letteratura |
SCHEDA LIBRO
TITOLO
"Menzogna e sortilegio"
AUTORE
Elsa Morante
TRATTO DA
"Morante Opere", c.ed. Bruno Mondadori anno ed. Novembre 1988
GENERE
Romanzo familiare
ARGOMENTO
"Menzogna e sortilegio" è una lunga analessi in cui Elisa, la voce narrante, scava nell'intricata trama dei propri ricordi per ricostruire la storia della propria famiglia.
TRAMA
E' costituita dagli avvenimenti raccontati da Elisa
1° parte:
n Matrimonio d'interesse tra Cesira e Teodoro da cui nasce Anna cap 2 54-55-67
n Primo incontro occasionale tra Anna e il cugino Edoardo, ancora entrambi piccoli cap 3 79-80
n Incontri tra Teodoro e Nicola Monaco, amministratore delle finanze della famiglia Cerentano a cui appartiene Edoardo, che verrà licenziato cap 4-5 135
n Morte di Teodoro cap 6 138
n Prima visita di Cesira alla cognata, Concetta Cerentano, madre di Edoardo, per richiesta di aiuti economici cap 7 152-l53
2° parte:
n Incontro al mercato tra Anna ed Edoardo ed inizio della loro storia d'amore e dono dell'anello da parte di Edoardo ad Anna cap 1 161 e segg. Cap2 191
n Esecuzione della cicatrice sul labbro di Anna come pegno d'amore per Edoardo che deve partire cap 4 237-238
n Abbandono di Anna da parte di Edoardo che s'ammala gravemente cap 5 272-273
3° parte:
n Conoscenza tra Francesco il Butterato, amante di una prostituta, Rosaria, ed Edoardo cap 1 277 cap 2 315
n Conoscenza tra Edoardo e Rosaria cap 4 350-351
n Conoscenza tra Francesco e Anna e inizio dell'amore provato dal primo per la donna cap5 375
n Cacciata dalla città di Rosaria da parte di Edoardo cap5 400
n Partenza di Francesco per il paese d'origine a causa della malattia del padre, il quale però, al suo arrivo è già morto cap 5 415
4° parte:
n Ritorno in città di Francesco e tentativo di incontrare Edoardo cap4 529-530
n Matrimonio d'interesse tra Francesco e Anna e nascita di Elisa cap5 537
5° parte
n Morte di Cesira cap 1 583
n Incontro tra Elisa, Francesco con Rosaria cap2 607
n Frequentazione da parte di Elisa e di Francesco della bottega di Don Gesualdo cap4 681
6° parte:
n Incontri di Anna ed Elisa con Concetta Cerentano e inizio della finta corrispondenza tra Anna ed Edoardo che è morto cap1-2
n Sacrificio di Anna in onore del cugino Edoardo morto: come pegno d'amore Anna taglia le sue lunghe trecce cap5
n Reclusione di Anna: Francesco sospetta di tradimento la moglie e la sua casa diventa il luogo della sua prigionia cap6 833
n Incontro tra Elisa e Rosaria e annuncio dell'incidente accaduto a Francesco mentre lavora cap8 890-891 e segg.
n Incontro tra Rosaria e Anna, che ormai folle per l'amore provato verso il cugino morto riceve di nuovo l'anello che Edoardo le aveva donato e, ammalatasi gravemente muore cap9 912 e seguenti.
n Trasferimento di Anna e Elisa a Roma: Elisa, dopo una malattia si reca al seguito di Rosaria a Roma dove riceve in dono dalla donna un gatto.
STRUTTURA DELL'OPERA
La struttura dell'opera è circolare dal punto di vista della narratrice, perché si apre con Elisa che parla del libro, presentandolo, e si conclude con Elisa che continua a parlare dell'opera appena conclusa; tuttavia la storia raccontata ha una struttura lineare.
All'interno della lunga analessi, attraverso la quale la narratrice racconta la storia della propria famiglia sono presenti ulteriori analessi e alcune prolessi.
