RICERCA OPERATIVA
La ricerca
operativa è l'applicazione del metodo scientifico, da parte di
gruppi interdisciplinari, a problemi che implicano il controllo di sistemi
organizzati al fine di fornire soluzioni che meglio servano gli scopi
dell'organizzazione nel suo insieme.
Il procedimento di
analisi e di risoluzione di un problema può essere suddiviso in varie
fasi:
- La prima fase della ricerca operativa
consiste nell'esame della situazione reale e nella raccolta
delle informazioni nel modo più ampio e approfondito possibile.
- La seconda fase è la formulazione
del problema che comporta l'individuazione delle variabili e la scelta
della funzione economica da massimizzare o da minimizzare.
L'individuazione delle variabili controllabili (variabili di decisione) e
di quelle non controllabili insieme alla scelta della funzione economica
da massimizzare o da minimizzare tale funzione prende il nome di funzioni
obiettivo. Importante è ricordare che in tutti i sistemi
organizzati vari sono gli obiettivi che si possono stabilire ma la
funzione economica da ottimizzare (ossia da rendere massima o minima)
è una sola.
- La terza fase è la costruzione
del modello matematico che deve essere una buona rappresentazione
del problema. Anche se è quasi impossibile che sia una rappresentazione
perfetta, ma può essere eventualmente modificata in una successiva
revisione per renderlo più aderente al problema.
- In una quarta fase si cerca la soluzione
del modello se è possibile con i metodi della matematica
classica oppure con tecniche di iterazione, partendo da una prima
soluzione e cercando di migliorarla.
- L'ultima fase è
quella di analisi e di verifica delle soluzioni ottenute. In questo
momento si deve verificare se la soluzione teorica offre i vantaggi
attesi.
I modelli
matematici sono rappresentazioni della realtà in forma semplificata.
Il modello matematico è costituito da una funzione economica da
ottimizzare e da un sistema di vincoli espressi da equazioni e/o
disequazioni.
Una
funzione economica (o funzione obiettivo) da ottimizzare:
U = f ( x , . . ..xn ; y ,
. . ym
Soggetto ai vincoli
{
gi ( x , . . ..xn ; y , . . ym) >= 0
vincoli tecnici
{
xi >= 0 , yi > = 0
vincoli di segno
|
PROBLEMI
DI DECISIONE:
In
ogni decisione si effettua una scelta per ottimizzare una funzione economica.
La ricerca operativa permette di individuare le varie vie di azione e di
determinare quella o quelle più convenienti. Una prima suddivisione
porta a distinguere i problemi di scelta in relazione alle variabili di
azione e possiamo avere: problemi di scelta dipendenti a una sola
variabile, o problemi di scelta dipendenti da due o più variabili. Le
variabili, possono assumere un insieme di valori detto campo di scelta che
può essere discreto se i valori delle variabili sono in numero
finito (numero di operai, numero di macchine), oppure continuo se le
variabili assumono valori di uno, o più intervalli reali. Un'importante
classificazione riguarda le condizioni in cui si opera la scelta e possiamo
avere:
- Problemi di scelta in
condizioni di certezza se i dati e le conseguenze
sono determinabili a priori
- Problemi di scelta in
condizioni di incertezza quando alcune grandezze
sono variabili aleatorie, la cui distribuzione di probabilità
può essere valutata o no
I
problemi di scelta si distinguono poi in:
Problemi di scelta con effetti
immediati se fra il momento della decisione e il
momento della realizzazione decorre un tempo breve che non influisce sulle
grandezze economiche
Problemi di scelta con effetti
differiti se occorre tenere conto dell'intervallo di
tempo che intercorre fra il momento della decisione e le epoche in cui si
realizzeranno le conseguenze
SCELTE
IN CONDIZIONI DI CERTEZZA CON EFFETTI IMMEDIATI:
Nei
problemi di scelta in condizione di certezza con effetti immediati
possiamo distinguere tre tipi di problemi:
- Problemi di scelta nel
continuo: le variabili possono assumere tutti i
valori di un intervallo reale e si deve determinare l'ottimo della
funzione economica. Per risolvere il problema si rappresenta graficamente
la funzione e se ne determina il minimo o il massimo assoluto
nell'intervallo considerato.
- Problemi di scelta nel
discreto: le variabili possono assumere solo
valori interi e per la scelta o si considerano tutti i possibili valori
oppure si approssimano i valori reali. Se la variabile è intera
(numero di uomini, di macchine) la funzione economica si rappresenta solo
con punti sul piano sectiunesiano. Se i valori sono finiti, e in numero limitato
per il calcolo del minimo o del massimo si costruisce una tabella e dalla
tabella si deduce per quale valore si ha l'ottimo.
- Problemi di scelta fra
due o più alternative: le vie di azione si
esprimono con due o più funzioni e la scelta consiste nel
determinare in quali intervalli è preferibile l'una o l'altra
alternativa. Il procedimento consiste nel rappresentare in uno stesso
piano sectiunesiano le funzioni economiche delle varie alternative e
determinare gli eventuali punti di intersezione detti anche punti di indifferenza,
cioè dove i valori di x e i valori di y sono uguali.
