letteratura |
Uomo del mio tempo
Livello tematico: Quasimodo cerca di intervenire sulla realtà per modificarla per assumere la funzione di un antico poeta di coscienza e guida della società.
Il poeta accusa l'uomo del suo tempo di essere portatore di morte e violenza. Secoli di storia e civiltà non hanno modificato la brutale animalità che rievoca l'uomo primitivo, armato di pietra e fionda, e il fratricida Caino. L'uomo contemporaneo è pronto a uccidere dalla carlinga di un aereo, a torturare, a giustiziare senza pietà i suoi simili, a utilizzare le scoperte scientifiche a danno di altri uomini. Queste parole rievocano le guerre di tutti i tempi, ma richiamano più direttamente gli eventi della seconda guerra mondiale.
Dopo questa denuncia, negli ultimi quattro versi, il poeta si rivolge ai li degli uomini che hanno compiuto i delitti sopra citati, per esortarli a scrollarsi di dosso questa eredità.
Alla fine della lirica vi è una successione di immagini metaforiche: "le nuvole di sangue" simboleggiano le stragi della storia, le tombe dei padri affondano nella cenere, dimenticate e disprezzate, tra un volo di uccelli neri e un turbino di vento.
Livello lessicale e delle ure retoriche: nella prima parte vi è un tono accusatorio. Negli ultimi tre versi vi è un tono esortativo. Nei versi 10-l2 il poeta riprende il passo delle Sacre Scritture in cui Caino uccide il fratello Abele: "Caino disse al fratello Abele: "Andiamo in camna!" Mentre erano in camna Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise" (Genesi, 3, 14).
L'espressione "meridiane di morte" è riferita alle "ali maligne": come l'ombra proiettata dalla meridiana colpita dal sole segna le ore del giorno, così le ali affusolate dell'aereo, proiettando la loro ombra, segnano le ore della morte.
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