Analessi più significative:
395 Racconto della scenata di gelosia di Francesco per Rosaria: "Poche ore prima Francesco era entrato tempestosamente nella stanza"
423 Vita di Nicola Monaco: "Circa ventidue anni prima dell'epoca a cui siamo giunti, Nicola Monaco"
495 Morte di Damiano, padre di Francesco: "Damiano era caduto per n malore mentre saliva la scaletta del frantoio"
530 Malore di Edoardo: "Un paio di giorni dopo la partenza di Francesco dalla città, Edoardo era stato colto da malore"
601 e segg. Morte di Edoardo. "Già da due mesi Edoardo languiva, dopo l'ultima ricaduta del suo male"
725 Incontro e amore tra Anna ed Edoardo: "Io conobbi l'angelo, il principe del Paradisomio cugino, il mio fratello carnale, il mio amante, Edoardo"
752 Edoardo da piccolo: "Sa che cosa m'ha detto,lui mi spettina i capelliprende a sollecitarmi la gola con la ano"
892 Incidente accaduto a Francesco mentre lavora: "L'infortunio era avvenuto a circa novanta chilometri dalla nostra città"
901-907 colpe commesse da Rosaria nei confronti di Francesco: "risaliva a due mesi innanziRosaria aveva preso mio padre a schiaffi" "aveva venduto l'amore di mio padre per dei gioielli"
937 Ultimi momenti di lavoro di Francesco
Prolessi più significative:
135 Fine di Nicola Monaco: "la sua parte nella storia non finisce qui"
222 Partenza di Edoardo: "Edoardo cominciò a parlare del loro non lontano necessario addio"
253 Promessa di Edoardo ad Anna: "Ti spoglierò con le mie mani, e ti ripettinerò, e poi ti rivestirò."
679Elisa riparlerà del collega di lavoro del padre: ":::Non lo incontrai mai più in vita,ma vedremo ritornare nella mia storia il fantastico spettro del cavaliere occhialuto"
834 Vendetta di Francesco su Anna: "Tu non ne uscirai che morta"
TEMPO
Nel libro non è citata alcuna data e non è precisata l'epoca in cui si svolge la vicenda, tuttavia c'è un elemento che può fornire un'informazione temporale: la grande importanza che ha ancora la proprietà feudale e l'autorità dei baroni può essere riferibile al periodo degli inizi del Novecento.
La durata della vicenda è di circa un trentennio e le connotazioni temporali relative al trascorrere del tempo sono date dalla citazione delle stagioni e dei mesi in cui si svolgono i fatti narrati.
LUOGO
Non è esplicitato il luogo in cui si svolge tutta la vicenda: è solo detto che si tratta di una città, sicuramente del meridione perché si parla più volte del Mezzogiorno, forse Palermo come si può dedurre dalla canzone cantata da Edoardo in partenza ("Amici amici che a Palermo iti mi salutati la bedda cittati"). Ci viene fornita un'importante descrizione della città di cui si dice che "giace in mezzo ad una pianura interrotta da scarse colline, sterposa, e povera d'acque"
C'è un importante spostamento di luogo, quello di Francesco che dalla città si reca al villaggio d'origine. Un altro spostamenti significativo è quello di Elisa con Rosaria dalla città in cui si svolgono tutte le vicende narrate a Roma: è molto importante questo trasferimento anche perché, anche se solo idealmente, potrebbe voler dire per la fanciulla lasciare alla spalle la storia della propria famiglia; in realtà non e' così dal momento che dopo qualche anno, Elisa decide di raccontare la storia dei suoi familiari.
I luoghi più significativi sono tre, il mercato in cui si incontrano per la prima volta Edoardo e la cugina Anna perché, proprio in seguito a questo incontro, nascerà l'amore tra i due che si consumerà quasi esclusivamente all'interno della casa della donna("Uno dei luoghi più rischiosi da attraversarsi era un viale alberato che da un mercato assai noto scendeva verso il centro della città"415).
