La volpe e le camelie
AUTORE: Ignazio
Silone
BIOGRAFIA:
Silone, Ignazio Pseudonimo di Secondo
Tranquilli (Pescina dei Marsi, L'Aquila 1900 - Ginevra 1978), scrittore
italiano. Di umili origini, entrò giovanissimo nel Partito socialista
italiano e collaborò con 'L'Avanguardia' di Roma. Nel 1921, a
Livorno, fu tra i fondatori del Partito comunista d'Italia, che abbandonò
nel 1930 poiché ne disapprovava la linea politica staliniana. La persecuzione
fascista lo costrinse all'esilio in Svizzera, da dove tornò dopo la
guerra per assumere nuovamente un ruolo attivo in politica come deputato
socialista alla Costituente e direttore dell''Avanti!'.
Nata durante
l'esilio, la vocazione letteraria di Silone diede come primi frutti Fontamara (1933) e Pane e vino (1937), opere che lo resero celebre all'estero ancor
prima che in Italia. I due romanzi descrivono le condizioni di miseria e
sfruttamento dei contadini abruzzesi durante il regime fascista. Nelle opere
scritte dopo il rientro in Italia, fra le quali si ricordano Il segreto di Luca (1956) e L'avventura di un povero cristiano
(1968), all'impeto politico dei primi romanzi sostituì una sorta di cristianesimo
delle origini, basato sul disprezzo del potere e sulla forza della
carità.
EPOCA:
DURATA
DELL'AZIONE: Tutta la vita del protagonista
AMBIENTI: Canton Ticino, e precisamente in quel lembo
di terra bagnata dal lago
Maggiore al di
là della frontiera Italo - Svizzera
PERSONAGGI:
Protagonista:
Daniele
Altri
Ludovico :
padre di Daniele
Silvia: madre di Daniele
Silvia:
lia maggiore di Daniele
Agostino: amico di Daniele
SINTESI:
Daniele viveva in un paese nelle vicinanze di Locarno con il
padre Ludovico, la madre Silvia e due sorelle.
Il padre era un rude contadino, dispotico ed autoritario che
trascorreva tutto il suo tempo a lavorare nei campi e non era mai d'accordo con
il lio Daniele che era cresciuto forte e spregiudicato, senza amore per il
lavoro della camna e senza la paura di opporsi al padre-padrone.
Al contrario Daniele amava profondamente la madre Silvia,
della quale era il prediletto.
La passione della madre era quella della lettura, sempre
ostacolata dal burbero marito che la
considerava una perdita di tempo e una stramberia.
Un giorno Ludovico tocca il fondo della sua cattiveria e
brucia tutti i libri della moglie. Silvia si ammala di dolore e poco dopo
muore.
Daniele non può più vivere in quella casa e
subito dopo il funerale della madre scappa di casa.
Passano molti anni, le
sorelle di Daniele si sono sposate e Ludovico è rimasto solo nel suo
podere e col passare del tempo è diventato sempre più taciturno e
scontroso.
Attraverso le lie viene a sapere che Daniele,
contrariamente a quanto credeva, si è trovato un buon lavoro come
meccanico, si è sposato ed ha una lia che ha chiamato Silvia.
La bambina crescendo continua a chiedere notizie del nonno
paterno, non capendo il perché intorno a questo argomento ci sia silenzio e
mistero.
A 14 anni Silvia, durante una gita scolastica, si reca di sua iniziativa nel podere del
nonno per conoscerlo.
A questo punto Ludovico decide che lascerà in
eredità il podere a Daniele a condizione che questi vi si trasferisca e
che non lo venda.
Dopo la morte del padre, Daniele cambia vita, ritorna a fare
il contadino e giorno dopo giorno capisce quanto ami questo lavoro, aiutato anche da Silvia che ormai ha 20 anni.
Daniele ha pochi amici, ma tra questi c'è Agostino al
quale è molto legato.
Essi sono socialisti e di nascosto portano avanti una
specie di resistenza contro i fascisti.
Proprio di uno di questi si innamora Silvia.
Il giovane fidanzato quanto scopre il passato politico di
Daniele preferisce il suicidio affogandosi nel lago, piuttosto che denunciare
la famiglia della sua amata.
COMMENTO PERSONALE
Il libro mi è piaciuto molto .
E' stato scorrevole ed interessante, le descrizioni complete
ma non noiose.