA: Lo scrittore narra in terza persona.
PROTAGONISTA:
Mastro-don Gesualdo: E' un uomo che, partito da niente, è riuscito, nel corso degli anni, ad arricchirsi. La ricchezza, però, non gli ha portato la felicità che lui voleva, infatti, sua moglie l'aveva sposato solo per coprire un errore fatto per amore e Isabella, sua lia, l'odiava.
ALTRI PERSONAGGI IMPORTANTI:
Bianca: Era innamorata di Ninì, ma non potendosi sposare con lui e dovendo riparare ad un errore fatto per amore, si sposa con Mastro-don Gesualdo, pur non amandolo. Con gli anni impara a volergli bene, anche perché lui cerca sempre di farla felice.
Isabella: lia illegittima di Mastro-don Gesualdo che odia per molto tempo: da piccola perché tutte le sue comne di collegio le affermavano che lui "aveva le mani sporche di terra" e da grande perché l'aveva costretta a sposare un uomo che non amava. Quando, però, suo padre era in punto di morte, l'odio per lui sve lasciando il posto all'amore.
COMPRENSIONE DEL TESTO:Il testo non è molto scorrevole e ci sono vari periodi di difficile comprensione.
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