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Grafologia e strutturalismo
Strutturalismo nelle scienze umane e sociali: un'analisi evolutiva
Premessa
La caratterizzazione dello strutturalismo è molto difficile perché ha assunto forme diverse e, perché le strutture hanno assunto significati diversificati. Strutturalismo significa la convinzione che il suo oggetto di studio sia composto a strati come un palinsesto. Il concetto generale di struttura è essenziale per ogni analisi sociale, il concetto di struttura è correlato a quello di totalità o sistema. Tuttavia non bisogna dimenticare il carattere polisemico.
Strutturalismo in linguistica
Il principio della "struttura" come oggetto di studio è stato affermato poco prima del 1930 da un gruppo stretto di linguisti. L'origine dell'insegnamento e di Ferdinand de Sassure nel suo "Corso di linguistica". Bassure incomincia con il distinguere l'opinione per cui l'oggetto dato fin dal principio al linguista è il linguaggio. Non si può vedere il linguaggio in una prospettiva unitaria perché esso presenta sempre due facce che si corrispondono. Il linguaggio è considerato una struttura. IL SEGNO LINGUISICO E' ARBITRARIO. Bassure sdoppia il linguaggio in : LANGUE e PAROLE.
PAROLE = E' la produzione linguistica del soggetto come essere cosciente (Atto individuale)
LANGUE = E' la dimensione sociale che si viene sedimentando nella produzione a livello collettivo (Parte sociale del linguaggio)
La dottrine strutturalista insegna la predominanza del sistema sugli elementi e mostra il carattere organico dei cambiamenti a cui la lingua è soggetta.
Strutturalismo e scienze psicologiche
In psicologia il termine struttura è una maniera di designare l'idea
che le parti che è possibile distinguere in un insieme mentale stanno fra loro
in rapporti definiti. Fino al 1920 il termine struttura è stato poco usato. Il
termine struttura sembra sia stato introdotto dagli psicologi americani per
designare quelle teorie che alla fine dell'ottocento cercavano di ricostruire
gli insiemi mentali mediante la combinazione degli elementi ritenuti semplici.
Il maggior impulso all'adozione di modelli strutturali in psicologia è dovuta
alla GESTALTPSYCHOLOGIE la cui teoria è stata inizialmente grazie al gruppo di
psicologi della scuola di Berlino. La nuova psicologia si contrappone alla
prospettiva elementistica. La percezione non è più scomposta in percezioni
elementari. Il termine GESTALT vuole indicare questo concetto di unità avente
una propria forma. Uno sviluppo interessante dei principi della gestalt si
ritrova in una sistemazione teorica e sperimentale,
Strutturalismo e scienze sociali
LEVI STRAUSS = La struttura è intesa come "schema permanente" sottostante ad una serie di fenomeni analoghi. La struttura è il sistema di relazioni latente in qualsiasi oggetto assunto come modello teorico di espressione matematica, che va verificato per via empirica. Fu indotto a queste conclusioni dallo studio delle culture primitive. L'etnologia lo porta fin dall'inizio verso il lontano. La struttura è un tutto la cultura e la società. L'analisi del totemismo mostra che le idee religiose non sono altro che uno dei tanti sistemi concettuali che permettono di regolare le relazioni sociali concrete. (= sistemi di parentela). Gli uomini comunicano mediante simboli e segni. C'è un'omologia di base fra natura cultura e pensiero.
FOUCAULT = Si propone di dimostrare come ciascun periodo della cultura abbia un suo a priori storico consistente nel sottofondo comune a tutte le scienze che condizione il pensiero e le attività degli uomini in quel periodo, usa il termine EPISTEME per indicare il sistema di concetti e di valori nel quale si concreta la rappresentazione di un'epoca. In ogni epoca storica l'episteme è unica. Contrariamente a Levi Strass non c'è alcuna struttura universale dello spirito umano, ma solo strutture particolari di episteme storiche determinate. La storia non è quindi rappresentabile come un processo unilineare di progresso ed è meglio parlare di ARCHEOLOGIA DEL SAPERE. Le strutture epistemiche sono al di fuori di ogni impostazione finalistica e di ogni concezione totalizzante.
