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INTRODUZIONE
Si sottolinea l'importanza che ha memoria - I processi di memorizzazione dall'acquisizione al richiamo - Studi comparati" class="text">la memoria nella storia (Olocausto, storia di nazioni), a livello personale (personalità multipla, morbo di Alzheimer), nella ricerca scientifica.
L'obiettivo del libro sarà quello di delineare una visione della memoria nel contesto della personalità multipla, che da 25 anni a questa parte è frequentissima in America settentrionale mentre prima non se ne sapeva niente.
L'amnesia è stata introdotta come criterio diagnostico di quello che ora è chiamato disturbo dissociativo dell'identità, causato secondo la teorizzazione corrente da abusi subiti nella fanciullezza e a lungo dimenticati. La personalità multipla è quindi per Hacking una "manifestazione paradigmatica, anche se limitata, della memoria".
Gli uomini sono stati da sempre affascinati dal tema della memoria (basti pensare all'Antica Grecia e al Medioevo), ma le scienze della memoria sono nate solo nella seconda metà dell'Ottocento. Una di queste, sviluppatasi soprattutto in Francia, si concentrò in particolare sulla memoria patologica e la personalità multipla (o meglio le sue prime manifestazioni) fa parte di questa nuova scienza.
Michel Foucault: cambiamenti drammatici e redistribuzioni di idee stabiliscono ciò che in seguito apparirà inevitabile, indiscutibile, necessario
Per Hacking l'attuale modo di vedere la personalità multipla oggi è strettamente legato alle conoscenze maturate sulla memoria nella seconda metà dell'Ottocento.
In particolare si ripropone di delineare un quadro storico (funzionale al tema del libro) di come appare la memoria e il tema della personalità multipla nella Francia del periodo che va dal 1874 al 1886.
Precisamente in quell'epoca, infatti, la parola TRAUMA assume un significato nuovo, ovvero non significa più una ferita fisica, bensì una ferita, un'offesa psicologica.
Non fu affatto Freud a coniare questo termine. Egli lo utilizzò quando esso era già in uso linguistico, pensando appunto alla memoria, poiché a ferirci sono i ricordi del trauma psichico. La nozione di trauma era quindi già strettamente collegata al concetto di personalità multipla.
In quest'ultimo ventennio si sono verificati cambiamenti così radicali sul piano delle idee che, secondo Hacking, il periodo in questione costituisce un periodo profondamente innovativo anche per l'idea di memoria.
Il fatto stesso che noi non riflettiamo su questi cambiamenti - chi mai si è chiesto come il trauma sia diventato una ferita dell'anima? - dimostra che abbiamo finito per pensarli come inevitabili, invisibili, a priori.
Nota: secondo Charcot la personalità multipla (intesa come "più che doppia") è una forma bizzarra di isteria.
Nella prima parte del libro Hacking riferisce di voler affrontare l'argomento delle scienze della memoria nelle sue dinamiche recenti e facendo attenzione alle interazioni fra multipli, teorie della personalità multipla e esperti di personalità multipla, limitandosi a questioni di interesse pubblico.
Alla fine del libro, infine, cercherà di affrontare i seguenti argomenti: com'è che i sistemi di conoscenze concernenti i vari tipi di persone interagiscono con le persone studiate? Come costruiamo NOI STESSI mediante la rielaborazione dei nostri ricordi?
Frase: "Le cose che appaiono inevitabili sono quelle che più stimolano la mia curiosità"
CAPITOLO I: E' REALE?
La personalità multipla è una diagnosi ufficiale dell'American Psychiatric Association solo dal 1980. Già nel 1982 si parla di epidemia.
Nel 1972 la personalità multipla pareva non essere che una pura e semplice curiosità e veniva considerata un'evenienza rarissima.
Nel 1986 esistevano 6000 diagnosi di personalità multipla.
Nel 1992 vi erano centinaia di multipli in tutte le grandi città dell'America settentrionale.
Era nata una nuova forma di pazzia sconosciuta?
Vi era adesso una nuova capacità dei clinici di diagnosticarla?
Semplicemente la personalità multipla non esiste ed è solo il prodotto di pochi terapisti "convinti"?
In un dibattito del 1988 la tesi favorevole all'esistenza della personalità multipla fu sostenuta da Kluft e Spiegel mentre quella contraria da Frankel e Orne.
