letteratura |
SCHEDA DI LETTURA
Franz Kafka, LA METAMORFOSI, ed. Newton, 1991
Franz Kafka nacque il 3 luglio 1883 a Praga da Hermann e Julie Lowy in una casa ai margini del quartiere del ghetto, privo ormai della fervida vita religiosa di tradizione ebraica e ridotto a vicoli angusti e sporchi, a case buie con cortili sudici, a bettole e locande rumorose. Ebbe un'infanzia solitaria, difficili rapporti con la madre e le tre sorelle e soprattutto con il padre, presenza massiccia schiacciante di commerciante in mercerie e chincaglierie, fattosi da se, estroverso e collerico, tutto dedito agli affari e in netto contrasto con l'introversione e la fragilità del lio.
Il giovane frequentò il liceo ginnasio e nel 1901 si iscrisse alla facoltà di legge dell'università di Praga e dopo la laurea, conseguita nel 1906, si impiegò prima alle Assicurazioni Generali e poi come esperto legale. In questo lavoro, da cui si sentiva oppresso e che non amò mai, si impegnò con diligenza, talento e senso del dovere. Aveva già conosciuto nel 1902 Max Brod, che sarà il suo più caro e fedele amico; con lui compierà viaggi e frequenterà i migliori intellettuali di Praga, fra cui anche il giovane Einstein.
Distribuendo il tempo della sua giornata con scrupolo quasi maniacale, riservò allo scrivere le ore della notte, tormentato da crisi di insonnia, da nevrastenia e dai primi sintomi della tubercolosi. Nel 1912 scrisse e pubblicò La Metamorfosi. La malattia però progredisce ed egli la sente come una liberazione dall'incubo del lavoro impiegatizio e una restituzione al suo lavoro autentico di scrittore.
Morì il 3 giugno del 1924. Gran parte delle sue opere fu pubblicata postuma a cura dell'amico Max Brod.
IL RAPPORTO DI GREGOR SAMSA CON FAMIGLIA E LAVORO PRIMA DELLA METAMORFOSI
<< Oh Dio che mestiere faticoso mi sono scelto! Sempre in giro, un giorno dopo l'altro. L'affanno per gli affari è molto maggiore che nell'azienda, inoltre devo sopportare anche questa piaga del viaggiatore, i crucci per le coincidenze, i pasti irregolari e cattivi, rapporti umani sempre mutevoli, mai costanti, mai cordiali. >> (cap.1 .16)
Da queste prime righe si può chiaramente comprendere che Gregor, commesso viaggiatore, considerava il proprio lavoro solo come una stretta necessità per estinguere il debito che i genitori avevano verso il suo principale e non come una fonte di apamento. Tutto questo è ancora più evidente quando egli afferma che << Se non cercassi di dominarmi per fare piacere ai miei genitori avrei dato le dimissioni da lungo tempo, sarei andato dal principale e gli avrei detto chiaro e tondo come la penso. L'avrei fatto cadere dalla sua cattedra! >> (cap.1 .16)
Gregor riveste, quindi, un ruolo importante all'interno del nucleo familiare: è l'unico che lavora e con il suo stipendio mantiene i genitori e la sorella, verso la quale egli nutre un particolare affetto evidenziato dal suo proposito di farla studiare al conservatorio.
RAPPORTI RECIPROCI FRA I COMPONENTI DELLA FAMIGLIA E GREGOR SUBITO DOPO LA METAMORFOSI, PRIMA CHE ESSA SIA SCOPERTA, E DOPO
<< proprio in quel momento la sveglia faceva le sei e tre quarti >> e Gregor non si era ancora alzato. Questo strano avvenimento suscita preoccupazione tra i componenti della famiglia, i quali, però, reagiscono in modo differente a seconda della propria indole. Tutti bussano alla porta della stanza di Gregor, chiedono cosa sia successo e lo sollecitano ad alzarsi. Però mentre la madre gli si rivolge con dolcezza e la sorella Grete con premura e comprensione, presagendo che sia accaduto qualcosa di spiacevole, il padre assume un atteggiamento brusco e distaccato.