Strutturalismo e diritto
Lo strutturalismo era presente nella ricerca giuridica molto prima che questo metodo diventasse così celebre. Altri ritengono che il diritto non possa venire spiegato con una formulazione troppo rigorosa, perché esso è parte della vita sociale e pertanto multiforme e imprevedibile. Lo strutturalismo rappresenta per i primi una prosecuzione della più antica concezione sistematica del diritto e, per i secondi, è un metodo formalizzato applicabile a ristretti ambiti di ricerca. Tra coloro che ritengono applicabile al diritto il metodo strutturalistico si possono notare due atteggiamenti: 1. esorta i giuristiad applicarlo alle loro materie, mentre 2. parte dal presupposto dell'ineliminabile presenza del pensiero strutturale in ogni scienza umana. Questa impasse rende difficile la formazione di uno strutturalismo giuridico.
Grafologia dell'età evolutiva e strutturalismo
Grafologia per capire
Se la grafologia è la scienza sperimentale che dall'espressione grafica naturale dello scrivente ne rileva la personalità psicofisica con le componenti intellettive, e attitudini personali, è evidente che l'individualità che traspare dalla scrittura, non riguarda solo la struttura biotipologica, bensì ogni aspetto e espressione dello scrivente. In questa prospettiva, individualità non si riduce a una mera somma di comportamenti ma, al contrario, essa diviene una realtà unitaria derivata dall'interazione reciproca della struttura somatica e della struttura psichica. Fin dalla più tenera età, nell'uomo opera qualcosa di strutturalmente proprio, che costituisce il fondamento stesso della personalità. Pertanto fin dai primi scritti, si manifesta una tendenza individuale per la quale lo scrivente apporta dei cambiamenti al modello calligrafico appreso ed è proprio grazie a questa tendenza che il grafologo coglie le caratteristiche peculiari del fanciullo. OGNI TAPPA E' UN TUTTO AVENTE REALE UNITA'. La grafologia è lo studio interpretativo del linguaggio in codice di quella encelografia che la penna registra sulla carta al momento dello scrivere.
Espressione e grafologia
La percezione si correla direttamente all'espressione, sebbene si tratti di due aspetti differenti dell'attività psichica. Il percepire è un atteggiamento mediante il quale l'individuo si pone a contatto con il mondo, l'espressione è una forma di attiva comunicazione. La percezione è un mezzo, in quanto pensiero vissuto, attraverso il quale l'individuo può fissare, conservare, combinare le immagini delle cose sensibili: infatti nella presa di coscienza di un immagine è nella sua riproduzione e l'individuo attua interiormente l'"espressione" dell'oggetto vissuto. Di conseguenza la percezione costituisce un punto di partenza per la formulazione interiore di immagini ed è mezzo per l'interpretazione di mezzi espressivi. Si può quindi affermare che percezione ed espressione sono elementi che stanno alla base dei rapporti interpersonali in quanto processi correlati alla comunicazione. La comunicazione è trasferimento di informazioni da un soggetto all'altro. Nell'uomo qualunque attività è comunicativa.
Socializzazione e grafologia
La necessità di una stretta collaborazione tra grafologi da una parte e psicologi dall'altra è da tempo auspicata. Serve un'interazione fra i singoli settori di una scienza per un arricchimento reciproco. Sul rapporto individuo - società ELIAS dice : "In tutto questo dibattito è tacitamente presupposta la fede che sia sociale tutto ciò che è uguale per molti uomini, invece ciò che è peculiare di ciascuno ha un origine biologico - naturale". Tutto ciò per lui è pericoloso, considerando l'uomo composto da un nucleo naturale asociale e da un guscio esterno fatto di tratti tipici. Il che presuppone l'incomunicabilità di due elementi.
Educazione e grafologia nell'età evolutiva
È interno al tema della socializzazione la dimensione del conflitto, sia interpersonale che intrapersonale, spesso concepito come sintomo di disadattamento sociale e psichico, basti a questo proposito pensare alla trilogia di bambino - pazzo - primitivo di MOSCOVICI. Le caratteristiche del bambino sono dunque attribuite alla sua natura intrinseca e primordiale sulla quale vengono ad innestarsi l'intervento educativo dell'adulto e dell'organizzazione sociale. L'equazione della relazione asimmetrica adulto/bambino ha fatto si che prevalesse un'influenza unidirezionale per ottenere l'adattamento del bambino al sistema di valori dato. Bisognerebbe assegnare al bambino un ruolo attivo. Crescita e formazione hanno le caratteristiche di essere processi dinamici di sviluppo: mentre però la crescita è tutta indirizzata verso una meta definitiva, la formazione culturale mira bensì ad acquisire una forma ma non è mai fissata in un modello proprio della specie. La grafologia è il volto dell'uomo. Il metodo strutturalistico ha dato un notevole contributo all'esigenza interpretativa di ordinare o catalogare i fatti, di cogliere omogeneità o differenze.
