letteratura |
Scheda libro de: 'I Rusteghi' di Goldoni
Le vicende narrate si svolgono a Venezia durante il carnevale in una casa di piccoli borghesi tiranneggiata dal capofamiglia Lunardo.
La storia inizia con una scena domestica: la lia di prime nozze di Lunardo, Lucietta, fa la calza mentre la sua matrigna Margarita fila. Il loro dialogo verte esclusivamente su Lunardo che viene considerato dalle familiari troppo conservatore, troppo severo con loro, in una sola parola troppo 'Rustego'. E' nella seconda scena del primo atto che questi fa la sua sa e si rivela subito all'altezza della sua reputazione rifiutando alla lia e alla consorte di uscire in maschera. Lunardo porta comunque alle due una buona notizia: per pranzo avranno a casa degli ospiti: Canciano, Maurizio e Simon tutti noti come dei 'Rusteghi' di prima categoria. Lucietta viene mandata via dalla stanza e i suoi genitori hanno così l'occasione di poter parlare liberamente del suo imminente matrimonio. Lunardo rivela alla moglie Margaritadi di aver concluso un trattativa per farla sposare con Felippetto, lio di Maurizio, uno degli invitati per il pranzo. La discussione è interrotta dall'arrivo di quest'ultimo; Margarita viene cacciata via per lasciar parlar soli i due uomini. Maurizio dice all'amico di aver informato il lio dello sposalizio e riferisce che prima di prendere Lucietta come moglie vorrebbe almeno vederla. Lunardo gli nega il permesso poiché troppo orgoglioso della buona reputazione della ragazza. Così rinnovandosi l'appuntamento per il pranzo i due si salutano. Per la scena sesta si cambia scenario: siamo a casa del signor Simon, marito di Marina, zia di Felippetto. Il ragazzo racconta alla donna di essere stato promesso in sposo ad una ragazza che nemmeno ha mai visto e le chiede aiuto. Marina non sa però come potergli essere utile anche perchè vengono interrotti dall'arrivo di Simon che pretende che il nipote esca immediatamente da casa sua, perchè dice non vuole nessuno tra i piedi. Alla sua porta bussano però la signora Felice con suo marito Canciano ed il conte Riccardo amico di Felice. Da subito il rustego Canciano si rivela completamente sottomesso alla moglie e così sotto ordine di questa si ritira in un angolo a parlare con il conte mentre le donne confabulano tra di loro. Mentre il dialogo tra gli uomini e sterile in quanto il carattere dei due è completamente incompatibile, Marina racconta a Felice la problematica vicenda del nipote. Felice promette all'amica di risolvere la situazione: è necessario solamente che Felipetto si rechi da lei. Torna però Simon e arrabbiatissimo nel vedere tutta quella gente a casa sua li manda via in malo modo dando così fine al primo atto. All'inizio del secondo atto troviamo Lucietta e Margarita tutte intente a scegliere i vestiti migliori da mettersi per l'arrivo degli ospiti ed ecco entrare Lunardo che naturalmente adirato fa nuovamente cambiare le due facendo loro mettere abiti più sobri. Arrivano i primi invitati: Simon e Marina. Simon e Lunardo discutono delle trattative per il futuro matrimonio mentre Marina e Margarita vanno in un'altra stanza dove rivelano a Lucietta del suo matrimonio con Felippetto e della complicità di Felice per fare incontrare i due ragazzi. Ed è proprio Felice a inaugurare la scena successiva, si presenta alla porta vestita da maschera, annunciando che sta per arrivare anche Felipetto. Ed infatti esso arriva vestito da donna come il suo accomnatore: il conte Riccardo. Quando i due ragazzi si vedono non possono fare a meno di innamorarsi l'uno dell'altro, ma il loro amore rischia di non coronarsi in matrimonio a causa dell'arrivo improvviso di Lunardo, Simon e Canciano che obbliga Margarita a far nasconderre il conte e Felippetto in due stanze attigue. Lunardo annuncia alle presenti che il matrimonio si celebrerà quel giorno stesso e che Maurizio sarebbe venuto a momenti con il lio. Le donne rabbrividiscono al pensiero di quello che si apprestava a succedere: Maurizio non avrebbe trovato a casa suo lio in quanto si trovava clandestinamente in quella stessa casa. Difatti Maurizio arriva con la notizia e Riccardo e Felippetto sentendo tutto si arrendono ed escono allo scoperto facendo gridare allo scandalo gli altri uomini che presi dall'ira per aver scoperto il misfatto si riuniscono per cercare il modo migliore per punire le mogli troppo intraprendenti. La situazione è tesa e la tensione viene spezzata solo grazie a Felice, la quale grazie alla sua eloquenza riesce a scagionare Lucietta e Margarita e a convincere Maurizio e Lunardo che il matrimonio deve ugualmente essere celebrato.
Con questa vittoria Felice fa concludere felicemente la commedia riscattando anche tutte le altre donne che ingiustamente dovevano subire l'autoritarismo dei loro uomini. In questa breve commedia il Goldoni mette come protagoniste le donne: sono loro infatti a tenere in mano il susseguirsi delle vicende, soprattutto grazie al personaggio di Felice che elaborando astuti piani riesce ad ottenere ciò che vuole. Secondo me è proprio Felice la vera protagonista de 'I Rusteghi' perchè credo che attraverso lei l'autore cerchi di descrivere un nuovo modo di essere donna per i suoi tempi.
Infatti mentre tutti gli altri personaggi femminili della storia sono completamente rimessi ai loro uomini, Felice, a modo suo, si ribella, aiutando anche le altre donne ad ottenere la loro libertà. La personalità di Felice è inoltre sottolineata dal comportamento di suo marito: a differenza degli altri uomini, nonostante la sua ottusaggine, è pressochè sottomesso alla moglie che è l'unica a poter indossare vestiti elaborati e gioielli. Le rappresentanti della donna-tipo dell'epoca sono invece Lucietta e Margarita sottomesse fino all'eccesso da un capofamiglia burbero e cocciuto che nemmeno permette loro di farsi vedere in pubblico. Un esempio può essere la loro richiesta di mascherarsi per il carnevale e la loro ubbedienza, seppur accomnata da qualche discussione, al rifiuto di Lunardo. Anche loro hanno però alla fine la loro rivincita riuscendo a portare a termine il tanto sospirato matrimonio, lanciando così un messaggio a tutte le contemporanee di Goldoni che vedendo rappresentata la loro storia ed immedesimandosi nei personaggi capivano di essere padrone della loro vita e libere di non essere sottomesse ad un marito che il più delle volte non avevano nemmeno scelto loro.
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