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Compito in classe sulla lettura
Svolgimento della traccia numero due
La lettura è sicuramente uno strumento importante nella vita di una persona perché permette di imparare molte cose che poi ci potranno essere utili nella vita: per esempio la stessa struttura del libro, che potrà essere utile nello svolgimento dei temi di italiano a scuola o addirittura se un giorno ci trovassimo noi a scrivere un libro, dato che nella vita non si può mai sapere. Inoltre la lettura può essere interpretata come semplice svago, divertimento per passare il tempo libero oppure anche (specialmente per i più piccoli) come mezzo per evadere dal complicato e contorto mondo degli adulti, che molto spesso sono incapaci di ascoltarli e comprendere i loro problemi. Infatti, quand'ero piccolo, leggevo moltissimi libri, sicuramente perché leggere mi piaceva (e mi piace tutt'oggi) molto e per divertirmi, ma anche un po' per fuggire dal mondo esterno e reale ed entrare in quello fantastico del libro, dove spesso m'impersonavo col protagonista e vivevo molte splendide avventure. Io ho imparato a leggere a quattro anni, tramite i giornalini della Pimpa e di Topolino, e quindi ho iniziato a leggere libri fin da bambino. Poi l'inizio della scuola elementare è coinciso con l'inizio, da parte mia, della lettura di libri. All'inizio erano libri per bambini, che narravano di avventure fantastiche e di personaggi irreali. Il mio autore preferito era e continua ad essere R. Dahl, del quale ho letto svariati libri come 'il G.G.G.', 'La fabbrica di Cioccolato', 'L'ascensore di Cristallo', 'Boy' e tanti altri. Poi ho iniziato a leggere libri più 'impegnativi', cioè con un significato morale che richiede una maggiore attenzione nella lettura ed una maggiore comprensione. In particolare mi sono piaciuti molto 'I ragazzi della Via Pal', 'I quattro della Golden Queen' e 'Appuntamento a Central Park'. Leggendo questi libri ho imparato molto, in particolar modo quanto siano importanti la vita di gruppo e l'amicizia con le persone, che magari non senti un fattore rilevante quando queste ti sono vicine, ma poi quando ti vengono a mancare capisci che erano veramente importanti e che hanno formato un vuoto incolmabile in te. Diventando grande ho un po' abbandonato questa passione per la lettura, soprattutto per mancanza di tempo, ma quando capita un periodo dove non ho molto da fare prendo un libro che non ho ancora letto dalla mia scrivania oppure vado in libreria a comprarne uno (raramente in biblioteca, dato che i libri che leggo mi piace che mi rimangano nella scrivania) ed inizio a leggerlo. Crescendo ho ovviamente abbandonato la lettura dei libri come evasione dal mondo esterno, ma piuttosto ho adottato una lettura di tipo conoscitivo, vale a dire che cerco di scegliere libri che riguardino sempre più il reale e non il fantastico, anche se preferisco il contemporaneo all'antico. Questo perché cerco di leggere cose più vicine a me, dato che poi da questi libri posso imparare anche vicende contemporanee e quindi prendere anche esempio ed imparare da esse. Infatti, quando devo scegliere un libro, guardo sempre il piccolo riassunto nella parte posteriore della copertina e vedo se tratta argomenti moderni o che mi interessino in particolar modo; solo raramente un libro lo compro solo leggendo il titolo, cerco sempre di capire i contenuti prima di acquistarlo. Difatti tra gli ultimi libri che ho letto è presente 'Non è successo niente', di A. Skamatra, che parla di un ragazzo della mia età esiliato insieme alla famiglia dal Cile e costretto a rifugiarsi in Italia, a Roma, dove deve far fronte alle difficoltà della vita povera di ogni giorno, ai problemi della prima adolescenza con le ragazze e alla lotta per il ritorno nel proprio paese natale. Un altro libro che ho letto ultimamente e che parla dei problemi dell'adolescenza è 'Qualcosa è cambiato', che parla dei problemi di una classe di studenti che deve far fronte alle ingiustizie subite da parte del preside e alle accuse rivolte contro uno degli studenti, reo di essere entrato a scuola di notte e di avere rovinato molti libri della biblioteca, e come difesa hanno solamente il loro professore di colore di psicologia. Per quanto riguarda l'acquisto e la diffusione, si stanno diffondendo sempre più i libri su Internet, insieme di ine che basta stampare per ritrovarti il libro direttamente a casa senza la fatica di dovere andare in libreria, magari se non c'è bisogna ordinarlo, o cose del genere; invece con le tecnologie moderne basta un click del mouse su 'stampa' per ritrovarti l'opera direttamente ai piedi della tua stampante. Quindi in conclusione le opere che leggo sono molteplici, forse non le più famose ma non per questo meno belle, e cerco di scegliere i generi contemporanei e più vicini alla realtà quotidiana delle cose. A riguardo delle motivazioni posso dire che, nella mia opinione personale, ci sono svariati modi per i quali si può leggere, per imparare, informarsi . . ma la vera lettura è quella che si fa per svago, divertimento, quando uno si sente dentro che ha voglia di leggere, perché se poi una persona deve leggere controvoglia, alla fine della lettura si ricorderà assai poco di quello che ha letto, perché non mosso da giusto stimolo, e finché non leggerà perché lo vuole continuerà sempre a ricordarsi poco o nulla di quello che legge.
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