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Ritratto di Dorian Gray
RIASSUNTO
Dorian Gray è un bellissimo giovane a cui il pittore Basil Hallward fa dono di un magnifico ritratto: un ritratto così ben riuscito che Dorian, ammirandolo, esprime il rimpianto di dover invecchiare mentre il ritratto sarebbe rimasto sempre giovane, e proferisce il voto che, a qualunque prezzo, avvenga il contrario. E' presente Lord Henry Wotton, nobile dissoluto e spregiudicato, tipico dandy il quale con le sue teorie sul piacere e la bellezza avvelena a poco a poco la purezza giovanile di Dorian. Quando questi gli confida di essersi fidanzato con Sybil Vane, giovane attrice di un teatro di quart'ordine, gli demolisce il suo ideale; così che Dorian abbandona freddamente la fanciulla. Questa si uccide e Dorian, superato facilmente, grazie ai cinici suggerimenti di lord Henry, il primo dolore, passa con lui quella stessa serata a teatro. L'indomani però scopre sul suo ritratto un'espressione di crudeltà che prima non c'era, e comprende che il voto da lui pronunciato è stato esaudito. Nasconde il ritratto in una camera disabitata e continua la sua vita gaudente, cadendo sempre più in basso nel vizio, ma conservando intatto il suo bellissimo viso di giovane, mentre il ritratto invecchia e si fa sempre più orribile. Una notte uccide Basil Hallward, che ha tentato di rimproverargli i suoi delitti; e ne fa distruggere il corpo da un suo amico chimico, il quale poi si suicida. E così Dorian rimane impunito: ma il ritratto diventa sempre più mostruoso e sulla mano che aveva vibrato il colpo mortale all'amico appare una rugiada di sangue. Nonostante tutte queste malvagità la sua ora ancora non è giunta, infatti il fratello di Sybil Vane, che aveva giurato di vendicare la sorella e lo aveva a questo scopo cercato per venti anni, rimane ucciso in un incidente di caccia, proprio quando sta per raggiungerlo. Alla fine, stanco e nauseato di quel testimonio della sua colpa e della sua bruttura interna, Dorian Gray colpisce forsennato con un coltello il cuore del ritratto, ma cade morto egli stesso, mentre il ritratto riacquista il primitivo aspetto di meravigliosa giovinezza e i servi stentano a riconoscere nell'orribile vecchio che trovano cadavere il loro splendido padrone.
PERSONAGGI
Dorian Gray
Dorian Gray durante il romanzo ha una trasformazione graduale. Nel corso dei primi tre moduli vediamo un Dorian Gray innocente e ancora puro, mentre dal quarto si notano sentimenti di passione (innamoramento dell'attrice). È dal settimo modulo che il ragazzo inizia a mostrarsi come un individuo diabolico e malvagio, e man mano che si arriva alla fine del libro la sua personalità appare sempre più crudele, ed egli diverrà vigliacco e bugiardo, e ciò si può notare nel comportamento che ha con il fratello con Jame, infatti cerca di sfuggirgli senza aver il coraggio di affrontarlo. Quando Jame lo accusa, dopo più di venti anni, di essere lui la causa della morte della sorella, egli si fa scudo del proprio aspetto, dicendo che non è possibile che sia stato lui. Solo al termine del romanzo si pentirà del suo comportamento quando, con un gesto di disperazione, pugnalerà il centro del quadro, provocando così la sua morte.
Dorian Gray è un ragazzo dal carattere fragile e molto influenzabile, specie da Lord Henry, che considera come propria guida. Egli è consapevole della propria bellezza, che in seguito sarà la sua rovina perché è proprio questa che gli farà pronunciare il desiderio di far invecchiare il quadro al suo posto. Egli dimostra di avere due personalità: una apparentemente pura e innocente, e questo apparire puro è dovuto alla sua bellezza e perenne giovinezza, la seconda invece si mostra crudele, ed è proprio questo il suo vero essere. Il protagonista tenta più volte di far prevalere la parte buona, però non ci riesce, ritornando sempre ad essere il vero Dorian, quello crudele, come se soffrisse da astinenza di cattiveria, ma questa continua ricerca della cattiveria è causata anche da Lord Henry.
