letteratura |
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Origine della tragedia. La tragedia greca nacque dal culto di Dioniso, celebrato nelle camne dopo l'epoca della vendemmia. In tale occasione aveva luogo una processione nella quale sopra un carro a forma di barca( currus navalis ) si portava in giro il dio Dioniso che proveniva dal mare, seguito da una folla che si truccava da satiri(<<tragoi>> o capri, donde il nome di tragedia) nel Peloponneso o nell'Attica. La processione si chiudeva con un sacrificio e con rozzi canti improvvisati, in cui si celebravano le lodi del dio. Possiamo distinguere nell'origine della tragedia due momenti: nel Peloponneso e nell'Attica. La tragedia subì varie modifiche, in particolar modo con l'intervento ufficiale dello Stato: Pisistrato consentì ad i poveri di poter andare al teatro gratuitamente ed organizzò dei concorsi regolari drammatici.
Il teatro. In origine finché le feste dionisiache consisterono in danze e cori, allo spettacolo bastò una tenda dietro la quale l'attore si ritirava per poter cambiare costume, uno spazio circolare per le danze del coro e delle tribune in legno per gli spettatori. Ma un disastro avvenuto nel 500 a.C.( le tribune sprofondarono) indusse a cambiar sistema; e nel 330 a.C. sorse il primo teatro in pietra, quello di Dioniso, sui fianchi dell ' acropoli. Gli attori si coprivano il volto con la maschera, calzavano il coturno per farsi rilevare da tutti gli spettatori e indossavano un costume convenzionale a colori molto vivaci, a seconda delle persone che rafuravano. Il secondo attore sosteneva generalmente parti di donna. Il coro era in origine formato da dodici coreuti, ma Sofocle li portò a quindici. Il capo del coro era detto corifeo. La funzione del coro andò diminuendo d'importanza da Eschilo a Sofocle ad Euripide.
Parti della tragedia. La tragedia si compone generalmente di : un prologo, cioè una scena precedente all'ingresso del coro nelle quali il pubblico veniva messo al corrente dell'antefatto. Gli episodi sono intramezzati da canti del coro; il primo di essi è detto parodo, o canto d'ingresso, quelli successivi statismi, o canti a fermo, e l'ultimo Esodo o canto d'uscita.
Arte di Sofocle. La sua tragedia in confronto di quella trascendente e teologica di Eschilo, è molto più naturale ed umana: benché permanga teoricamente il presupposto religioso(Fato), in realtà le azioni sono determinate dalle tendenze e passioni individuali. Ne consegue che i personaggi non sono più statici e santuari, come quelli in Eschilo, ma mobili, vivi, dinamici: delineati con grande varietà particolarmente mediante l'uso del contrasto, per cui caratteri opposti si rilevano a vicenda.
Origine della commedia. La commedia, come la tragedia nasce dal culto di Dioniso, celebrato nelle camne dopo l'epoca della vendemmia. In tale occasione aveva luogo una processione nella quale si portava in giro sopra un carro il simbolo della fecondità : tale processione prendeva il nome di Komos, donde il nome di commedia. Due sono i centri presso i quali ebbe origine la commedia: Megara del Peloponneso da cui ha origine la commedia attica e Megara della Sicilia da cui ha origine la commedia sicula.
Attori. Gli attori come nella tragedia erano generalmente limitati a tre: calzavano il socco; si coprivano il volte con una maschera ed indossavano costumi bizzari, con gobbe e rotondità enormi. Il coro era invece composto di un maggior numero di coreuti della tragedia: 24 invece di 15.Il coro della commedia aveva del resto carattere tutto diverso dal tragico: esso era vivacemente polemico e raggiungeva il massimo della passione nella cosiddetta parabasi. Era un canto del coro che interrompeva bruscamente l'azione: la scena rimaneva vuota ed i coreuti si volgevano direttamente al pubblico esponendo in forma aggressiva il pensiero dell'autore nella commedia rappresentata.
Parti della commedia. Sono analoghe a quelle della tragedia ma si devono tuttavia notare alcune differenze: terminato il parodo seguiva un contrasto fra due attori e terminato questo aveva luogo la parabasi. Prendeva poi l'inizio vero e proprio della commedia che costituiva la dimostrazione della tesi sostenuta dall'autore.
Commedia antica. Tendeva a porre in caricatura persone contemporanee portando sulla scena problemi del giorno ateniesi. Le idee sono conservatrici, reazionarie: le tendenze nuove( sofistica e Socrate in filosofia) sono combattute in nome dell'eroico e austero passato greco che aveva reso possibile le vittorie sui Persiani.
Arte di Aristofane. I pregi di Aristofane consistono nella vena comica inesauribile, nella mescolanza tra umorismo ed oscenità, tra fantastico e realistico; nella varietà e vivacità nei personaggi, tipici della camna attica. I difetti consistono nella mancanza di una vera e propria azione drammatica e le scene si succedono in modo abbastanza slegato, come nella commedia primitivo.
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