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Bacone
Anticipazioni e interpretazioni della natura
Secondo bacone la scienza e la potenza umana coincidono e quindi si puo' intervenire sui fatti solo conoscendone le cause.
Egli deduce che il sapere umano e' diviso in
Anticipazioni della natura procedimento utile per raccogliere consensi poiche' si basa su pochi esempi familiari, che portano ad affermazioni false)
interpretazioni della natura procedimento razionale che parte dalla natura e dall'esperienza basandosi sul metodo induttivo).
Il vero sapere risiede nelle interpretazioni della natura che costituiscono il novum organum, necessario per realizzare un vero e continuo progresso delle scienze.
Per questo e' necessario:
Sgombrare la mente dai falsi idoli;
Un'esposizione e giustificazione del metodo che puo' riportare la mente umana a contatto con la realta'.
La teoria degli idola
E' necessario rendere coscienti gli uomini per quali false nozioni la loro mente non puo' arrivare alla realta'.
Idola della tribu': e' la tendenza che l'uomo ha di ricondurre cio' che osserva ad un' ordine superiore anche se questo non esiste ( sbagliata tendenza verificazionistica contraria al giusto atteggiamento falsificazionistico)
Idola della spelonca: derivano dall'individuo stesso ed e' la tendenza personale a distorcere la realta' a seconda della propria cultura, religione, educazione
Idola del foro: derivano dai rapporti tra gli uomini, sono legati al linguaggio e si dividono in nomi di cose inesistenti (ex. Fortuna) oppure in nomi di cose che esistono, ma risultano confuse e astratte.
Idola del teatro: sono tutti i sistemi filosofici:
Gli idoli sofistici (esperienze comuni non sufficientemente provate)
Gli idoli empirici (pochi esperimenti, ma curati)
Gli idoli superstiziosi (mescolanza tra filosofia, teologia, tradizioni).
Lo scopo della scienza
Lo scopo della potenza umana sta nell'introdurre una nuova o piu' nature in un corpo dato (ex. Leghe di metalli).
Lo scopo della scienza umana sta nella scoperta della forma di una natura ovvero nello scoprire i segreti profondi della natura per rendere l'uomo potente su di essa. E' necessario pero' conoscere:
Processo latente, ovvero la legge che regola la generazione e la produzione del fenomeno
schematismo latente, ovvero la struttura di una natura, per poter dire di conoscere una forma.
L'induzione per eliminazione
Secondo bacone il metodo aristotelico per giungere a formulare una legge e' sbagliato poiche' si tratta di semplice enumerazione di casi particolari da cui si fonda una legge generale.
Il metodo di bacone invece procede per eliminazione.
Prima di giungere a qualsiasi conclusione e' necessario compilare
La tavola delle presenze: i casi in cui si verifica il fenomeno
La tavola delle assenze: i casi in cui non si verifica
La tavola dei gradi: le diverse intensita' del fenomeno
A questo punto si effettua la prima vendemmia, ovvero si giunge a formulare una prima ipotesi coerente con i dati esposti nelle tre tavole.
Questa prima ipotesi sara' la prima guida per gli esperimenti fatti per verificare se le deduzioni fatte sono giuste.
sectiunesio
L'esperienza del crollo della cultura dell'epoca
Nel tempo di sectiunesio si erano sviluppate e continuavano a emergere nuove ipotesi, leggi e teorie. sectiunesio si rende conto che manca un metodo in grado di coordinare il nuovo sapere.
Le regole del metodo
I regola: e' la regola dell'evidenza e pone come vero tutto cio' che sia assolutamente chiaro ed evidente per la mente umana. Un concetto evidente non si deduce, si intuisce.
Ii regola: per analizzare un problema e' necessario prima scomporlo in parti piu' semplici; infatti per l'evidenza e' necessaria la l'intuizione, e per l'intuizione e' necessaria la semplicita'
Iii regola: e' la regola inversa alla seconda; attraverso il ragionamento e' necessario ricondurre la ragione dai fatti piu' semplici in cui si era scomposto il problema, ai fatti piu' complessi.
Iv regola:controllare ogni passaggio e ragionamento.