Strutturalismo e metodo
es davanti all'alternativa se il termine struttura sia un concetto o un metodo le riconosce entrambe valide in quanto la struttura può essere l'una o l'altra cosa, secondo il momento e il campo di applicazione.
Questa opinione è condivisa anche da Levi - Strauss. Per lui per comprendere convenientemente un fatto sociale, è necessario afferrarlo totalmente e cioè dal di fuori. La possibilità di dedurre la personalità dalla scrittura è legata sia alla necessità di cogliere gli aspetti elementari del comportamento espressivo grafico che alla capacità di ritrovare l'unità individuale manifestata dal movimento grafico generale.
Moretti ha scoperto che i singoli segni riconducono all'unità.
Contributi della grafologia e strutturalismo
Premesse stutturalistiche
La grafologia vuole arrivare alla conoscenza dell'uomo e dei suoi rapporti con l'ambiente circostante. Il gesto grafico è aderente al variare individuale che segue l'evoluzione della personalità. Le sue caratteristiche principali sono le modalità subcoscienti di esecuzione e l'individualità dell'atto esecutivo, che sono strettamente correlati poiché l'individualità emerge e raggiunge la pienezza quando il movimento è eseguito automaticamente. Lo studio del gesto grafico è in grado di gettare luce sulla struttura di personalità la quale proprio perché struttura, come unità agisce e come unità si propone all'esterno. In tale prospettiva, l'apporto dello strutturalismo è di cruciale rilevanza perché ha da sempre combattuto le tendenze "atomistiche". Infatti una struttura è si formata di elementi, ma questi sono subordinati a leggi che caratterizzano il sistema come tale.
Jules Crepieux - Jamin e lo strutturalismo
Crepieux - Jamin aveva correlato ben precisi contrassegni grafologici con altrettante particolarità del carattere.
Nel tentativo di superare la concezione atomistica del segno grafico si può ritrovare in lui una tensione che ben si inserisce nell'ambito di quella ricerca della totalità che accomuna gli strutturalisti protesi al raggiungimento di un modello che si propone come procedimento operativo in grado di formulare un discorso omogeneo che prende avvio dall'esperienza viva di oggetti tra loro diversi. È necessario unificare i segni grafologici della stessa natura, però non vi sono segni indipendenti; vi sono soltanto segni generali i cui modi sono diversi. Si precisa il senso di un modo di segni generali ricollegandolo ad un ceppo ed adottandone il significato alle condizioni del contesto nel quale il modo si manifesta. Crepieux - Jamin ha riconosciuto l'erroneità di una classificazione statica dei segni e ha sostenuto che un singolo contrassegno ha un valore solamente relativo, in quanto potrebbe avere diverse cause ed ammettere perciò parecchi significati. La "molteplicità dei significati" rende necessaria la raccolta di tutti i singoli segni reperibili; dal loro insieme deriva poi l'importanza del particolare. L'incontro con la metodologia impiegata dagli strutturalisti è evidente: basti pensare alla definizione del termine di struttura: "a) un insieme, b) le parti di questo insieme, c) i rapporti di queste parti tra loro". Crepieux - Jamin dice che il segno grafologico non rappresenta un solo tratto del carattere poiché la variabilità dei significati grafologici è la conseguenza del principio sulla contingenza dei segni. Questa asserzione valorizza l'importanza che assume l'analisi della grafia lo sforzo di delineare il contesto nel quale si evolvono i movimenti della scrittura. La scrittura ascendente significa slancio - ardente, volitivo. La scrittura discendente vuol dire depressione.
