Continua la disperata ricerca di altri
sopravvissuti
TERREMOTO
IN INDIA: BILANCIO DI 100.000 MORTI
Sollevate accuse per la lentezza e l'inefficienza dei
mezzi di soccorso
Il terremoto che ha colpito l'India
negli scorsi giorni ha causato centomila morti: questo è l'agghiacciante
numero di vittime stimato dalle autorità indiane. In un primo si era
invece parlato solo di alcune decine di migliaia di morti. Il ministro della
difesa Georges Fernandes ha comunque precisato: "Il bilancio è
però destinato a salire dato l'altissimo numero di feriti, quasi
200.000, nel Gujarat, lo stato più colpito". La scossa di terremoto che
ha colpito l'India occidentale era pari a 7,9 gradi della scala Richter, il
più devastante degli ultimi 50 anni. Intanto i soccorritori stanno
cercando di trovare segni di vita tra le macerie, nonostante il pericolo delle
scosse di assestamento. Grazie a questi sono stati trovati vivi una madre con
il suo bambino e un'altra donna di 75 anni. In ogni caso l'esasperazione della
gente per la lentezza dei soccorsi è evidente. Uno dei sopravvissuti ha
affermato che "le operazioni avvengono troppo lentamente e senza usare mezzi
adatti a rimuovere le macerie". Una donna che ha perso il lio nel terremoto
ha aggiunto che "solo l'uso di gru e bulldozer può portare dei risultati"; è per questo che ha affittato
una gru da un costruttore privato. Squadre di soccorso internazionale si sono affiancate da pochi giorni
all'esercito indiano nelle operazioni di soccorso. In assenza di acqua,
disinfettanti e legna per cremare i cadaveri, il pericolo delle epidemie rimane
sempre vivo. Molti paesi hanno quindi già annunciato che forniranno
aiuti di emergenza all'India. L'Australia s'impegna a dare vestiario, coperte,
medicinali e acqua potabile, oltre che l'invio di un suo esperto nella gestione
dei disastri. Anche una missione italiana e giunta in India, centrata sugli
aspetti sanitari e igienici dell'emergenza e in particolare su quello della
fornitura di acqua potabile alle popolazioni terremotate. Da Napoli sono
partite due unità cinofile per la ricerca dei superstiti e un medico
chirurgo. Inoltre il governo italiano ha stanziato cinque miliardi di lire per
gli aiuti. La stessa conferenza episcopale italiana ha stanziato tre miliardi
di lire dai fondi dell'otto per mille per un primo soccorso alle vittime del
terremoto.