Mi ha colpito questo personaggio, tanto bambino da una parte quanto crudele dall'altra, un bambino e un uomo crudele che amavano circondarsi di cose lussuose, cose che, come la sua persona, rimanevano intatte nel tempo. Appare più volte, specie all'inizio, la parte bambina e capricciosa del personaggio, sebbene consapevole che nessun'altro sarebbe riuscito ad imporre la propria volontà su di lui, perché la sua personalità era predominante,
Lord Henry
Lord Henry è colui che porterà Dorian Gray alla rovina. È una persona cinica, fredda e superficiale nei confronti dei sentimenti più nobili che l'uomo può provare e quindi donare. Ama l'etichetta, passa le sue giornate a parlare nei salotti dell'aristocrazia, e la sua cattiva influenza su Dorian Gray porterà quest'ultimo a troncare la relazione con Sybill Vane, e, in questa situazione, gli insegnerà ad essere freddo e insensibile ai sentimenti e alle sofferenze altrui.
Egli presterà un libro al ragazzo, che per lui diventerà una specie di guida, che insegnerà a Dorian ad amare il lusso e le cose che rimangono sempre inalterate, come ad esempio gli oggetti d'arte, come gli arazzi, vasellame d'oro e d'argento, che contrariamente all'uomo rimangono immutabili e sempre belli. Penso di poterlo paragonare ad un diavolo che tenta in ogni modo Dorian verso il vizio, facendolo distogliere da tutto ciò che è morale, e portandolo così alla meschinità.
Basil
Basil, il pittore, è una delle tante persone che adorano Dorian Gray. Però a differenza delle altre, lui dà l'idea di esserne quasi innamorato. Infatti più volte dimostra di essere molto attaccato al ragazzo, assecondandolo in ogni suo capriccio. Ma questo essere morbosamente attaccato al giovane lo porterà a soffrire quando questi si staccherà da lui per andare con Lord Henry.
Basil, come ogni artista, ha un periodo in cui raggiunge il culmine della sua bravura, e questo periodo coincide proprio con l'inizio della sua amicizia con Dorian Gray, poichè utilizza il ragazzo come musa ispiratrice per i propri dipinti. In molti momenti, specie quando si trova a parlare di Dorian Gray con altre persone, o proprio con lo stesso Dorian, dà l'idea di essere omosessuale, o se non lo è, dimostra di avere una vita sentimentale molto ambigua, in quanto in tutto il romanzo non c'è nessun accenno a un eventuale innamoramento dell'artista con una donna, cosa che invece viene raccontata esplicitamente per tutti gli altri personaggi.
Sybill Vane e altri personaggi
Sybill Vane è la prima persona che cade preda del ragazzo. È con lei che nel ragazzo si manifesterà il vero essere, ma sarà propria la ragazza che farà scoprire a Dorian cos'è l'amore e la passione. Sybill Vane è paragonabile ad un fiore alimentato da due linfe importanti per la sua sopravvivenza: la prima è l'acqua rappresentata dal teatro, fonte della sua passione, ma anche alimento principale, perché è con questo lavoro che Sybill potrà sfamarsi. Il secondo alimento è il sole, cioè Dorian, l'uomo che le riscalda il cuore e l'accende di passione. Sybill è stata l'unica a scoprire il lato positivo di Dorian, sinceramente trasportato da questa relazione passionale, poiché con le altre amanti si dimostra più superficiale e solo attratto dalla loro graziosa bellezza.
La ragazza è stata l'unica che è riuscita ad attirare Dorian non solo per le sue doti fisiche e i suoi modi gentili, ma anche perché è riuscita a trasmettere al ragazzo dei sentimenti, e quando questi sentimenti sono cessati, anche l'amore finisce, insieme alla loro unione.