All'arrivo del procuratore della ditta i familiari tendono a giustificare e difendere Gregor per non fargli perdere il posto di lavoro; la madre descrive suo lio come un ragazzo diligente e giudizioso, sempre dedito al lavoro. A questo punto il procuratore si rivolge a Gregor ma, quando i presenti sentono provenire dalla sua stanza suoni animaleschi vengono travolti dall'agitazione. Il padre ordina alla moglie di andare a chiamare un fabbro per aprire la porta, la donna sconvolta manda, a sua volta, la lia a cercare un medico. Tutto si svolge in una completa confusione, sottolineata dal fatto che la porta di casa rimane aperta << come si fa di solito nelle case in cui sia sopraggiunta una grave disgrazia. >> (cap.1 .62 )
Durante tutto questo tempo Gregor cerca di comunicare con la famiglia e di tranquillizzarla sulle sue condizioni rispondendo come se non fosse accaduto nulla. Egli conserva la calma, al contrario di quanto il lettore potrebbe aspettarsi.
Dopo la scoperta della metamorfosi l'unica che sembra prendersi cura di Gregor è la sorella; ella tenta di mettere a suo agio il fratello anche se la sua vista la sconvolge. Questo atteggiamento premuroso, però, tende a sire col tempo fino a trasformarsi in una totale indifferenza e intolleranza, comportamenti che caratterizzano anche gli altri componenti della famiglia Samsa. Fin dall'inizio il padre si mostra ostile nei confronti del lio la cui "nuova natura" gli provoca ribrezzo al punto di ferirlo mortalmente. La madre, anche lei terrorizzata dal nuovo aspetto assunto da Gregor, conserva, tuttavia, il suo istinto materno, sentimento destinato a sire.
Il primo pensiero di Gregor, invece, è rivolto alla famiglia: si preoccupa per la loro condizione economica, ora che lui non è più in grado di lavorare e mantiene inalterato il suo affetto, soprattutto per la sorella Grete.
ANCHE I COMPORTAMENTI DELLA FAMIGLIA SUBISCONO, PER COSI' DIRE, UNA METAMORFOSI DOPO LA MORTE DI GREGOR. QUALE E PERCHE'?
La notizia della morte di Gregor, data dalla serva, non fa cadere nella disperazione i familiari e neppure fa nascere in loro un sentimento di rimpianto o rimorso, ma anzi crea sollievo e liberazione e per questo il padre ringrazia Iddio.(cap.3 .63)
L'affetto della madre e la comprensione della sorella sembrano sire con la sua morte, lasciando posto solo all'indifferenza e alla tranquillità che, come dice il padre stesso, viene finalmente riacquistata. L'unica loro preoccupazione ora è quella di dedicare la giornata al riposo e alla passeggiate, poiché non solo meritano questa vacanza, ma ne hanno assoluto bisogno e dopo una razionale riflessione giungono anche alla conclusione che in fondo le loro future prospettive di vita, anche senza Gregor, non sono malvagie, poiché tutti e tre hanno lavori che offrono loro un miglioramento.
L'ultima decisione che viene presa all'interno della famiglia Samsa è quella di cambiare appartamento per cancellare definitivamente il passato e soprattutto il lio e fratello dalla loro vita, poiché questa casa era stata scelta da lui. Dopo la morte di Gregor quindi la famiglia acquista l'indipendenza che fino ad ora non aveva avuto e prende coscienza del fatto che, anche contando solo sulle proprie forze, può aspirare ad una vita ricca di buone prospettive.
LA VICENDA SI SVOLGE IN INTERNI, TUTTAVIA NON E' ASSENTE LO SPAZIO ESTERNO: DA CHE COSA E' CONTRADDISTINTO E QUALE FUNZIONE HA RISPETTO AL DRAMMA DI GREGOR?
