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I monologhi e gli a parte:
la fuga di notizie
Tra le battute si distinguono in particolare i monologhi e gli a parte.
il monologo è la parte di testo drammatico affidata alla voce di un unico personaggio, il quale può trovarsi solo sulla scena.
L'a parte è una battuta che un personaggio pronuncia presupponendo che gli altri personaggi presenti sulla scena non lo odano. In essa egli corregge o addirittura capovolge il senso delle parole destinate allo scambio dialogico.
I monologhi e gli a parte possono anche essere denominati fuga di notizie: infatti l'informazione diviene improvvisamente più accessibile e più ampia quando un personaggio rivela le proprie intenzioni.
Questo sovrappiù di informazione si conura come una comunicazione "obliqua" tra personaggi e lettori-spettatori, rappresentata secondo questo schema:
La comunicazione verticale, io emittente (l'autore) - tu destinatario (il lettore-spettatore), si realizza in genere attraverso la comunicazione orizzontale tra personaggi (lo scambio di battute nel dialogo).
La caratteristica fondamentale del tempo nel testo teatrale è la contemporaneità tra l'azione della lettura e gli eventi che si leggono:
· i sommari sono sempre affidati ad un personaggio che racconta ciò che ha visto.
· Le ellissi sono uno dei criteri per suddividere il testo in atti.
· Le pause riflessive sono spesso affidate ai monologhi dei personaggi; nel teatro classico greco e latino erano affidate al Coro.
Possiamo osservare una distinzione essenziale tra un dentro (lo spazio scenico) e un fuori (dove avvengono fatti che influiscono sulla vicenda, ma che non saranno visibili al pubblico)
In un testo teatrale possiamo incontrare questi tipi di battute:
· Soliloquio: battuta, solitamente piuttosto lunga, che un attore pronuncia senza che sulla scena sia presente nessun altro personaggio.
· Monologo: battuta di un personaggio che parla mentre gli altri attori presenti in scena tacciono e non lo ascoltano.
· Tirata: solo un personaggio parla, ma tutti gli altri lo ascoltano, senza intervenire.
· Dialogo: il dialogo occupa la maggior parte del copione; costituisce il procedere stesso della vicenda tramite le diverse opinioni dei personaggi.
· A parte: battuta pronunciata da un attore come se gli altri personaggi in scena non potessero ascoltare.
· Fuori Campo: è possibile che alcune battute vengono pronunciate in un luogo non visibile agli spettatori.
Parleremo di ritmo lento quando le battute sono piuttosto lunghe (monologhi, tirate, soliloqui), definiremo veloce il ritmo di un testo i cui personaggi dialogano tra loro in modo serrato.
Per quanto riguarda la posizione degli attori e i oro movimenti è di grande aiuto la presenza nelle battute dei dimostrativi (questo, quello), che ci indicano la distanza tra i personaggi e la loro collocazione; sono utilissimi indizi anche gli avverbi di luogo e i pronomi personali.
Il testo teatrale prevede la presenza di didascalie, ossia di indicazioni dell'autore al regista per la messa in scena.
Quali informazioni contengono le didascalie? Suddividiamole in tre gruppi:
· indicazioni circa il luogo in cui si svolgono i fatti e il periodo storico in cui sono ambientati.
· le indicazioni circa l'ambiente, gli oggetti presenti sulla scena, i passaggi da cui possono entrare e attraverso i quali escono gli attori, l'abbigliamento dei personaggi.
· indicazioni sui gesti, sull'atteggiamento e sul tono di voce da assumere sulla scena.
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