◊Jim Vane: egli è il fratello di Sybill Vane, di un anno più piccolo.
Il ragazzo avverte fin dall'inizio, come per un sesto senso, una certa diffidenza nei confronti di Dorian. Alla morte della sorella, egli capisce che la causa della morte è Dorian.
Quando Jim incontrerà per caso Dorian in un locale, diventerà per lui un incubo, per vendicare la sorella, anche se ormai dalla morte di costei sono passanti già molti anni. Egli capisce che il ragazzo che ne ha causato il decesso è proprio lui, ma non riesce a spiegarsi il motivo per cui Dorian sia rimasto così giovane.
È proprio lui che darà al personaggio di Dorian una spunta di vigliaccheria., poiché questi accamperà la scusa del proprio aspetto giovanile per sfuggire alle minacce di morte di Jim.
TEMPO
In questo romanzo non viene detto esplicitamente il periodo dell'ambientazione, ma ci si può arrivare dall'anno di pubblicazione del libro che Lord Henry aveva prestato a Dorian Gray.
Sono presenti molte analessi.
L'analessi che prende in considerazione Sybill Vane si svolge in due momenti.
Il primo quando Dorian Gray racconta a Lord Henry di aver conosciuto una ragazza. In questa analessi si capisce che Dorian Gray si è innamorato, e quindi è una delle fasi che supera Dorian prima di formare la sua personalità in modo definito.
La seconda analessi di Sybill Vane è il momento della sua morte. Il ragazzo racconta sempre a Lord Henry che è sua la colpa se la ragazza si è uccisa, perché la sera dopo lo spettacolo l'ha lasciata spezzandole il cuore. A questa analessi si collega quella che vede Dorian Gray ricordare il desiderio espresso nell'ufficio di Basil, quando nota il ritratto mutato. Quest'ultima è importante perché è da qui che Dorian inizia a diventare più freddo e superficiale e inizia a trascorrere una vita piena di vizi, con la consapevolezza di non mutare mai nell'aspetto, poiché invece della sua persona muta il quadro. Altre analessi sono:1: Basil racconta a Lord Henry quando ha conosciuto Dorian Gray; 2 la madre di Sybill Vane che racconta a Jame di suo padre; 3: Dorian Gray che racconta dell'omicidio commesso al suo amico chimico; 4: Dorian ricorda Hatty Merton.
Ci sono anche delle prolessi, e la più importante è quella che avviene nell'ufficio di Basil, ossia quando Dorian Gray esprime il desiderio che sia il quadro a invecchiare e non viceversa. Gli eventi sono raccontati in ordine cronologico, quindi rispetta la fabula. Spesso il tempo della storia coincide con il tempo del racconto quando c'è la presenza di dialoghi.
SPAZIO
La vicenda si svolge in Inghilterra, la maggior parte delle scene si svolgono in interni chiusi; infatti anche il romanzo inizia a essere narrato in un ambiente chiuso, ossia l'ufficio di Lord Henry. Non sono descritti i luoghi, eccetto la casa di Dorian che è appena messa in evidenza nel raccontare gli spostamenti del quadro tra una stanza e l'altra, e sono elencati gli oggetti che ci sono. Generalmente le azioni di Dorian Gray sono svolte nel teatro dove recitava Sybill Vane, e la soffitta della sua casa, dove c'era il quadro, questo è l'unico posto che è descritto; questo era un luogo impolverato e arredato con mobili ormai rovinati dal tempo. Nel modulo XVI è dedicata una parte sulla descrizione dei sobborghi malfamati di Londra. Questi posti sembrano riprendere la personalità di Dorian Gray; infatti i teatri rappresentano la falsità e la recita, dove niente è reale, come la personalità di Dorian. La soffitta, poiché è trasandata come il quadro, sembra rilevare la bruttezza dell'animo di Dorian, mentre i quartieri malfamati rappresentano i vizi, quelli a cui Dorian non riusciva a rinunciare.
