letteratura |
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poetica di Pirandello:
1)Alla base del discorso pirandelliano è il tema della crisi del positivismo : la scienza è inadeguata a cogliere la razionalità del reale e la vita ( realtà)è ridotta ad un continuo fluire di attimi , ad un flusso libero ed illogico che Pirandello riprende da Bergson.
2) A questo punto si impone, ai fini della convivenza borghese ,la necessità di fissare,far comsistere la fluidità della vita in forme fisse:tali forme non sono altro che i ruoli che l'individuo ricopre all'interno del tessuto sociale e famigliare.
Scrive Pirandello:
'La vita è un flusso continuo che noi cerchiamo di arrestare,di fissare in forme stabili e determinate,dentro e fuori di noi. Le forme,in cui cerchiamo d'arrestare,di fissare in noi questo flusso continuo, sono i concetti,sono gli ideali a cui vorremmo serbarci coerenti, tutte le finzioni che ci creiamo,le condizioni,lo stato in cui tendiamo a stabilirci. Ma dentro di noi,il flusso continua,indistinto,sotto gli argini,oltre i limiti che noi imponiamo,componendoci una coscienza,costruendoci una personalità.'
(dal saggio dell'Umorismo)
3) Questo binomio VITA-FORMA è avvertito dalle persone più sensibili come conflittuale: per costoro la forma non esaurisce nella sua univocità la ricchezza della vita interiore,la moltiplicità delle possibilità di essere a cui essi con ansia aspirano;di quì il contrasto drammatico tra vita e forma.
4) Spesso è un particolare irrilevante che fa scatenare la presa di coscienza della limitatezza della forma: in questa consiste il sentimento del contrario che è la consapevolezza,acquisita dal pesonaggio pirandelliano,del contrasto tra la falsità e l'ipocrisia dei ruoli e la complessità,ben più ampia della vita nelle sua forme più alte. Nel fondamentale saggio sull'Umprismo Pirandello,con il famoso esempio della ' vecchiaimbellettata',distingue il sentimento del contrario( che genera l'Umorismo),dall'avvertimento del contrario :quest'ultimo consiste in una superficiale valutazione, comune al mediocre senso borghese, del contrasto vita-forma in termini di semplice comicità:una anziana signora che si trucca fa ridere,come suscita ilarità l'atteggiamento del vecchio professor Toti che convive con la giovane Maddalena ('Pensaci Giacomino),propio perchè non si percepiscono le moptivazioni profonde dei loro atteggiamenti. In questo senso l'arte umoristica va alla ricerca delle cause vere dei nostri comportamenti, al di là delle finzioni sociali e dei travestimenti di comodo.
Secondo Pirandello,quando l'uomo scopre il contrasto tra la maschera e il volto,tra la 'forma' cioè e l'essere,può reagire in tre modi diversi a seconda del suo temperamento. C'è infatti la reazione passiva, la reazione ironico - umoristica, e la reazione drammatica.
La reazione passiva è quella dei più deboli, che si rassegnano alla maschera o alla 'forma'che li imprigiona incapaci di ribellarsi o delusi dopo l'esperienza di una nuova maschera. E' la reazione di Mattia Pascal nell'ultima parte del romanzo. Chi si rassegna, sente la pena del vedersi vivere come se i suoi atti fossero staccati da se ed appartenessero ad un'altra persona, e vive perciò con il senso doloroso di una frattura tra la vita che vorrebbe vivere e quella che è costretto a vivere.
C'è poi la reazione ironico-umoristica di che non si rassegna alla maschera, e, visto che non se ne può liberare sta la giuoco delle parti ma con un atteggiamento ironico,polemico, aggressivo, 'umoristico',in senso pirandelliano, per la pietà che suscita in chi lo osserva nella sua pena. Questo tipo di reazione è rappresentato ne La patente,in Pensaci Giacomino!, e nel Giuoco della parti.
C'è infine la reazione drammatica di chi, sopraffatto dall'esasperazione,nè si rassegna nè riesce a sorridere umoristicamente della vita. Allora egli si chiude in una solitudina disperata,che lo porta al dramma,al suicidio o alla pazzia. Questo tipo di reazione è rappresentato in Uno Nessuna e Centomila, nell'Enrico IV e nei Sei personaggi in cerca d'autore.
TEATRO
Il binomio realtà-forma applicato al teatro diviene il binomio Persona-Personaggio: l'attore,uomo precario e labile,diviene fisso ed immutabile quando riveste il ruolo del personaggio;di qui la constatazione pirandelliana che ilpersonaggio(Amleto,Antigone) è sottratto alla precarietà dell'esistenza e fissato da una forma eterna che, contrariamente ad altri ruoli è spesso alta e nobile; quindi IL MONDO DELLE FORME TEATRALI E' PIU VERO DELLA VITA NELLA SUA FALSITA' ( Sei personaggio vivono il dramma di non essere stati compiutamente scritti e vagano in una zona franca sospesi tra l'orrore ed il nulla).
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