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Psicologia 11.01.01
LA MEMORIA E IL SUO SVILUPPO
L'IMPORTANZA DEL PROCESSO MNEMONICO
La memoria è la capacità di conservare e di evocare quanto si è appreso; se la nostra esperienza dovesse sparire, noi saremmo costretti a vivere prigionieri delle nostre percezioni del presente.
Il più antico è sicuramente quello riguardo al funzionamento della memoria umana, che coinvolgeva FUNZIONALISTI (mettono in relazione un fenomeno con l'altro) e STRUTTURALISTI (vedono l'intera struttura, da cui ne fanno derivare le parti).
*FUNZIONALISTI o ASSOCIAZIONISTI: l'associazione costituisce la relazione tra due elementi ideativi, che si organizzano tra loro mediante somiglianza, contiguità e contrasto.
EBBINGHAUS studia la memoria come funzione pura, non influenzata dalle caratteristiche soggettive della persona. Per primo utilizza metodi statistici e sperimentali, con i quali misura l'estensione della memoria e le modalità con cui essa immagazzina i dati.
FREQUENZA DELLE ASSOCIAZIONI: maggiore è la frequenza, maggiore è la possibilità di ricordare, anche in base alla difficoltà del materiale. Solo MEMORIA VERBALE: sillabe senza senso (no immagini . ). Risultati: esiste una relazione tra la quantità del materiale che deve essere misurato e i tempi di apprendimento, e anche tra il tempo che passa e l'oblio (immediatamente dopo la memorizzazione c'è una perdita notevolissima, poi col trascorrere dei giorni si stabilizza). memoria selettiva: quello che è importante per me lo ricordo, il resto no.
APPRENDIMENTO RIPETUTO: rallentamento notevole dell'oblio.
ASSOCIAZIONE PER CONTIGUITA' TEMPORALE: 10,11,12 . ordine con cui sono state memorizzate.
Grazie agli studi di Ebbinhaus, ipotesi che il materiale possa essere memorizzato secondo stadi, almeno due: uno stadio più immediato e uno con un grado di permanenza maggiore (a lungo e a breve termine).
*IL MODELLO COMPORTAMENTISTICO (agisce sul comportamento)
Teoria stimolo-risposta; rinforzo: se ho una gratifica, ricordo meglio. Modelli di tipo matematico per prove di memorizzazione; se manca la giusta motivazione (gratificazione = autostima), la memorizzazione è insufficiente.
*IL MODELLO COGNITIVISTICO o COSTRUTTIVISTICO (agisce sui meccanismi mentali; il soggetto ha un ruolo determinante nella selezione, organizzazione e rielaborazione delle informazioni in arrivo; = computer)
GESTALT: il soggetto è un costruttore della realtà psichica; la memoria va considerata nel più vasto fenomeno percettivo, è un processo di elaborazione che coinvolge tutta la personalità del soggetto. Anche PIAGET (schemi della mente, modificandosi le conoscenze del soggetto che cresce e matura, si modificano anche gli schemi stessi).
I PROCESSI DELLA MEMORIA
REINTEGRAZIONE: ricordo più completo possibile di un evento passato, localizzato spazialmente e temporalmente.
AMNESIA: incapacità da parte del soggetto di reintegrare il ricordo meccanismo di difesa della RIMOZIONE.
RICONOSCIMENTO: processo di identificazione di un oggetto, una persona, una situazione .
CAPACITA' DI RIEVOCAZIONE: permettono di utilizzare, nel momento necessario, informazioni apprese nel passato.
RIAPPRENDIMENTO: ripetere un'esperienza acquisita prima e poi abbandonata per un certo tempo; si riapprende più rapidamente e più facilmente.
GLI STADI DELLA MEMORIA
La fissazione: registrazione nella memoria.
Condizionata da:
*struttura del materiale (senso d'insieme);
*atteggiamento più o meno favorevole (memory set = disposizione a ricordarsi)
*tonalità emotiva (prima piacevoli, poi spiacevoli, poi neutri); ricordo vecchio nel tempo si tende a renderlo positivo,
per via della semplificazione testimonianze!
La conservazione: nella zona limbica, se asportato ippocampo impossibile memorizzare.
Parte sinistra = razionale. Parte destra =emozionale.
Il recupero: richiamo alla mente del materiale precedentemente immagazzinato. (Cognitivisti chiamano "Memory
retrieval"). Ricordiamo meglio con immagini mentali, buoni schemi, sovrapprendimento .
L'oblio: estinzione parziale o totale del ricordo.
FREUD: teoria della rimozione, come difesa dell'io. Non ssa di tracce mnestiche, ma impossibilità di
recupero. CESARE MUSATTI: ottimismo mnestico: solo piacevoli, per difesa dal dolore.
TEORIA DELL'INTERFERENZA: retroattiva (nuovo disturba vecchio, specie se simile, e se numeroso) e
proattiva ( se numeroso).
Ogni anno il cervello, dopo 40 anni, perde 2 gr di cellule, e dopo 50 perde 4 gr. (?) impovermento, ma
sufficiente comunque, se non subentrano malattie.
LA MEMORIA A BREVE (mbt) E A LUNGO TERMINE (mlt)
-A breve termine/ memoria di lavoro: 30/40 sec., simile sassolino nell'acqua; funzione di setacciare il materiale; destinata all'oblio.
-A lungo termine: mantenute anche per tutta la vita; magazzino della nostra mente.
Meccanismi che favoriscono il passaggio dalla MBT alla MLT: attenzione, elaborazione concettuale,
mnemotecniche, parole-chiave.
-Memoria immediata: trattiene un suono o un'immagine per qualche frazione di secondo.
IL MODELLO HIP (elaborazione umana dell'informazione) . COGNITIVISTA
Percepiti stimoli dall'esterno
registrazione nella memoria immediata (riconoscimento percettivo)
MBT: o perduta o immagazzinata in MLT. (perdita a vari livelli, a seconda di quando).
LE ALTERAZIONI DELLA MEMORIA
AMNESIA: ricordo delle cose lontane, e incapacità di recuperare quelle acquisite di recente. Cause organiche (tossico, traumatico, infiammatorio, o metabolico) o psicogene (disturbi emotivo-affettivi). Se per lungo tempo, fenomeni lacunari, per rimozione. Permanente o transitoria.
IPERMNESIA: aumentate capacità mnestiche, che consentono prestazioni al si sopra della media.
PARAMNESIA: alterazioni della memoria = deformazioni dei ricordi reminescenza.
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