COMMENTO
Questo libro credo che resterà per sempre attuale, in qualsiasi momento, poiché esamina la personalità dell'uomo in una sfaccettatura che ancora nell'età moderna possiede. Infatti il romanzo ci vuole insegnare a non avere paura del cambiamento cui la natura inevitabilmente porta, poiché cambiare sia fisicamente che interiormente è sì sinonimo di vecchiaia, ma la vecchiaia non deve essere concepita allo stesso modo di Dorian Grey, ossia come una decadenza della propria bellezza, ma come un sinonimo di saggezza, cosa di cui dobbiamo andare fieri. Dorian Grey è come se rappresentasse, con la sua bellezza, la purezza di un bambino appena nato, bello perché privo di peccati. Questa purezza viene impersonificata nel libro dalla bellezza fisica di Dorian Grey. Man mano però l'uomo cambia e si macchia di peccati, spesso questo cambiamento è dovuto da fattori esterni, nel romanzo è rappresentato da Lord Henry, che con la sua personalità cinica è riuscito a influenzare anche la persona più pura. Così con i peccati, la nostra anima s'imbruttisce, senza che noi ce ne rendiamo conto, senza farsi vedere. Infatti è solo dopo la morte che tutti gli uomini hanno di fronte a Dio il resoconto della propria vita trascorsa sulla terra. Dorian Grey, rispetto alle altre persone, ha avuto la possibilità di rendersi conto della propria malvagità, rappresentata dal quadro.
Una cosa che mi ha lasciata perplessa è il fatto che Oscar Wilde abbia lasciato intravedere nel libro la personalità gay del pittore Basil. Mi ha dato l'idea che Wilde, scrittore notoriamente gay, si sia impersonificata nel pittore. È come se lui fosse Basil, che cerca di dare principi sulla moralità agli uomini, che nel libro sono rappresentati dal protagonista. Lord Hanry invece, viene spontaneo associarlo a un diavoletto tentatore; infatti era proprio lui che tentava il ragazzo verso il peccato, e ne ha formato la personalità superficiale, quasi incurante dei problemi degli altri e freddo ai sentimenti.
Invece per me il pittore oltre a essere la voce della moralità è nel libro l'angelo che cerca di distogliere il ragazzo dal diavolo, cercando di indirizzarlo sulla giusta via.
Sinceramente questo libro non mi è piaciuto molto, perché lo trovo simili agli altri libri scritti da scrittori inglesi, molto simili tra loro, e tutti con una doppia personalità, come ad esempio Dottor Jeckyl e Mr Hyde, libro che ho letto durante la scuola media. La similitudine con questo romanzo sta nel fatto che in entrambi i libri si avverte il contrasto tra male e bene, la persona bella e la persona brutta, la persona che commette i delitti, e la persona che vuole cambiare vita. Inoltre una cosa che ho notato è la vicinanza al genere dei libri gialli, in alcuni parti, infatti, ne riprende le caratteristiche, ad esempio nel modo in cui uccide il pittore e fa sparire il cadavere, e nel modo in cui riesce a mescherare la sua doppia personalità. In questo libro si parla molto degli incontri che avvenivano nei salotti dei nobili. Una cosa che non mi è piaciuta è il fatto che Wilde ha descritto questi incontri non dal lato culturale, uno dei principali motivi per cui avvenivano queste riunioni, ma ha fatto apparire l'aristocrazia, come una società superficiale e pettegola, ma soprattutto spietata nel giudicare le persone, poiché guarda solo il lato esteriore.
Quello che ho notato è che le vicende non sono accennate dall'autore, ma il libro si basa sui punti di vista dei personaggi, infatti è con le loro riflessioni e dialoghi che ci vengono date informazioni sugli ambienti, sui personaggi e sulle loro azioni.
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