Ludwig Klages e lo strutturalismo
Klages è sospinto all'indagine grafologica dalla sua preoccupazione di offrire alla caratterologia un mezzo per ottenere l'identificazione precisa della singolarità personale di ognuno. Ciò è possibile quando si coglie l'uomo in attività, cioè quando si muove, parla o scrive. Tra tutti i movimenti espressivi, come mimica, gesto, andatura, la scrittura ha una posizione speciale: se pensiamo che ogni scrittura di getto nasce da una complicata serie di movimenti delle falangi, del polso e dell'avambraccio, movimenti che nella loro totalità prendono il nome di "MOVIMENTO GRAFICO", questo movimento grafico deve già partecipare del carattere personale che si attribuisce al suo prodotto, cioè alla scrittura. La scrittura è il risultato oggettivo permanente del movimento grafico personale. La scrittura è importante perché comporta l'impegno della personalità globale, in quanto è attività cosciente come decisione di scrivere e di cosa scrivere, attività inconscia perché con l'esercizio diventa gesto automatico e abituale. Si può scomporre l'intero nelle parti, però non si potrà mai costruire l'intero partendo dalle sue parti a meno che non si abbia già riconosciuto o saputo o intravisto per altre vie la struttura generale della personalità. Per Klages la scrittura è una forma creata dal movimento e la grafologia più che uno studio della forma fissata sulla carta, diviene studio del movimento che l'ha prodotta. La categoria della totalità è connessa al pensiero strutturale.
Moretti e lo strutturalismo
Fra tutti gli atteggiamenti umani, Moretti attribuisce un valore espressivo peculiare alla scrittura perché la considera più libera dai condizionamenti volontari e pertanto gli appare più facile risalire alle caratteristiche dominanti della costituzione psicosomatica individuale. Moretti nel suo trattato afferma che nella scrittura ci sono tutte quelle proprietà che valgono ad individualizzare la mano di colui che l'ha stesa. In Moretti assume una particolare importanza il concetto di "personalità della grafia umana", concetto che viene usato con due significati: 1) come sinonimo di personalità, 2) come complesso delle caratteristiche grafiche e grafologiche della grafia dinamicamente cristallizzata nei segni. Si tratta di un concetto che considera la personalità tanto grafologica che psicologica. L'uomo nel suo insieme è quindi concepito come realtà in continuo divenire. Lo scopo della grafologia può essere riconducibile all'obiettivo dell'antropologia strutturale che è quello di portare alla luce il sostrato spirituale che rende possibile il divenire umano.
Grafologia morettiana e valutazione della personalità
Punti di incontro con lo strutturalismo
La scrittura è un'espressione estremamente complessa per il coinvolgimento psichico, affettivo, emotivo determinato dai vettori simbolici dello spazio grafico che modificano continuamente il sistema della psiche, provocando la trasformazione dell'energia in informazioni di comportamento grafico in base al vissuto e all'esperienza personale quotidiana. In tale prospettiva, i contenuti psicologici della geometria grafica vanno osservati in base alla neuro - fisio - psicologia e in base al simbolismo che condiziona il tipo di comportamento in relazione a entità percepite come positive o negative. Analizzando la grafologia morettina, ci si rende conto che è formata da un CONTINUUM entro cui è possibile valutare l'equilibrio dei meccanismi della psiche umana e del comportamento interpersonale. Per Moretti, esiste un equilibrio quando il movimento della psiche è in grado di oscillare armonicamente dalla giusta capacità di adattamento alla giusta riserva per un adattamento elettivo e personale. Il comportamento umano è molto complesso perché richiede un elevato e preciso intreccio di un'ampia gamma di interventi messi in atto da chi vi partecipa. Nello studio della personalità vi è la necessità di individuare metodi e tecniche idonei a rilevare tre aspetti peculiari dell'individuo: il SENTIRE, il PENSARE, l'AGIRE. SENTIRE = venire a contatto. PENSARE = riconoscere e analizzare le varie soluzioni di un problema. AGIRE = è la capacità di scegliere.
