Scheda
libro
"Il Fu Mattia Pascal"
Trama
Mattia, bambino rimasto orfano
del padre, cresce in un piccolo paesino con la madre. Succes- sivamente ad una
strana vicenda si sposa con la giovane Romilda Pescator. Dopo un calo
finanziario e la morte della lia avuta da quest'ultima, Mattia trascorre una
vita piatta e triste passata nella biblioteca e a casa con la suocera con la
quale non andava molto d'accordo.
Un giorno decise di fuggire e si
reca a Montecarlo dove vince una notevole somma di denaro sufficiente per
trascorrere una vita nel benessere. Mentre sta ritornando verso casa legge su
di un giornale la notizia della sua morte; infatti, dopo la sua ssa era
stato trovato un corpo di uno sconosciuto il quale era stato riconosciuto dalla
suocera e dalla moglie come il suo corpo.
Inizialmente Mattia ebbe uno
scatto di rabbia ma poi si sentì libero, di non tornare alla triste vita
di un tempo. A questo punto Mattia decise di attribuirsi un nuovo nome, Adriano
Meis, e cominciò una nuova vita viaggiando a lungo, libero da
preoccupazioni. Dopo un po' di tempo si rende conto che a questa libertà
è contrapposta l'amore per Adriana e che lui non poteva ricominciare una
nuova vita senza di lei. Adriano Meis, che non ura in nessun'anagrafe, non
può avere una vita propria poiché è come se non esistesse. A
questo punto Mattia decide di confessare tutto quello che gli è
capitato; fingendo il suicidio di Adriano Meis riprese il suo vero nome e
tornò al suo paese. Appena arrivato scopre che sua moglie si è
risposata con un suo amico, Pomino, dal quale ha avuto anche un lio; anche
nel paese lui è un estraneo per tutti e nessuno si è accorto del
suo ritorno. Da questo punto Mattia vivrà la sua vita scrivendo racconti
sui di essa, in comnia di una sua vecchia zia e di un prete che l'ha
sostituito come bibliotecario.
Considerazioni personali
Un aspetto
che mi ha colpito maggiormente del libro "
Il Fu Mattia Pascal " è questa voglia dell'autore di cambiare vita;
infatti, dopo la morte del lio, vedendo che la sua vita non aveva più
un senso e che era diventata triste e infelice, Mattia decise di scappare ed
addirittura di cambiare nome. Questo però lo portò ad essere come
"inesistente" per la società infatti in nessun'anagrafe iva il suo
nuovo nome, Adriano Meis, e non poteva quindi né lavorare, né possedere
qualcosa e né denunciare chi lo derubasse. A questo punto ripensando ad Adriana
e al suo amore capì che non era più possibile crearsi una nuova
vita ma bisognava cercare di riconquistare quella vecchia; infatti
cercò, anche se invano, di tornare da lei.
Questo racconto si basa sul pensiero di Pirandello e cioè quello
della maschera.
Infatti Mattia, inizialmente è prigioniero di essa e mostrava
agli altri un'altra faccia della sua vita, la quale era imposta dalla
società che lo circonda, e non è quella che lui aveva
interiormente. Per questo, quando Mattia viveva con la moglie e la suocera, era
triste ed infelice ma poi quando scappò si trovò davanti a se
come un'altra vita e si sentì davvero libero come se si fosse tolta
quella maschera che lo opprimeva da tempo.