Innanzitutto chiariamo che la personalità multipla è diversa dalla schizofrenia. Nell'errore si incorre facilmente a causa della fuorviante etimologia di "schizofrenia" (=cervello diviso). La condizione dello schizofrenico è una profonda divisione fra pensieri, emozioni e reazioni fisiche del soggetto, in virtù della quale la reazione emozionale a un pensiero o a una risposta fisica a un'emozione risulta completamente impropria e bizzarra. Tale divisione produce delirio, disturbi mentali e una gamma terribile di sofferenze. Essa si sviluppa intorno ai vent'anni di età (per questo è stata anche definita dementia precox) ed ha probabilmente cause neurochimiche e alcune sue forme potrebbero essere genetiche. Sono stati messi a punto molti farmaci capaci di migliorare radicalmente la qualità di vita di molti schizofrenici.
Nessuna di queste cose è vera per la personalità multipla. Non c'è nessun medicinale; viene diagnosticata di regola in pazienti oltre la trentina; non è caratterizzata da una frattura fra pensiero, emozioni e risposta corporea.
Che cos'è allora la personalità multipla? Hacking parte dalle definizioni formali dei ICD e di DSM.
DSM III
A. Esistenza nell'individuo di due o più personalità distinte, ognuna delle quali assume in tempi diversi un ruolo dominante.
B. La personalità che è dominante in un periodo particolare determina il comportamento dell'individuo in quel periodo.
C. Ciascuna personalità individuale è complessa e integrata con il modello comportamentale individuale e con le relazioni sociali che le sono proprie.
Nel successivo DSM III-R venne eliminato il criterio C e non fu più richiesto quindi che le personalità fossero complesse ed integrate. La diagnosi di personalità multipla poteva così essere estesa ad un maggior numero di persone.
Nella ricerca condotta dall'Istituto nazionale di salute mentale, Frank Putnam insistette nel sollecitare criteri non meno rigorosi, ma più rigorosi di quelli contenuti nel DSM-III. "Nel formulare la propria diagnosi il clinico deve:(1)verificare un cambiamento tra due stati di personalità o alter diversi; (2) riscontrare la presenza di uno stesso alter in almeno tre occasioni separate per valutare il suo grado di unicità e di stabilità; e (3) accertare che il paziente abbia amnesie, o rilevando comportamenti amnestici o affidandosi alle attestazioni del paziente". La condizione di amnesia è stata compresa nei criteri del DSM-IV del 1994.
In tutti questi cambiamenti, ci sono sempre stati comunque dei pazienti che soddisfacevano i criteri, quindi la malattia esiste . anche se non si sa bene cos'è, basta sapere questo.
Ma ad Hacking non basta che alcuni manuali descrivano alcuni sintomi che poi veramente alcune persone presentano per asserire che una malattia è reale.
Formulare bene la domanda, innanzitutto, è essenziale. Dobbiamo sempre chiederci se un qualcosa è un reale che cosa in alternativa a qualcosa d'altro per cui tale cosa potrebbe non essere.
Ad esempio possiamo chiederci se la personalità multipla è una reale MALATTIA (che cosa) e non un tipo di comportamento suscitato dal medico o dal paziente (non-cosa). In questo caso possiamo asserire che la personalità multipla non è iatrogena - anche se questa affermazione presta il fianco alle considerazioni degli scettici, perché potrebbe darsi benissimo che molte manifestazioni dei multipli siano iatrogene.
Un altro interrogativo può essere se la personalità multipla è una reale malattia oppure il prodotto delle circostanze sociali. Ma il fatto che compaia solo in determinati concetti non vuol dire affatto che non può essere una malattia!
La psichiatria dalla sua nascita (prima metà dell'Ottocento) ha classificato la malattia secondo due modi alternativi:
Un modello organizza il campo per classi di sintomi, cioè ordina le malattie in base al modo in cui esse si manifestano.
Un altro modello organizza il campo rifacendosi alle cause da cui scaturiscono, cioè ordina le malattie in base alle teorie con cui si è cercato di spiegarle.
E' chiaro che il DSM è un esempio del primo modello. Esso infatti fu pensato per poter essere usato da clinici che abbracciano teorie diverse.
Una descrizione meramente sintomatica non contribuisce a determinare se una malattia è reale o no, dato che dà l'impressione che i sintomi possano avere diverse cause.
Considerazione: quando si crede di comprendere le cause di una cosa si ha più fiducia nella sua realtà. Tale fiducia aumenta ancora di più se è possibile intervenire. Ecco quindi che la discussione si riduce a due questioni del tutto consuete in campo scientifico: intervento e causazione.
L'intervento è problematico: vi sono due tendenze: lavorare con le varie personalità per poi permetterne l'integrazione oppure scoraggiare fin dall'inizio la deframmentazione (scettici) responsabilizzando l'individuo.