Grafologia e valutazione della capacità intellettuale
Parlare di valutazione della capacità intellettuale attraverso la grafia implica la necessità di precisare che la grafologia non essendo un test di intelligenza non fornisce un quoziente intellettivo, ma permette soltanto una valutazione delle potenzialità intellettive. Per il fatto che tutti gli elementi della scrittura dipendono sia dall'intelligenza e dall'affettività, la grafologia ci permette di valutare l'interazione reciproca esistente tra questi due aspetti della personalità e, l'influsso di ognuno di essi sul rendimento intellettuale del soggetto. I contributi dei segnali della grafologia morettina in questo settore sottolineano come l'osservazione del comportamento grafico possa contribuire a far conoscere le capacità di apprendimento: la comprensione, il ritmo, la precisione, la chiarezza e, così via. Una componente importante nell'apprendimento è l'associazione. Nel grafismo la struttura mentale di chi scrive si riflette attraverso tanti atteggiamenti inconsci che promanano dalla ricezione e dalla modificazione personale degli stimoli, ma che sono sempre riconducibili ad un gesto unitario e singolare per ogni individuo. È una metodologia che richiama l'indagine svolta dagli strutturalisti ed in particolare da Levi - Strass. Per lo studio della personalità grafica è necessario nella prospettiva di Moretti considerare che essa è il risultato del gioco delle forze liberate dai vari istinti e tendenze della personalità scrivente. Si tratta di una attività rappresentativa influenzata da vari e opposti vettori simbolici che modificano costantemente l'intero sistema di forze della personalità. È noto che in uno stesso soggetto la scrittura può subire variazioni da un momento all'altro dell'esecuzione grafica, in rapporto a numerosi fattori e cause che agiscono sia isolatamente che in concorso tra loro oltre che in funzione delle diverse condizioni psicofisiche nelle quali il soggetto si trova nel momento in cui scrive. Le variazioni della scrittura diventano molto importanti in campo peritale sia che rivelino elementi di spontaneità sia che risultino prodotti nel tentativo di produrre elementi di nascondimenti dell'io. Uno scrivente non riesce mai completamente a mentire al grafologo. La personalità può essere definita anche come sistema, struttura. L'analisi grafologia deve spingere le sue possibilità di indagine su tutti gli aspetti dinamici dell'individualità. Bisogna rimanere fedeli al principio dell'interattività fra la varie componenti del gesto grafico.
Grafologia e valutazione dello sviluppo affettivo
La delineazione dello sviluppo affettivo è stata descritta soprattutto attraverso i risultati conseguiti dalla metodologia psicoanalitica. Da questo punto di vista, l'uomo è un essere frustrato che, per sopravvivere, elabora dei meccanismi di difesa che possono costruire patologie ma che concorrono senz'altro anche a garantire all'uomo maturità e salute. Lo sviluppo dei meccanismi di difesa è un complicato processo che si protrae per tutta la vita. Nella grafologia morettiana sono vari i contributi che descrivono lo sviluppo affettivo del soggetto. Ai fini di una valutazione di un'affettività capace di adattamento assume una particolare importanza la spontaneità. Questa ultima appare collegata all'assenza di inibizioni o di artificio da cui deriva un comportamento fluido strettamente legato alla struttura globale della personalità. La personalità spontanea è inserita dinamicamente nell'ambiente sociale. Merita di essere sottolineata l'importanza che la grafologia morettiana attribuisce al "globale equilibrio dinamico" e sostegno dell'attività sociale cui la spontaneità è rivolta. Se la spontaneità è indice di capacità di contatto effettivo, l'inibizione e la timidezza al contrario indicano repressione e ipercontrollo dell'affettività. Nella grafia l'iniziativa traspare da improvvisi inceppamenti, arresti e stacchi più o meno episodici, forti aumenti pressori, sbriciolamenti di lettere, segni però, in ogni caso "intrisi di emozione o di pathos". I rapporti tra l'individuo e il suo ambiente sono rapporti dialettici. In tale contesto anche l'emotività non può essere trascurata dalla grafologia poiché diviene una chiave per aprire una porta chiusa della razionalità e penetrare nel profondo della psiche umana. Per Moretti il brusco sobbalzo in profondità della punta della penna rileva che il normale livello della pressione è stato investito da una scarica di energia che si è sovrapposta a quella normalmente impegnata dai centri regolatori della motricità grafica. Il corpo è il luogo in cui si intrecciano e si scambiano funzioni biologiche e psicologiche entro un contesto di rapporti sociali.
Grafologia e valutazione dello sviluppo sociale
Il comportamento dell'uomo si sviluppa e si struttura attraverso i contatti di relazione con le altre persone. Il sé rappresenta l'origine del comportamento e delle rappresentazioni cognitive che la persona sviluppa a proposito di tutti gli aspetti significativi che compongono il suo campo percettivo. Nel pensiero morettiano il bisogno di socializzazione risiede nella forza dei tre istinti primari (vitale, sessuale e psichico) dato che questi ultimi non possono mai agire separatamente, anche se quasi sempre uno prevale sugli altri.
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