letteratura |
60 racconti
46 Il volpino Leo si rende conto che il mastino Tronk, a passeggio con il padrone, e' ormai vecchio e stanco e non può essere più considerato il "re del quartiere". Lo assale insieme ad altri due cani, ma quando stanno per ucciderlo si fermano perché si rendono conto che esso non e' più cosa viva. E il mastino muore sotto lo sguardo attonito del padrone.
47 Un uomo cerca posteggio inutilmente: ne trova uno ma e' riservato, ne trova un altro ma non puo' fermarsi perché ha dietro un camion. E' in ritardo per l'ufficio e allora decide di andare ad avvertire l'usciere dell'ufficio, ma arrivato, vede un posteggio proprio davanti l'ufficio. Dopo un paio di ore pero' si accorge di aver posteggiato davanti a una saracinesca e che alcune persone hanno spostato la sua macchina per poter uscire con la loro. Allora corre giu' e ricomincia a girare a vuoto in cerca di un posteggio, finche' si dirige in aperta camna, scende e abbandona la sua auto. Si volta indietro e vede un uomo in uniforme (immaginario, probabilmente e' impazzito) che gli urla qualcosa, ma egli continua a scappare felice
48 Walter e' un onorevole del Ministero che ha deciso di abolire la poesia. Una sera sorprende la lia che osserva romanticamente la luna; non riesce a darsi pace e a quell'ora di notte va in ufficio dove sorprende il professor Carones, un uomo che non aveva mai pensato ad altro che i calcoli, a scrivere una poesia. Sta per rimproverarlo quando sente un gran trambusto all'esterno: e' la Rivoluzione, e' caduto il Ministero.
49 Ernesto Manarini fa per caso una scoperta sensazionale: come far scoppiare a distanza degli esplosivi. Va dal capo di Stato Maggiore Generale e grazie a lui il nemico chiede l'armistizio; Manarini diventa famoso.
50 Enrico Rocco sta scrivendo una lettera d'amore nel suo ufficio a una certa Ornella, ma e' continuamente interrotto da telefonate, visite, impegni. Alla fine della giornata puo' finalmente dedicarsi alla lettera . ma non ricorda piu' nulla, di chi sia innamorato, chi sia questa Ornella.
51 Ardente Prestinari, un pittore morto, decide di scendere sulla terra per visitare la biennale di Venezia nella quale gli e' stata dedicata una sala. Rivedendo i suoi quadri "sub specie aeternitatis" si rende conto di piccoli errori che aveva commesso; le impressioni delle persone che guardano la mostra lo deludono, persino il suo amico, Dolabella, lo accusa di usare troppi verdi e viola. Inizia a gironzolare per la mostra e finisce in una sala in cui sono esposti quadri incredibilmente astratti, che lo attaccano, ed egli attacca loro. Ma alla fine si rende conto che anche in essi vi e' lo spirito dell'arte, e capisce che un giorno quel genere di pittura verra' apprezzata.
52 La famiglia Martorani e' appena tornata dal cinema dove avevano visto un film western. La lia Victoria e' convinta che sia teribile che i potenti schiaccino chi sia piu' debole di loro. Entrati in casa vedono un nugulo di scarafaggi (che poi si scoprono rincoti), e lei e gli altri iniziano a schiacciarli. Ma a un certo punto si ritrovano davanti degli scarafaggi enormi, che uccidono la famiglia. Era la stessa ingiustizia del film.
53 Un vecchietto, accusato di vagabondaggio finisce in prigione e racconta ai suoi comni di cella la sua storia, ovvero perché il suo nome sia Morro il Grande: gli era successo tempo fa di chiedere l'elemosina a un ricchissimo mercante che per caso porta il suo stesso nome; il mercante gli racconta che in un suo viaggio anche a lui era capitato di incontrare un uomo che si chiamava Morro il Grande, che a sua volta aveva incontrato un re di un isola che si chiamava cosi'. Anche il re dell'isola aveva conosciuto un Morro il Grande, un vecchietto che passava il tempo contemdo la natura e adorando Dio. E' il detenuto.
54 Un uomo si rende conto che nella citta' in cui si e' trasferito da pochi mesi, c'è una parola proibita. Ne parla con il suo amico Geronimo ma non riesce a farsela dire. Nel testo che leggiamo ci sono due spazi vuoti: non e' un errore di stampa, e' che l'uomo ha detto la parola proibita (secondo me e' ONESTA' o Franchezza) e non si puo' scrivere.
55 I Santi abitano tutti lungo la riva dell'oceano, che e' Dio. Ogni volta che arriva un santo nuovo, gli fanno la casetta. Arriva San Gancillo; dopo un po' si rende conto che a tutti i Santi il postino porta sectiune da sbrigare, sono le suppliche dei mortali, e a lui niente. Allora egli inizia a fare dei miracoli perché la gente si affidi anche a lui, ma inutilmente, tutti credono che i miracoli siano dovuti a un altro santo del paese, Marcolino. Allora il Santo rinuncia.
56 Paolo Malusardi e' un critico d'arte che decide di scrivere una critica su Leo Squittinna, un pittore sconosciuto. Egli spera che occuparsi di questo pittore gli portera' fama e verra' invidiato dai suoi colleghi. Inizia molti articoli parlando benissimo di lui ma poi decide, essendo questi un pittore astrattista, di scrivere un pezzo che rifletta la personalita' di Squittinna, e dunque inizia a scrivere frasi senza senso. Il bello e' che tutti pensano che lui stia parlando male di questo pittore, mentre invece voleva farne una critica positiva.
57 Due uomini ("io" e Francesco) passeggiano sotto la casa di un poeta e intercettano una pallottola di carta che egli getta dalla finestra. Il primo dei due decide di tenerla per se, ma non vuole cercare di ricomporla, per non disilludersi che essa sia una poesia: infatti potrebbe benissimo trattarsi della lista della spesa.
58 Scoppia la peste delle auto: una dopo l'altra vengono bruciate dai monatti. L'io narrante e' l'autista di una Roll-Royce e una sera sente che essa presenta i primi sintomi della "peste". Chiama un suo amico fidato (Celada) che pero' lo tradisce, arrivando da lui con due monatti che sequestrano l'auto e la bruciano
59 Arturo Saracino, direttore d'orchestra, sta dirigendo l'ottava sinfonia di Brahms, ma improvvisamente sente un brusio dietro di se: e' arrivata una notizia nel teatro, terribile, forse una guerra, un'invasione. Ma egli dopo il primo attimo di smarrimento continua a suonare, e la sua passionalita', trasmessa all'orchestra, fa si' che il pubblico resti in sala.
60 Hugo Regolus ha scritto un libro che gli ha dettato l'amico Untermeyer, in cui si racconta la loro storia. Regolus era un capitano addetto al servizio Personale, cioe' doveva trasferire i militari. Gli inizano ad arrivare delle pratiche su cui la destinazione dei militari e' nascosta: "Eventualita' 9000". Inzia a preoccuparsi quando vengono convocati molti militari, tra cui il suo amico Untermeyer. Allora egli inizia a cercare la sede di questa missione, ma quando arriva vede solo il cantiere in cui era stata costruita un'enorme nave corazzata. Allora cerca Untermeyer che in preda al delirio (era ferito non si sa come) gli racconta tutto: erano su questa nave (da loro chiamata la corazzata tod, ovvero "morte") e rappresentavano l'ultimo baluardo della resistenza tedesca. Ma il loro comandante pian piano impazzi' e allora una parte di essi abbandono' la nave su una motobarca; da li' videro la corazzata combattere contro enormi vascelli diabolici , immaginari, e poi affondare nel mare.
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