Il dubbio metodico e la certezza fondamentale :
"cogito ergo sum"
Per giustificare il suo nuovo metodo, sectiunesio analizza il sapere tradizionale e giunge alla conclusione che esso, per gran parte, si fonda su concetti non assoluti e non immuni dal dubbio.
Questi fondamenti sono:
Esperienza sensibile
Ragione
Sapere matematico
sectiunesio definisce questi dubbi metodici perche' non sono i dubbi degli scettici, ma, attraverso essi, si puo' pervenire alla verita'.
Il primo principio della filosofia elaborato da sectiunesio e' cogito ergo sum: questa non e' una deduzione, ma un' intuizione della propria esistenza in quanto essere pensante.
Questo concetto, chiaro e distinto, sara' il fondamento della sua filosofia e del nuovo metodo di ricerca.
La filosofia non e' piu' scienza dell'essere, ma dottrina della conoscenza e qualsiasi tipo di ricerca dovra' preoccuparsi di raggiungere il massimo grado di chiarezza.
L'esistenza e il ruolo di dio
La filosofia di sectiunesio si fonda sulla verita' assoluta dell' uomo come essere pensante, ma la molteplicita' di idee che risiedono nella mente umana rappresentano una realta'?
Idee innate : le idee nate insieme alla mia coscienza
Idee avventizie : idee esterne che mi rimandano a cose diverse da me
Idee fittizie : idee costruite da me stesso
Escludendo la terza, il problema riguarda l'affermare o meno l'oggettivita' delle prime due. Infatti esse si basano sulle esperienze sensibili, che pero' possono ingannare.
Dio e' un' idea innata e questo perche' se penso a dio si ha l'idea di un'essere perfetto e infinito, ma se siamo in grado di pensarlo perche' non ci siamo dati tutte le caratteristiche di un' essere perfetto?
Pensando a dio simultaneamente ne si ammette l'esistenza e quindi se non posso separarlo dall'esistenza ne consegue che esiste veramente.
E' dio che garantisce la capacita' conoscitiva della nostra coscienza ed e' garante di tutte quelle verita' che l'uomo potra' raggiungere.
Nonostante dio sia il creatore e il responsabile delle idee e delle verita' su cui ha creato il mondo, l'uomo erra perche' non sempre si dimostra fedele alla chiarezza.
Le facolta' dell'uomo sono funzionanti, l'errare sta nel giudizio: l'intelletto non erra, ma nel giudizio interviene la volonta'.
Il mondo e' una macchina
Dio e' garante del fatto che le facolta' sensibili e immaginative attestino l'oggettivita' del mondo corporeo e, fra tutte le cose che giungono alla coscienza l'estensione e' l'unica chiara e distinta, tutte le altre qualita' come il suono, il colore, il sapore, . sono secondarie.
La realta' e' estensione ed essa e' divisa in mondo spirituale e mondo materiale; tra di essi non ci sono gradi.
L'universo sectiunesiano e' quindi costituito da materia, che porta al rifiuto del vuoto e il moto, regolato da tre leggi fondamentali :
Principio di conservazione: la quantita' di moto resta costante;
Principio di inerzia : ogni cambiamento di direzione puo' aver luogo solo in seguito alla spinta di altri corpi
Ogni cosa tende a muoversi in linea retta e gli altri movimenti derivano da questo
sectiunesio cerca di unificare la realta' e afferma che sia gli uomini che gli animali sono delle macchine.
Anima e corpo
L'uomo e' l'unica realta' in cui convivono la res cogitans e la res extensa. L'anima non e' vita per l'uomo, ma e' la ragione e il pensiero.
Secondo sectiunesio l'anima risiede in una piccola ghiandola detta pineale, situata nel centro del cervello.
Le regole della morale provvisoria
I regola : obbedire alle leggi, ai costumi, alla religione del proprio paese, accogliendo le idee piu' moderate.
Ii regola : perseverare nelle proprie azioni con la maggiore risolutezza possibile .
Iii regola : vincere piuttosto se stessi che la fortuna e mutare piuttosto i propri desideri che l'ordine del mondo
Iv regola : coltivare la ragione e la conoscenza del vero.
