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Le radici del pregiudizio: la ricerca sulla personalità autoritaria - Gratificazioni e punizioni presenti nella vita adulta

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Le radici del pregiudizio: la ricerca sulla personalità autoritaria

Nella ricerca sulle radici del pregiudizio, due sono fondamentalmente le cause che vengono considerate: la socializzazione e le gratificazioni e punizioni presenti nella vita adulta.

La socializzazione.

Il pregiudizio può essere acquisito durante le prime fasi della socializzazione, durante l'infanzia, così come può essere acquisito durante qualunque periodo della propria vita ed il fatto che aumenti o diminuisca dipende dalle circostanze storiche.

L'acquisizione dei pregiudizi durante le prime fasi della socializzazione è facilitata dall'atteggiamento dei genitori, dal momento che i bambini piccoli imitano continuamente ciò che fanno i loro genitori. Analizzando proprio il rapporto tra imitazione e pregiudizi, un gruppo di ricercatori durante gli anni Quaranta, fece una ricerca sulla personalità autoritaria. La ricerca iniziò andando a ricercare le radici dell'antisemitismo, e si chiesero che tipo di persona fosse quella che odiava gli ebrei. In breve, si resero conto che questo tipo di persona non odiava solo gli ebrei, ma, le minoranze in generale. Fu scelto il termine di autoritario, perché tali persone mostrano un atteggiamento subalterno nei confronti dei loro capi, oltre ad aderire ai valori convenzionali di leader politici e religiosi, ma , essendo contro il convenzionalismo, tra cui le minoranze che sono per definizione convenzionali.



Il metodo utilizzato per misurare l'autoritarismo in una persona è la scala F.

Le persone autoritarie dimostrano di avere una grande rigidità di pensiero, mostrando difficoltà nel comprendere posizioni a loro antitetiche, nonché in una diversa soluzione dei problemi. Hanno un atteggiamento positivo verso la politica e negativo verso la pornografia.

Studiando le cause dell'autoritarismo e prendendo in esame l'effetto dell'imitazione, si è visto come studenti universitari con un alto punteggio nella scala F, avevano genitori che mostravano anch'essi un medesimo punteggio. Invero, si suppone che genitori autoritari allevino li autoritari e maggiormente propensi al pregiudizio.

La possibilità che pregiudizi possano crearsi in momenti successivi all'infanzia, sono tanto più veri se si considera l'influenza che hanno, nell'ingenerare pregiudizi, i mass media. In un periodo formativo, bombardati da una serie di messaggi provenienti da riviste o dalla televisione, senza un vaglio obbiettivo, di cui ancora non dispongono, si possono, nei ragazzi, generare atteggiamenti discriminatori nei confronti di un gruppo, che a sua volta può abbassare la propria auto stima.

Gratificazioni e punizioni presenti nella vita adulta. La nascita dei pregiudizi può avvenire anche durante la vita adulta, in occasione di eventuali punizioni che creano ostilità nei confronti di quella persona o quel gruppo di persone, che hanno impartito la punizione. In particolare si prendono in considerazione gli effetti di due tipi di punizione: la competizione e le differenze tra i gruppi.

Per quanto riguarda la competizione, in periodi storici differenti abbiamo assistito alla competizione per l'acquisizione delle risorse materiali , e una conseguente ostilità tra vari gruppi etnici.

Tajfel ha sottolineato come la competizione tra gruppi, non avvenga solo per l'approvvigionamento, ma, in difesa della propria identità sociale. L'identità sociale nasce quando, introdotti in un gruppo, si prende consapevolezza di appartenervi, con conseguente senso di sicurezza perché si ha la sensazione di valere e ci si sente protetti. Nella salvaguardia della propria identità sociale, ci si mette in competizione con gli altri gruppi.

Tajfel rilevò che: 1) i membri di un gruppo mostrano atteggiamenti positivi verso se stessi e discriminazioni verso gli altri, 2) i gruppi, sviluppandosi, creano un'omogeneità interna, ovvero, i suoi membri si assomigliano sempre più negli atteggiamenti, nelle opinioni, accentuando le proprie differenze rispetto agli altri gruppi, al fine di differenziarsi ulteriormente, 3) l'identità sociale prende il sopravvento sull'identità personale, per cui anche il diverso da sé non è visto come individuo, ma, come appartenente ad un gruppo, 4) i membri di un gruppo sviluppano atteggiamenti di auto compiacimento, per cui, si ritengono migliori, mentre gli altri sono cattivi, e ciò determina un rafforzamento della propria auto stima.

Per quanto riguarda le differenze tra i gruppi, si tende a non apprezzare chi la pensa differentemente da noi, perché lo si vive come una minaccia della propria auto stima.



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