Altro luogo fondamentale è la casa in cui abita anna dopo il matrimonio, perché la casa nuziale si trasforma per la donna in una prigione(570 "stretta anticamera, che conteneva per tutto mobilio una cassapanca, due sgabelli intagliati e un'ombrelliera"): è importante soprattutto la stanza della nonna di Elisa, Cesira, in cui Anna dà inizio alla finta corrispondenza col cugino Edoardo.
PROTAGONISTA
La vicenda è narrata da Elisa, l'io-recitante, tuttavia la protagonista è, come la stessa narratrice afferma, la madre Anna, perché attorno ad essa si costruisce tutta la storia d'amore con il cugino Edoardo, storia che mette in rapporto, il più delle volte in modo conflittuale, la donna con gli altri personaggi: Anna è infatti l'antagonista di Concetta, madre di Edoardo, che vede in lei colei che le allontana il lio; tuttavia questo rapporto si modifica dopo la morte del lio perché le due donne diventano aiutanti, sostenendosi a vicenda per affrontare il dolore provocato dalla perdita dell'amato, anche se in alcuni momenti, Concetta mantiene la stessa opinione negativa che aveva di lei quando il lio era in vita.
Francesco è il primo antagonista di Anna, perché le impedisce di amare, anche se solo idealmente, il cugino Edoardo. Elisa è vista dalla madre come un'oppositrice, e proprio da ciò deriva l'atteggiamento di indifferenza e talvolta anche di disprezzo che ha nei suoi confronti: in realtà, però, è la principale aiutante di Anna e ciò dipende dal grande amore e dalla grande ammirazione che prova per lei. Inoltre Rosaria, la donna che si occuperà di Elisa dopo la morte della madre, è vista come un'oppositrice dalla donna perché è la causa del suo abbandono da parte di Edoardo.
Viene fornita una descrizione sia psicologica che fisica di Anna: quando è piccola è molto bella e molto affezionata al padre Teodoro con cui trascorre molto tempo e resta al suo capezzale fino al momento della sua morte.
La sua bellezza fiorisce durante la relazione con Edoardo e anche i suoi modi diventano più raffinati; però, dopo l'abbandono da parte del cugino e in seguito al matrimonio per interesse sfiorisce nuovamente a causa dell'infelicità, ma quando comincia la corrispondenza immaginaria con Edoardo torna ad essere una bella donna, vanitosa, schiva nei confronti degli ammiratori che incontra per strada: non rimane più indifferente e infastidita dai loro sguardi, ma ne è anzi lusingata e addirittura è più dolce anche con il tanto disprezzato marito.
Il suo atteggiamento però è mutevole e il disprezzo per tutti emerge di nuovo, enfatizzato dall'odio per il proprio corpo che è un impedimento per il suo congiungimento con Edoardo: arriva dunque a disprezzare la propria vita per amore e a ripudiare definitivamente il marito. Proprio a causa dell'amore per lo spettro del cugino si ammala gravemente e muore.
ISTITUZIONI POLITICHE E SOCIALI
Non sono molte le istituzioni politiche e sociali citate nel testo: risulta ancora importante nell'età in cui si svolge la vicenda, la gerarchia feudale ai cui vertici sono i baroni che hanno una funzione governativa e il loro potere deriva dalla ricchezza ricavata dai latifondi da loro posseduti. Altra importante istituzione sociale è quella degli ecclesiastici, in particolare delle suore di clausura: nella società dell'epoca prendere il velo è considerato un modo per espiare i propri peccati o per ringraziare Dio per aver concesso una grazia e non tanto invece per non avere propria vocazione; un esempio di ciò ci è dato da Augusta, sorella di Edoardo, che dopo la sua morte si rinchiude in convento.
LINGUA E STILE
I registri linguistici si alternano: quando le vicende narrate sono relative a personaggi di un ceto sociale elevato, come Edoardo o Concetta Cerentano, è usato un registro linguistico più alto, probabilmente per sottolineare che essendo persone nobile sono anche colte; mentre nel caso in cui i personaggi appartengano ad una classe inferiore, come Anna, Rosaria o Francesco il linguaggio è più basso e popolare per sottolineare la loro ignoranza.