Þlo scopo di queste leggi e' cercare di sottomettere i propri desideri alla ragione.
Spinoza
L'odine geometrico
Nella sua opera, l'ethica , spinoza utilizza un metodo espositivo che per molti risulta essere riduttivo rispetto alla materia trattata, ovvero l'uomo e dio.
In realta' il metodo deduttivo-geometrico e' da lui scelto per respingere l'abitudine di una trattazione eccessivamente prolissa e retorica tipica dei scolastici.
Questo suo metodo pero' non e' solo un rivestimento esterno all'opera poiche' per spinoza partendo da dio si puo' giungere a dedurre qualsiasi altro aspetto della realta', proprio come per gli euclidei, partendo dal triangolo, era possibile dedurre tutti i teoremi.
Il metodo deduttivo-geometrico inoltre permetteva un maggiore distacco dai sentimenti e una maggiore obbiettivita'.
Nella metafisica antica la sostanza era considerata molteplice e gerarchicamente organizzata. La natura era composta dalla sostanza e dalle sue affezioni. sectiunesio stesso e' d'accordo nel constatare che la sostanza e' molteplice, ma cosi' facendo va incontro a vistose incongruenze. Infatti egli definisce la sostanza come qualcosa che per esistere non ha bisogno di nulla se non di se medesimo, ma allo stesso tempo considera sostanza anche la res extensa e la res cogitans.
Secondo la definizione sectiunesiana di sostanza essa puo' essere solo dio perche' tutte le altre realta' dipendono da lui. Per rimediare al problema sectiunesio fornisce una seconda definizione di sostanza, ovvero di cio' che per esistere ha bisogno solamente del concorso di dio.
L'ambiguita' e' evidente e spinoza si rifiuta di accetare una tale definizione di sostanza: per lui l'unica sostanza e' dio.
La res extensa e la res cogitans per spinoza diventano due degli infiniti attributi della sostanza mentre i singoli pensieri e le singole realta' diventano i modi della realta'.
Il dio spinoziano e' composto da infiniti ed eterni attributi, e' il dio biblico e non puo essere concepito come persona perche' cio' significherebbe ridurlo a schemi antropomorfici.
Questo dio agisce per necessita' della sua natura, e' la causa da cui derivano tutti gli aspetti della realta'.
La necessita' e' per spinoza la soluzione di tutti i problemi.
Dio manifesta la propria essenza attraverso gli attributi che devono essere considerati l'uno senza l'aiuto dell'altro e non come cose a se' stanti.
Ognuno di questi attributi e' eterno e immutabile, ma gli uomini ne conoscono solo due: il pensiero e l'estensione.
I modi sono specificazioni degli attributi e da loro dipendono. Essi possono essere infiniti o finiti, ma e' proprio riguardo quest'ultimo modo che risiede la piu' grande difficolta' del pensiero spinoziano: se da una sostanza infinita non puo' che derivare un attributo infinito e quindi un modo infinito, come possono generarsi i modi finiti come i singoli pensieri o le singole realta'?
Dio e' la sostanza e i suoi infiniti attributi, mentre il mondo e' dato dai modi che pero' non possono esistere senza gli attributi e quindi senza dio.
Dio =natura naturans ; mondo=natura naturata.
Spinoza non attribuisce a dio l'intelletto, la volonta' o l'amore perche' questi sono modi degli attributi e quindi appartengono al mondo.
Degli infiniti attributi che esistono noi conosciamo solo l'estensione e il pensiero.
Poiche' tutti gli attributi derivano da dio ed esprimono allo stesso modo la sua essenza, allora necessariamente la serie dei modi di qualsiasi attributo corrisponde alla serie dei modi di ogni altro attributo. Da cio' deduciamo che la serie delle idee corrisponde alla serie dei modi delle cose corporee e che quindi vi e' un perfetto parallelismo poiche' entrambi esprimono la stessa realta'. Anche il rapporto fra mente e corpo e' costituito da un perfetto parallelismo.
Spinoza credeva che per ogni idea ci fosse un corrispettivo corporeo e quindi che idee e corpo fossero solo due aspetti di un medesimo evento.