Per quanto riguarda la causazione la personalità multipla ha trovato un fattore di chiarezza e di unificazione nell'idea causale che la molteplicità è un meccanismo adattivo, una risposta a traumi precoci e ripetuti, spesso di natura sessuale.
Occuparsi di personalità multipla vuol dire farsi carico di una piaga sociale. Non a caso essa occupa un posto d'onore nelle argomentazioni su famiglia, sistema patriarcale, violenza, portate avanti spesso da femministe, le quali dicono che non a caso la maggior parte dei multipli sono donne, vittime della violenza.
La personalità multipla è però anche angustiata dal populismo, e da ciò si può comprendere molto sullo scetticismo che vi è intorno ad essa. Lo scetticismo può essere anche causa della diversa formazione degli scettici, o anche la portata dell' "epidemia", che appare e se, si trova solo in America settentrionale e in Olanda (dove molti psicologi americani hanno avuto grande successo nelle conferenze) e laddove non c'è, viene puntualmente portata dai clinici missionari esperti in personalità multipla.
Inoltre vi è anche un'altra grande causa: la memoria, i ricordi bizzarri dei multipli, che a volte sfociano in denuncie . che raramente reggono all'esame dei tribunali. Nel 1992 nasce la False Memory Sindrome Foundation per i genitori e le persone accusate, contro una psicoterapia irresponsabile. Gli attivisti dello schieramento opposto li accusano di difendere gli autori di abusi infantili.
Inoltre il fatto che la personalità multipla sia associata all'ipnosi e il fatto che i multipli siano altamente suggestionabili ha alimentato il dibattito fra sostenitori e scettici. L'affermazione dei primi che la suggestionabilità dei pazienti costituisce un'importante indicazione sul disturbo di cui soffrono e che la personalità multipla è solo il punto estremo nel continuum dei cosiddetti disturbi dissociativi, gli scienziati dello schieramento opposto replicano che l'ipnosi è troppo complessa per essere collocata su una scala lineare di ipnotizzabilità e che un continuum di disturbi dissociativi da ordinare su di essa non esiste.
Bisogna infine ricordare che il tema della personalità multipla ha una grande componente MORALE nell'idea del trauma - abuso infantile (un po' come lo è per il cancro e l'AIDS).
Hacking non si schiera. "Il mio obiettivo non è, direttamente, quello di scoprire una verità fondamentale senza tempo sulla personalità o sul rapporto tra frammentazione e dolore psichico. Mi propongo di chiarire in che modo questa conurazione di idee sia maturata e in che senso abbia determinato e plasmato la nostra vita, le nostre abitudini e la nostra scienza".
Infine Hacking fa diverse considerazioni: dichiara di diffidare degli acronimi, perché le parole organizzano i nostri pensieri e un acronimo come MPD (Multiple Personality Disorder) rendono le cose permanenti ed indiscusse. (Acronimi come DSM o ICD, invece, sono legittimi poiché sull'esistenza di un manuale non possiamo dubitare!). Si dovrebbe diffidare anche della parola "disturbo", che ha un valore valutativo ed esprime che ci sia un'idea di "normalità".
Ma ancora più criticata è stata la parola "personalità". Oggi si parla di Disturbo Dissociativo dell'Identità (DID).
Già nel 1984 Coons diceva: non dobbiamo parlare di personalità complesse ed autonome, ma di stati di personalità, di altri sé o frammenti di personalità". La successiva adozione del termine disturbo dissociativo dell'identità mira appunto a dissipare idee semplicistiche legate alla vecchia dizione di personalità multipla.
Frank Putnam - Diagnosis and Treatment of Multiple Personality Disorder = manuale a cui farà riferimento e criticherà Hacking nel corso del libro.
Spiegel(1993): il problema principale che il disturbo pone è rappresentato non tanto dalla proliferazione delle personalità quanto dalla difficoltà di integrare in unità elementi disparati di memoria, identità e coscienza.
In sostanza Spiegel afferma che la personalità multipla non è il disturbo principale, il problema è la disintegrazione dell'identità.
Nel DSM III si richiedeva l'ESISTENZA delle personalità, nel DSM IV invece se ne richiede la PRESENZA, ovvero si richiede solo che le persone si percepiscano in un certo modo.
Comunque stiano le cose, questo disturbo è considerato la risposta ad un trauma infantile e quindi il trattamento poggia sull'assunto che incrementando le nostre conoscenze sulla memoria si possa comprendere la mente disturbata.
Obiettivo di questo libro sarà esaminare non la realtà delle credenze sulla personalità multipla, bensì scoprire come sia opinione comune che la memoria è la chiave dell'anima.
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