letteratura |
SCHEDA LIBRO
AUTORE Bertolt Brecht
TITOLO Vita di galileo
CASA EDITRICE Einaudi, 1963
N°INE 128
GENERE LIBRO Opera teatrale biografica
STILE DEL LIBRO
Essendo un'opera teatrale lo stile grammaticale risulta completamente basato sul discorso diretto il che rende la lettura piuttosto scorrevole. Intramezzate allo svolgersi dei dialoghi vi sono delle note descrittive rivolte agli eventuali attori che dovranno rappresentare l'opera.
TRAMA
Galilei scopre che la terra non è al centro dell'universo, ma solo un pianeta tra molti altri che girano intorno al sole. Non è il primo a dirlo ma, con l'aiuto del telescopio, è il primo a poterlo provare. Con questo si mette però contro la chiesa che non vuole tollerare le nuove idee. Davanti alla scelta, o ritrattare o subire le torture e il rogo della Santa Inquisizione, ritratta. Ma con il suo libro che scrive di segreto e con i suoi allievi che vanno all'estero sopravvivono le sue idee. Nel momento in cui Galileo smentisce le proprie idee per paura delle torture, un suo allievo deluso esclama: 'Disgraziato il paese che non ha eroi!', mentre Galileo risponde: 'Felice il paese, che non ha bisogno di eroi!'. Galileo è consapevole del fatto di avere una sola vita e vuole godersela, ma allo stesso tempo non vuole, a nessun costo, rinunciare alla verità.
'Vita di Galileo' tratta di una
delle opere fondamentali della cultura del nostro secolo, contrassegnata dalle
guerre mondiali, dalle lotte dei popoli contro il fascismo, il colonialismo e
il neocapitalismo.
Frutto di diverse stesure nate dalle vicende personali e politiche di Brecht,
la commedia nasce negli anni che precedono immediatamente la Seconda Guerra
Mondiale. "Vita di Galileo" è la drammatizzazione della carriera del
grande scienziato toscano a partire dall'invenzione del cannocchiale, alla
scoperta dei pianeti di Giove, alla prima condanna del Sant'Uffizio, fino
all'ultima vecchiaia che trascorse nel suo domicilio in conseguenza della
seconda e definitiva condanna.
La ura di Galileo, lo scienziato che con le sue rivoluzionarie intuizioni,
rischia di mettere a repentaglio gli equilibri teologici e sociali del suo
tempo e che si piega alla ritrattazione per timore della tortura e per mancanza
di vocazione eroica, è la metafora dello scienziato moderno,
dell'intellettuale perseguitato dall'inesorabile binomio scienza-fanatismo.
Questo è quanto ci racconta Brecht col suo "Galileo". Non tanto la
storia di un uomo che lotta tra eroismo e debolezze contro il potere, ma la
storia di un problema, delle sue origini materiali e delle ragioni umane e
sociali che lo hanno consegnato così nelle nostre mani attraverso i
secoli. É un opera coinvolgente e convincente, un'opera sulla
responsabilità e sul destino della scienza che anche oggi non ha perso
niente in attualità
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