Dalton (John), chimico, matematico e
fisico inglese (Eaglesfield, Cumberland, 1766 - Manchester 1844). lio di un
tessitore, fu dapprima maestro elementare; in seguito, diventato professore al
New College di Manchester (1793), cominciò a farsi conoscere a motivo di
numerose osservazioni meteorologiche. Fu membro della Società reale di
Londra e socio straniero dell'Istituto di Francia (1830). Dalton è
l'ideatore della teoria atomica; infatti riprese dagli antichi l'ipotesi
dell'indivisibilità della materia dandole però per la prima volta
un fondamento scientifico e una forma quantitativa. Formulando l'ipotesi che i
corpi puri sono composti da atomi identici poté interpretare le
proprietà fisiche dei gas e spiegare le leggi ponderali delle combinazioni
chimiche, in particolare la legge delle proporzioni multiple, che porta il suo
nome. Studiò la compressibilità delle miscele gassose ed
enunciò la legge dei miscugli gassosi o della somma delle pressioni
parziali detta anche legge di Dalton. A Dalton si deve anche una determinazione
delle pressioni del vapore acqueo saturo alle diverse temperature, e una serie
di misure dei calori specifici dei gas. Studiò su se stesso la malattia
oggi nota col nome di discromatopsia o daltonismo. Appassionato di linguistica,
scrisse una grammatica inglese. Le sue opere più importanti sono:
Osservazioni e Saggi meteorologici (1793) e soprattutto Nuovo sistema di
filosofia chimica (1808).
Rutherford of Nelson (Ernest, lord),
fisico inglese (Nelson, Nuova Zelanda, 1871 - Cambridge 1937). Compiuti gli
studi a Cambridge (1895-l898) dove fu allievo di J. J. Thomson, fu nominato
professore a Montreal (1898) e a Manchester (1907); nel 1919 ottenne una
cattedra a Cambridge, dove assunse anche la direzione del laboratorio
Cavendish. Qui indirizzò le ricerche di numerosi giovani fisici, alcuni
dei quali divennero in seguito famosi. Membro della Royal Society di Londra, ne
divenne presidente nel 1925. È universalmente noto per i suoi studi
sulla costituzione della materia, la radioattività e le trasmutazioni,
la ionizzazione dei gas ed è considerato uno dei maggiori fisici del
nostro tempo. Nel 1899 scoprì la radioattività del torio, del
quale riuscì a isolare l'emanazione e a dimostrare l'appartenenza di
questa alla famiglia dei gas rari. Nelle radiazioni degli elementi radioattivi
distinse i raggi a e i raggi b e insieme con F. Soddy formulò (1903) la
legge delle trasformazioni radioattive. Nel 1906 valutò il rapporto e/m
tra la carica e la massa delle particelle a che egli dimostrò essere
nuclei di elio. Nel 1908 calcolò, con H. Geiger, l'energia prodotta
nelle trasformazioni radioattive e nel 1919 realizzò la prima
trasmutazione indotta, quella dell'azoto in ossigeno, mediante un bombardamento
con i raggi a del radio. Fin dal 1911 egli aveva descritto un modello di atomo,
analogo a un minuscolo sistema solare, costituito da un nucleo positivo e da
elettroni periferici estremamente distanti da esso. Studiando la deviazione di
particelle a attraverso sottili strati di materia, riuscì con celebri
esperienze a determinare l'ordine di grandezza del nucleo atomico. Tra le sue
opere le più conosciute sono: Radioattività (1904),
Trasformazioni radioattive(1906), Le sostanze radioattive e le loro radiazioni
(1912), Fondamenti della scienza moderna (1938). Premio Nobel per la chimica
(1908).