Numerose sono le similitudine e le metafore:
SIMILITUDINI PIU' IMPORTANTI
"Or il mio cuor potrebbe rassomigliarsi a quegli antichi Principati"
"io lo seguii come un piccolo pertinace accattone"
216 "immergendovi le mani e le labbra col piacere impetuoso di chi si getta fra l'erba alta"
423 "si comportava alla guisa di un celeste fantasma cui si sottopongano questioni terrestri"
646 "alla sua passione è negato di sbrigliarsi come un'impaziente bambina che corre a giocare per i frutteti"
812 "parve ad un tratto, come le piante dei climi aridi, attingere nell'aridità la propria esuberanza, la propria forma irregolare e fantastica."
927 "l'amata camera maternafuggì per sempre dai miei sguardi come una nave straniera
METAFORE PIU' IMPORTANTI
215 "sorge e si innalza il tenebroso castello della mia protagonistacosì un sottile e rauco ruscello si trasmuta in torrenteun andante severo e arcano"
222 "bellissima cagna lupa, feroce belva con tutti e agnella con lui solo"
927 "fui succhiata da una gelida acqua senza lumi"
Inoltre ci sono alcuni riferimenti ai personaggi classici e della religione.
Es.:
73 "di tanto in tanto, si fermava davanti alle vetrine come Eva davanti ai cancelli chiusi del paradiso terrestre."
213 "il paragone degli abitatori dell'Olimpo, i quali usavano, sì, invaghirsi d'una mortale, e scendere fino a lei ma non sollevarla alla propria sede celeste"526 "soffre di più la Madonna ai piedi della croce che il lio crocifisso"
526 "Soffre di più la Madonna ai piedi della croce che il lio Crocifisso."
GIUDIZIO PERSONALE
Il Romanzo "Menzogna e sortilegio", che narra la complessa storia della decadenza di una famiglia del sud, tratta vari temi: la passione di Anna per Edoardo, anche dopo che questi è morto, è ciò che genera la sua follia, che la porta al disprezzo della vita; si tratta però di un amore egoista da parte del cugino che non permette alla donna di avere una vita sociale e sottolinea dunque la condizione di sottomissione della donna in una società con la mentalità ancora molto chiusa, per cui le donne devono rimanere in casa e non devono essere troppo libertine per non essere mal giudicate. Inoltre, poiché Edoardo appartiene ad una classe sociale superiore a quella di Anna, la madre del giovane non accetta il legame con una donna di un ceto inferiore.
E' interessante riflettere sul significato del titolo dell'opera "Menzogna e sortilegio": Elisa, l'io-recitante, cerca di darne una spiegazione nelle prime ine, affermando che le vicende che vuole raccontare, sono tutte caratterizzate dalle menzogne, dai sotterfugi per nascondere passioni segrete e, pur criticando il continuo rifugiarsi nelle bugie, dichiara di costruire spesso nella propria mente delle menzogne per sfuggire alla realtà dei fatti, che è spesso drammatica.
Altro tema che emerge è la povertà di alcuni personaggi che li spinge, per superare la drammatica situazione, a ricorrere a matrimoni di interesse come quelli di Teodoro e Cesira e di Francesco e Anna, matrimoni però non voluti per amore, che quindi generano solo sofferenze e infelicità, fino a portare, come nel caso di Anna, alla follia, non solo al disprezzo per il marito, mai amato, ma anche per la lia, che comunque è sempre stata molto trascurata.
E' un libro con un'analisi psicologica dei personaggi molto approfondita per cui, in alcuni casi, anche difficile da comprendere. Inoltre, anche se mi è piaciuto molto lo stile con cui scrive Elsa Morante, ho trovato alcune parti del libro un po' troppo prolisse e forse, anche se lo sono secondo il punto di vista della narratrice, poco significative.
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