IL
PROBLEMA DELLE SCORTE:
Il
problema delle scorte nella sua completezza sarebbe un problema di decisioni in
condizioni di incertezza perché vari sono i fattori aleatori. Si
assumono quindi due ipotesi:
- si suppone che il consumo
delle merci sia uniforme nel tempo
- si suppone che la merce
ordinata arrivi appena è terminata la merce delle precedente
ordinazione
Tenendo conto del vincolo rappresentato
dalla capienza del magazzino si ha il seguente modello matematico: (Q = quantità di merce
necessaria per un dato intervallo di tempo, x = quantità di merce
da ordinare ogni volta, (Q/x) = il numero delle ordinazioni occorrenti, S
= spesa fissa, C = capienza magazzino, s = il costo di
magazzino per ogni unità di scorta).
y = S * Q + s * x
x 2
da
minimizzare con il vincolo:
0
< x <= C
|
SCELTE IN
CONDIZIONI DI CERTEZZA CON EFFETTI DIFFERITI:
Nei problemi di
scelta in condizione di certezza con effetti differiti possiamo
distinguere tre tipi di criteri di scelta:
- Criterio dell'attualizzazione: consiste nel calcolare il valore attuale ad un tasso prefissato di
costi e ricavi futuri delle diverse alternative, quindi nell'operare la
scelta dell'alternativa avente valore attuale migliore. La differenza fra
il valore attuale dei ricavi e il valore attuale dei costi, detta risultato
economico attualizzato:
r.e.a. = V(R) - V(C)
Il tasso di valutazione, risulta un tasso
"soggettivo", nel senso che non esiste un criterio prefissato per la tale scelta. Si deve
osservare che il risultato economico attualizzato varia al variare del tasso di
valutazione, cioè è funzione del tasso.
- Criterio del tasso effettivo di
impiego (o tasso interno di rendimento): consiste
nel determinare per ogni operazione finanziaria a quale tasso il valore
attuale dei ricavi eguaglia il valore attuale dei costi. Questo criterio
si applica se le scadenze sono circa uguali. Per la scelta di un
investimento si sceglierà, quella con tasso effettivo più
elevato, se si tratta di scegliere fra due modi di finanziamento si
sceglierà quella con il tasso minore.
- Criterio dell'onere medio annuo: viene utilizzato soprattutto negli investimenti industriali,
consiste nel ripartire costi e ricavi come rate costanti di una rendita
per i vari anni e nello scegliere l'alternativa avente l'onere medio annuo
minore. Anche qua l'operatore economico deve scegliere un tasso di
valutazione secondo criteri personali, pertanto il tasso risulta
"soggettivo".
SCELTE IN
CONDIZIONI DI INCERTEZZA:
L'incertezza di una
scelta economica può derivare da vari fattori:
- Mancanza di informazioni
- Possibilità che si
verifichino eventi imprevedibili
- Immissione nel mercato di prodotti
concorrenziali
Vi sono vari
criteri di scelta in relazione al maggiore o minore grado di informazione che
si possiede. I criteri di scelta in condizioni di incertezza possono essere i
seguenti:
- Criterio del valore medio: Si applica quando agli eventi aleatori si può attribuire
una distribuzione di probabilità. La decisione consiste nel
determinare per ogni alternativa il valore medio e nel scegliere
l'alternativa con valore medio maggiore nel caso di utili e con valore
medio minore nel caso di costi. Se si tratta di eventi ripetibili si
può valutare la probabilità secondo l'impostazione
statistica, altrimenti si può, in generale effettuare una
valutazione soggettiva.
- Criterio del valore medio con
valutazione del rischio: Determinato il valore
medio di ogni alternativa si valuta il rischio con lo scarto quadratico
medio, escludendo le alternative il cui scarto quadratico medio supera il
valore fissato. Per la scelta si deve tener conto sia del valore medio sia
dello scarto quadratico medio. Si deve tener conto dei seguenti casi:
- Se due alternative hanno lo stesso
valore medio si sceglie l'alternativa con scarto quadratico medio
minore
- Se due alternative hanno lo stesso
scarto quadratico medio si preferisce quella con il valore medio
maggiore
- Se invece hanno un diverso valore
medio si fissa il livello massimo di rischio che si è
disposti a sopportare, di solito espresso con frazioni del valore medio
- Criterio del pessimista: si sceglie l'alternativa che presenta il massimo dei ricavi
minimi, oppure il minimo dei costi maggiori
- Criterio dell'ottimista: si sceglie l'alternativa che presenta il massimo dei ricavi
maggiori, oppure il minimo dei costi minori.
PROGRAMMAZIONE
LINEARE:
Un programma
lineare si ha quando il problema si traduce in un modello matematico costituito
da:
- Funzione lineare di n variabili da
massimizzare o minimizzare
- Un sistema di vincoli lineare
- Un sistema di vincoli di segno
I problemi di
programmazione lineare hanno il seguente modello matematico costituito da una
funzione obiettivo da massimizzare o minimizzare. Si risolve il sistema dei
vincoli mediante rappresentazione grafica e si determina l'area ammissibile. Si
trovano i punti (A,B,C,D) mettendo le rette a sistema. Una volta trovate le
coordinate dei punti si sostituiscono nella funzione obiettivo G(x,y). Nel caso
di utile o guadagno si prende l'importo maggiore, in caso di costi si prende
l'importo minore.