Secondo spinoza non vi puo' essere una verita' assoluta, ma solo idee piu' o meno adeguate.
I tre generi di conoscenza sono:
Conoscenza empirica: e' legata alle percezioni sensoriali e alle immagini. Essa e' falsa poiche' non e' chiara, ma tuttavia e' insostituibile per la sua utilita'.
Conoscenza razionale: e' quella propria della scienza (matematica, fisica, geometria). Essa coglie le idee comuni a tutti gli uomini e comprende i loro nessi, ovvero le cause.
I tre generi sono conoscenza delle stesse cose, ma cio' che li differenzia e' il grado di chiarezza, che e' minimo nella conoscenza empirica, notevole nella conoscenza razionale e massimo nella conoscenza intuitiva.
La mente umana e' una parte dell'intelletto infinito di dio e quindi la conoscenza di dio e' il presupposto della conoscenza di ogni altra cosa.
La considerazione delle cose come contingenti e' un' illusione dell'immaginazione mentre la ragione comprende che le cose sono necessarie.
Nella mente non c'e' alcuna liberta' poiche' essa e' determinata a volere qualcosa da una causa che a sua volta e' determinata da un'altra causa . .
La conoscenza adeguata ci insegna che:
Noi agiamo solo per volere di dio;
Il nostro modo di comportarci verso le cose che non sono in nostro potere;
Non dobbiamo disprezzare o odiare nessuno;
Gli uomini devono essere governati affinche' compiano liberamente cio' che e' giusto.
L'analisi geometrica delle passioni
Le passioni sono espressioni della potenza della natura e scaturiscono dalla tendenza a perseverare nel proprio essere. Quando la tendenza e' riferita alla mente si dice volonta', se e' riferita anche al corpo e' detta appetito. Se e' positiva e' detta gioia, in caso contrario dolore. Da queste due passioni scaturiscono le altre.
Le passioni sono irrefrenabili e scaturiscono l'una dall'altra secondo una logica matematica.
Il tentativo di porsi al di la' del bene e del male
Nella natura non esiste il bene e il male e quindi questi sono modi di pensare che l'uomo si forma paragonando le cose fra loro e rapportandole a se'.
Il bene in realta' e' solo cio' che e' utile mentre il male e' cio' che non lo e'.
Passione e conoscenza
Proprio come gli antichi filosofi, anche spinoza e' convinto che la conoscenza porti ad un miglioramento di se stessi. Infatti secondo questo filosofo le passioni sono indefinite e non appena ci risultano piu' chiare esse cessano di esistere Þ la conoscenza ci libera dalle passioni.
Valutazione della religione
Spinoza crede che la religione sia il risultato del primo grado di conoscenza. Infatti la religione mira all'obbedienza mentre la filosofia mira alla verita'.
La bibbia secondo spinoza
Dio esiste;
Dio e' unico perche' l'amore e la devozione sono diretti ad un'essere superiore fra tutti;
Dio e' onnipresente;
Dio detiene il diritto e il dominio supremo su tutti;
Il culto di dio consiste nella giustizia e nella carita';
Tutti coloro che obbediscono a dio sono salvi mentre tutti gli altri sono perduti;
Dio condanna i peccati a chi si pente.
La religione ha dogmi pii
La religione non ha dogmi veri, ma dogmi pii poiche' essi devono indurre all'obbedienza. Questa liberta' nasconde un' atteggiamento opposto: la religione non ha il compito di definire cio' che e' giusto da cio' che non lo e', poiche' questo e' il compito della filosofia.
Giudizio di spinoza su cristo
Spinoza non ritiene cristo un profeta, ma la bocca di dio in quanto dio stesso gli apparve direttamente e non sotto forma di immagini.
Concetto spinoziano di stato
Secondo spinoza l'uomo e' per natura determinato a compiere certe azioni e proprio per sua natura egli tende ad essere nemico degli altri uomini, ma si sforza di non esserlo attraverso il patto sociale che e' per lui un atto di convenienza per poter vivere una vita piu' tranquilla.
Alcuni diritti pero' sono inalienabili perche' senza di essi l'uomo non sarebbe piu' tale.
Per questo spinoza si pronuncia in favore dello stato libero.
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