psicologia |
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI
"Leonardo Da Vinci"
Padova, via S. Giovanni da Verdara 36
tel 049/8724155 fax 049/8724196
Anno scolastico 2005/2006
Relazione di Psicologia
Professore: Bosco Ezio
Alunna: Leoni Marta
Tirocinio dal 20-03-06 al 01-04-06
Casa di Riposo Fondazione Vincenzo Stefano Breda
Via Ippodromo, 2 - Ponte di Brenta (PD)
NOME: Ermenegilda
ETA: nata il 7 dicembre 1927, quindi di 78 anni
PROVENIENZA/FAMIGLIA: viveva a Galta di Vigonovo, dove lavorava la terra. Suo marito, Pietro, è morto durante la prima settimana del mio tirocinio in struttura. Ha tre li, che vengono a salutarla molto frequentemente. Il suo ingresso in struttura risale al 10 marzo 2004.
PROBLEMI/DIFFICOLTA CHE IL PAZIENTE PRESENTA: è affetta da un ictus derivato da un'ischemia, e presenta grossi problemi di disfagia. Infatti, mangia solo cibi omogeneizzati, e l'acqua la beve solo se addensata. Soffre di incontinenza. Importante ricordare anche che precedentemente aveva avuto un infarto, e che a causa dell'ictus, è affetta da un'emiplegia sul lato destro del corpo, poiché l'ictus aveva colpito la parte sinistra del cervello. È affetta da afasia, e presenta un'ipoacusia sinistra.
A) Capacità di fare il bagno: DIPENDENTE. Ermenegilda non riesce a lavarsi autonomamente, e infatti viene lavata sempre dagli Operatori. La situazione è aggravata dall'emiplegia, che impedisce alla paziente di poter contribuire al lavaggio anche solo con un minimo aiuto.
B) Capacità di vestirsi: DIPENDENTE. Ermenegilda non riesce a vestirsi da sola. Riceve aiuto dagli Operatori, che la gestiscono durante la vestizione e la svestizione.
C) Capacità di spostarsi: DIPENDENTE. Ermenegilda non riesce ad alzarsi da sola dal letto. Ha bisogno di essere aiutata e gestita in questa attività dagli Operatori. La paziente non cammina, e durante la giornata deambula con la carrozzina, con la quale è autonoma e si autospinge, grazie ad un sistema che le permette di decidere la direzione attraverso l'uso della sola mano sinistra.
D) Capacità di alimentarsi: INDIPENDENTE. Ermenegilda può mangiare solo cibi omogeneizzati, e in questo modo non necessita aiuto per tagliare gli alimenti. Con il cucchiaio, riesce a mangiare autonomamente. Spesso, però, viene aiutata ugualmente dagli Operatori, per impiegare meno tempo.
E) Capacità di recarsi ai servizi igienici: DIPENDENTE. Ermenegilda viene portata in bagno e lavata dagli Operatori.
F) Capacità sfinterica: DIPENDENTE. Ermenegilda indossa il panno, e gli Operatori frequentemente controllano se il panno è da cambiare.
La valutazione globale è riassumibile così: DIPENDENTE in tutte le funzioni eccetto nell'alimentazione.
Ermenegilda viene svegliata alle 8, e tra questa ora e le 8.30 viene lavata e vestita dagli Operatori, che la fanno sedere sulla sua sedia a rotelle, e, dopo averla accomnata fuori dalla stanza, nel corridoio, la paziente si dirige autonomamente fin davanti alla porta dell'ascensore, e grazie ad esso, arriva al piano terra. Qui, lungo il largo corridoio, arriva nella sala della colazione, verso le 8.45/9.00, dove le viene data una tazza di tè caldo, dei biscotti, che immerge nella bevanda per farli sciogliere, un frutto omogeneizzato, e una bottiglietta d'acqua addensata. Ermenegilda è molto amata dalle Operatrici, infatti ogni mattina riceve molti saluti, e tutti le chiedono come sta. È molto socievole, amabile, buona, e nonostante la sua impossibilità di parlare, si fa capire molto bene, e si esprime nel migliore dei modi. Anche durante il momento della colazione, infatti, le Operatrici le si accostano, facendole comnia. Finito di mangiare, prima di uscire Ermenegilda si prende delle salviette, e le posiziona sulla sedia a rotella. Infatti, avendo problemi di disfagia, produce molta saliva, che asciuga con le salviette. Quindi, verso le 9.30, si dirige nella chiesa della struttura, e rimane lì fino alle 10.30, quando la fisioterapista la chiama, e la porta in palestra. Ogni giorno, per l'ora successiva, Ermenegilda svolge una riabilitazione per recuperare le capacità deambulative. Successivamente, si posiziona in un soggiorno, davanti alla televisione, e rimane lì con gli altri ospiti, fino a 12.00, quando gli Operatori invitano tutti i pazienti ad accomodarsi in sala da pranzo. Qui, gli operatori le portano il cibo, e lei si gestisce autonomamente per la maggior parte del pranzo, tranne alla fine, quando gli Operatori la imboccano per risparmiare tempo. Finito il pranzo, Ermenegilda si sposta nel soggiorno in cui è stata durante la mattina, girata verso il muro, e prega il rosario. Fino alle 14.00 abbondanti, e poi riposa fino alle 16.00. Successivamente, segue i programmi alla televisione, e sta con gli altri utenti, o nel soggiorno, o nel laboratorio, dove le educatrici organizzano sempre qualche attività. Verso le 18.30, poi, viene riaccomnata in sala pranzo, dove cena, con le stesse modalità del pranzo, e finito di mangiare fa una piccola preghiera in chiesa, per poi andare a dormire.
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