I PIRATI DELLA STRADA
Un
neonato, uno straniero, un vecchio e una pensionata. Quattro vittime in 24 ore.
Quattro destini falciati da macchine killer. Il primo a morire, nel pomeriggio
di giovedì a Pozzuoli, è stato il piccolo Antonio, di quattro
mesi. La mamma ha raccontato che un'auto blu è piombata sulla carrozzina
ed è sfrecciata via. La Polstrada è a
caccia del pirata. Poi, nella notte tra giovedì e venerdì,
è toccato a un ceco di 49 anni, travolto mentre attraversava la strada
di fronte al Colosseo, con un amico polacco, rimasto
gravemente ferito. Il suo investitore, un produttore discografico romano di 35
anni, è stato rintracciato dalla polizia e ha confessato. E' accusato di
omicidio colposo e omissione di soccorso, ma anche di simulazione di reato, per
avere denunciato il finto furto della sua Volvo.
Venerdì pomeriggio un pensionato di 79 anni è stato investito
mentre scendeva da un autobus nel Cosentino. E'
ricoverato in gravissime condizioni. Inizialmente si era pensato al gesto di un
pirata, ma poi si è scoperto che la donna che lo ha investito non era
scappata, ma si era fermata sotto choc a pochi metri dall'incidente. In serata
è stata falciata da una macchina vicino Torino Giuseppina Mussa, 65
anni, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali e con il semaforo
verde assieme ad un'amica, ricoverata in prognosi riservata. L'investitore
è in stato confusionale. Statistiche complete sui pirati non esistono.
Ma, secondo stime attendibili, ben 20.000 persone ogni anno scappano dopo avere
investito persone e, fortunatamente, soprattutto auto in sosta. Poiché polizie
municipali e carabinieri non accorpano i numeri a livello nazionale, le uniche
cifre disponibili sono quelle della polizia stradale. E da lì bisogna
partire per arrivare a 20.000 casi. Nel '99 ci sono stati 2.259 incidenti
rilevati dagli agenti in cui i conducenti non si sono fermati dopo avere
procurato danni a persone o cose, considerando anche le strisciate durante i
parcheggi. Ben 1.766 sono da attribuire ad auto, 396 ad autocarri, 56 a
motorini, 23 ad autobus, 18 a moto. La Stradale ha rintracciato e denunciato
quasi un autore su due. In tutto 1.088: 617 che hanno danneggiato altre
macchine senza fermarsi, 300 che hanno proseguito nonostante avessero colpito
dei pedoni e 171 che hanno addirittura lasciato.Nel '99 sono state 5.776 le
persone uccise o ferite da pirati che hanno ottenuto un risarcimento dal fondo
di garanzia per le vittime degli incidenti. La somma versata complessivamente
è stata di 156 miliardi. E l'indennizzo non può superare per
legge il miliardo e mezzo.
Le vittime predestinate sono i pedoni. Secondo gli ultimi dati Istat-Aci disponibili, relativi al 1999, ben il 12,6 per
cento dei morti in incidenti stradali è rappresentato da persone che
camminavano per strada. Sono infatti 836 su un totale di 6.633 deceduti. E
più della metà dei falciati, 467, sono anziani, con più di
65 anni. Percentualmente muoiono più donne anziane che uomini, ma in
assoluto, considerando tutte le vittime, prevalgono gli uomini: 501 contro 335.
Pur essendo il 12,6 per cento delle persone decedute in incidenti stradali, i
pedoni sono solo il 5,2 per cento dei feriti totali, 16.386 su 316.698. Ma
scorrendo i dati degli ultimi ventidue anni, si scopre che in passato i pedoni
morivano ancora di più. Contro gli 836 del '99, i 783 del '98 o gli 828
del '97, se ne sono registrati più di mille dal '78 al 1988, con alcuni
picchi: 1.845 nel '78, 1.787 nel '79 e 1.812 nel 1980.