psicologia |
La percezione
La percezione è un processo mentale mediante il quale il cervello elabora le informazioni dei sensi e ci mette in grado di cogliere adeguatamente la realtà circostante organizzandola in informazioni dotate di significato.
In genere le nostre percezioni sono chiare e stabili; questo perché ci basiamo su alcune leggi quali:
Legge della vicinanza: le zone delimitate da segmenti vicini tra loro sono percepite più facilmente come ure di quelle delimitate da segmenti lontani;
Legge della chiusura le zone delimitate da segmenti chiusi sono percepite più facilmente come ure di quelle con margini aperti;
Legge della densità o della differenza: le zone con maggiore densità e compattezza, o con maggiore differenza dal resto, sono percepite più facilmente come ure;
Legge del movimento la zona che si muove in una data direzione è percepita come entità distinta da un'altra zona che rimane immobile o si muove in diversa direzione;
Legge del contesto: la percezione che abbiamo di una ura viene determinata dall'ambito complessivo, o dall'insieme, in cui essa si trova: tale "ambito" o tale "insieme" è chiamato contesto;
La legge della buona forma è una legge che riassume tutte le altre.
Quando il cervello conclude il ragionamento influenzato dalla percezione con un'ipotesi errata si ha un'ILLUSIONE PERCETTIVA, cioè quel fenomeno per cui, pur vedendo in modo alterato la realtà, la ura la vediamo in modo differente.
Ci sono cambiamenti della scena visiva che nei processi percettivi vengono annullati per cui: quando un cambiamento segnalato dai sensi viene mentalmente annullato dal processo percettivo, viene detto fenomeno della COSTANZA PERCETTIVA. Esistono costanza di forma grandezza e colore
Nel processo percettivo il cervello fa un vero e proprio ragionamento, cioè coglie gli indizi, formula ipotesi, le vaglia e infine decide che cosa percepire.
La sensazione
Le sensazioni sono tutte le informazioni che provengono dagli organi di senso quando sono stimolati da agenti esterni. Sono gli elementi della conoscenza sensibile cioè la conoscenza effettuata dagli organi di senso.
La soglia è il limite che separa ciò che può essere conosciuto dagli organi di senso.
L'adattamento sensoriale consiste in una modificazione che subisce la sensibilità in presenza di un'intensificazione o riduzione della stimolazione per cui avremo un adattamento negativo quando al sensibilità si riduce per compensare l'eccesso di stimolazione e uno positivo quando aumenta per far fronte alla debolezza dello stimolo.
La deprivazione sensoriale si verifica quando c'è una mancanza di stimolazione.
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