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COSI' E' (SE VI PARE)

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COSI' E' (SE VI PARE)


Testo


INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE


autore Luigi Pirandello

titolo Così è (se vi pare)



data della prima pubblicazione

casa editrice La nuova antologia

luogo della prima rappresentazione Teatro "Olimpia" di Milano

data della prima rappresentazione 18 giugno 1918


COSTRUZIONE DEL TESTO


atti

scene 7 nel primo atto, 9 nel secondo e nel terzo

trama in un salotto borghese una signora (Amalia Agazzi), sua lia Dina e suo fratello Lamberto, discutono insieme ad altri amici del caso di una strana famiglia che sta facendo mormorare tutto il paese: il signor Ponza, impiegato del consigliere Agazzi, ha alloggiato sua suocera (signora Frola) nell'appartamento davanti al loro e nessuno riesce a spiegarsi perché non permetta alla donna di vedere sua lia. La signora Frola spiega che suo genero è pazzo, crede di essere rimasto vedovo e di essersi risposato con un'altra donna che non ha alcuna parentela con lei; il signor Ponza afferma che è invece sua suocera ad essere diventata pazza e che, dalla ssa della lia, è ancora convinta che sia sposato con lei.

A queste rivelazioni l'opinione del paese si divide: lo stesso consigliere Agazzi ordinerà delle ricerche per scoprire la verità e organizzerà un incontro fra i due per smascherare il vero pazzo; entrambi i provvedimenti però non daranno esito. Suo cognato Lamberto è l'unico scettico della situazione e continua a ripetere a tutti che la verità non è una sola e che entrambi potrebbero avere ragione, ma non viene ascoltato da nessuno.

Infine si decide di interpellare la diretta interessata: la signora Ponza; solo lei infatti riuscirà, secondo il paese, a chiarire la faccenda. I fatti daranno ancora una volta ragione a Lamberto poiché nella scena finale la signora stupirà tutti dicendo: "io sono colei che mi si crede" e non svelerà il segreto della sua identità.

didascalie sintetiche ma dettagliate

battute prevalenza del dialogo

rapporto dialogo - didascalia carattere prevalentemente verbale del testo

esempio di didascalia significativa:

"Al levarsi della tela Lamberto Laudisi passeggerà irritato per il salotto. Sui quarant'anni, svelto, elegante senza ricercatezza, indosserà una giacca viola con risvolti e alamari neri"

spazio salotto e studio di casa Agazzi

tempo siamo agli inizi del '900 - durata della vicenda: due giorni

personaggi principali

Lamberto Laudisi

sui quarant'anni, svelto, elegante senza ricercatezza, fratello di Amalia è la proiezione dell'autore nell'opera, crede che una verità inequivocabile non esista


signora Frola

vecchina linda, modesta, affabilissima, con una gran tristezza negli occhi, ma attenuata da un costante sorriso sulle labbra; è uno degli oggetti della discussione, personaggio positivo (molti parteggiano per lei)


signor Ponza

tozzo, bruno, dall'aspetto quasi truce, tutto vestito di nero, capelli neri, fitti, fronte bassa, grossi baffi neri; è l'oppositore della signora Frola agli occhi dei paesani


scelte stilistico - espressive prosa e linguaggio formale

tema centrale impossibilità di conoscere la verità

genere letterario dramma borghese


Rappresentazione


scenografia essenziale

- fondali volutamente spogli

- elementi mobili: lo specchio

- luci: fondamentali per evidenziare momenti particolarmente drammatici o grotteschi

- ambientazione storica e sociologica in linea col testo

attori

- i personaggi del salotto sono gli spettatori dei tre veri protagonisti (sig.ra Frola, sig. Ponza, Lamberto Laudisi)

- gli attori non interagiscono con gli spettatori

- i personaggi del salotto sono truccati esageratamente e recitano in modo innaturale mentre i tre protagonisti sono normali e recitano normalmente

- i costumi sono solidali con l'ambientazione

regista

- in complesso l'opera è aderente al testo ma sono state apportate delle modifiche ( all'inizio Laudisi è seduto mentre secondo il testo avrebbe dovuto passeggiare avanti e indietro per la sala; nel finale manca la risata tipica della chiusura di ogni atto e il signor Ponza non rispetta la descrizione del libro)

- ritmo lento dovuto al tipo di testo rappresentato: essendo prevalentemente parlato lascia poco spazio all'azione e ai fatti

giudizio personale

ho trovato molto più bello e appassionante il libro, forse perché guardando lo spettacolo si sa già il finale, o perché guardarlo in televisione non fa lo stesso effetto che dal vivo, oppure perché il genere Pirandelliano lascia molto poco spazio all'azione a beneficio del dialogo, ma se dovessi dare un consiglio a qualcuno senza dubbio lo indirizzerei verso il testo anche se, proprio come tipo di struttura, non è molto scorrevole da leggere, comunque è sicuramente più curioso.




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