<<dall'altra parte della strada si stagliava nettamente uno spicchio dell'immenso e grigio edificio situato di fronte con le sue finestre regolari che interrompevano duramente la sua facciata; pioveva ancora, ma soltanto a grandi gocce, visibili, buttate al suolo quasi una per una. >>(cap.1 .26)
Questo è tutto ciò che Gregor può scorgere dalla finestra della sua "prigione", un ospedale del quale vengono messi in rilievo solamente elementi strutturali: finestre, facciata, muri grigi. E' una descrizione oggettiva che evidenzia la regolarità e la monotonia dell'edificio, due elementi che caratterizzano la vita attuale di Gregor. Secondo il nostro modesto parere anche il colore dell'ospedale assume un profondo significato: come il grigio è una tonalità intermedia tra due colori ben definiti, il bianco e il nero (spesso metafora di posizioni estreme), così il protagonista non è né uomo né animale in quanto è uno scarafaggio dotato di pensieri e sentimenti umani. Il grigio inoltre esprime la malinconia provata da Gregor nel ricordare la sua condizione passata e la tristezza dovuta al rifiuto e all'indifferenza della famiglia.
LENTEZZA E ACCELERAZIONE
La prima parte del racconto è caratterizzata da una lentezza cge fa scorrere le immagini dei patetici sforzi di Gregor di rimettersi in rapporto con la vita umana come se fossero le immagini di un film a rallentatore. Essa è prodotta, in primo luogo, dalla descrizione minuziosa del corpo trasformato di Gregor e di ogni azione che egli compie o cerca di compiere per alzarsi dal letto. In secondo luogo la lentezza è data dalla presenza della sveglia che scandisce un tempo che sembra non trascorrere mai. Anche gli avverbi contribuiscono e rallentare il ritmo della narrazione, ad esempio <<si spostò adagio sulla schiena>>.
La seconda parte, invece, è caratterizzata da un'accelerazione della narrazione data dal fatto che l'attenzione si sposta da Gregor alla famiglia. Di quest'ultima, infatti, viene narrata la convivenza con Gregor, ormai insetto, in una situazione di quotidianità.
NARRATORE, PUNTO DI VISTA PRIVILEGIATO E TECNICA NARRATIVA PREVALENTE
Il narratore nel racconto "La metamorfosi" è esterno e onnisciente. Due sono i punti di vista all'interno della narrazione: quello della famiglia e quello di Gregor che vive la metamorfosi in prima persona. Quest'ultimo è privilegiato in quanto è presente in tutto il racconto e, in particolare, nella prima parte, in cui tutte le azioni appaiono filtrate dall'insetto.
La tecnica narrativa prevalente è il discorso indiretto libero, con il quale vengono riportati i pensieri di Gregor.
CHE COSA TI HA COLPITO MAGGIORMENTE DURANTE LA LETTURA?
Ciò che ci ha maggiormente colpito è la mancata reazione di Gregor dopo essersi reso conto della sua metamorfosi in insetto. Egli, pur notando il suo cambiamento fisico, non cade in preda a disperazione o isterismo, ma continua a ragionare lucidamente e, cosa ancor più sconvolgente, pensa di poter andare a lavorare e continuare a fare ciò che faceva prima. Il vero dramma non è tanto la metamorfosi, quanto la naturalezza con cui essa viene accettata e addirittura la felicità che prova il protagonista nel muovere i suoi primi passi da insetto, nello scoprire di esserne capace e di sapersi coordinare.
IPOTESI DI LETTURA
Crediamo di poter vedere nella ura di Gregor-insetto la ura del diverso. Con questa chiave di lettura possiamo reinterpretare il racconto come un graduale processo di emarginazione. Anche se all'inizio il nuovo stato del protagonista produce paura nella madre e odio nel padre, questi ultimi si sentono ancora legati a lui e sperano in una sua guarigione. Acquisita però la consapevolezza che la situazione di Gregor è permanente, con il passare del tempo la sua esclusione dal resto della famiglia diviene sempre più evidente. Alle fine il rifiuto di questa creatura è totale e la famiglia non può mettere in atto il suo piano per liberarsi di lui solo perché la morte-suicidio di Gregor li anticipa.
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