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IL TARDO ROMANTICISMO
r IDENTIKIT DELL'EPOCA
w La storia
La sconfitta dei moti del 1848 smorza gli ideali romantici e rivoluzionari e favorisce il rafforzarsi di un realismo politico.
La Francia perde il ruolo di prima potenza militare europea, che passa alla Germania. Dopo il tentativo rivoluzionario del Comune di Parigi (1871), nasce la Terza Repubblica.
L'Italia e la Germania hanno ottenuto l'unità sotto il controllo delle monarchie sabauda e prussiana. Il Regno d'Italia si dibatte in gravi problemi sociali (dal brigantaggio all'emigrazione), conseguenze dell'arretratezza del Paese.
Le maggiori nazioni europee creano in Africa, Asia e Oceania vasti imperi coloniali. L'Inghilterra rimane la più forte potenza commerciale grazie ai suoi possedimenti coloniali, rafforzati durante il regno della regina Vittoria.
E' l'epoca del capitalismo: la borghesia si impone come classe sociale in tutta l'Europa. Lo sviluppo industriale (seconda rivoluzione industriale) accelera i ritmi della ricerca scientifica; scoperte e invenzioni diventano sempre più tangibili grazie alle applicazioni della tecnologia.
v 1900: il re Umberto I viene assassinato a Monza dall'anarchico Gaetano
Bresci, che voleva rivendicare le vittime della strage di Milano, 1989
v 1911: l'Italia conquista la Libia
v 1914: inizio della Prima guerra mondiale
w Il pensiero
Il trionfo della civiltà industriale alimenta la fiducia nella scienza e nella tecnica. Il metodo di ricerca applicato alle scienze naturali viene considerato valido anche per risolvere le questioni sociali.
L'atteggiamento mentale che domina quest'epoca è ottimistico e positivo, e positivismo è il nome della filosofia che caratterizza questo periodo. E' l'ideologia della borghesia vincente che, fiduciosa nel progresso, ritiene possibile la risoluzione dei problemi sociali che l'industrializzazione ha scatenato, proprio attraverso un ulteriore sviluppo dell'industria. Parallelamente al Positivismo si sviluppa il Marxismo, che studia i problemi sociali con la stessa metodologia scientifica, ma che indica come soluzione la lotta di classe delle masse operaie contro il capitalismo e la borghesia.
w La letteratura
In Francia nasce il Naturalismo (in Italia si chiamerà Verismo e avrà aspetti un po' diversi) che è l'applicazione in campo letterario delle idee positiviste. Lo scrittore ha il compito di descrivere con oggettività, realismo e rigore scientifico la realtà sociale e psicologica osservata.
La seconda metà dell'Ottocento vede nel romanzo l'espressione letteraria che trova maggior diffusione. Lo sviluppo industriale anche nel campo editoriale stimola gli scrittori a produrre per un mercato che si allarga: nascono veri e propri generi letterari (romanzo d'appendice, letteratura per l'infanzia, polizieschi, fantascienza).
w Le arti urative
I pittori della seconda metà dell'Ottocento dipingono quasi esclusivamente soggetti realistici, tratti dall'osservazione diretta. Da questo nuovo approccio nei confronti dell'arte nasce la corrente dell'Impressionismo: i pittori impressionisti dipingono dal vero, senza disegno preparatorio, rappresentando gli oggetti attraverso pennellate di colori puri (non mescolati sulla tavolozza).
w La scienza e la tecnica
Appartengono a questo periodo teorie e scoperte di grandissima rilevanza scientifica: la teoria dell'evoluzione e selezione della specie (ad opera dello scienziato C. Darwin), la legge della trasmissione dei caratteri ereditari (ad opera di Mendel), i primi vaccini.
LA MUSICA TARDO ROMANTICA
Nella seconda metà dell'Ottocento la musica subisce un'ulteriore evoluzione.
Il consolidarsi delle unità nazionali alimenta l'interesse degli artisti verso la cultura del proprio Paese, gli aspetti caratteristici della lingua, della danza e delle espressioni popolari.
I musicisti spesso inseriscono nelle loro composizioni melodie che ricordano arie folkloristiche, tempi tipici delle danze popolari e motivi tradizionali. Questi aspetti sono tanto più evidenti in quei Paesi che, fino all'avvento del Romanticismo, sono rimasti lontani dal grande panorama musicale europeo: i Paesi dell'Est e del Nord, la Sna, ecc.
In questi Stati si consolidano movimenti artistici, nati attorno al 1830 e chiamati scuole nazionali, all'interno dei quali i musicisti evocano, attraverso sinfonie e concerti, atmosfere tipiche della musica popolare del loro Paese.
Dove la cultura musicale ha maggiore tradizione, come in Italia, in Germania e in Francia, questo fenomeno è meno accentuato e l'evoluzione del linguaggio musicale muove verso altre direzioni: i musicisti, proseguendo il cammino di Wagner, su dedicano a composizioni sempre più elaborate e complesse.
Con autori come Mahler e Debussy si arriverà a forma musicali sempre più astratte e concettuali.
Nel melodramma, come nella letteratura, trionfa il realismo: si presentano vicende spesso reali, rappresentate con molta veridicità.
Anche i personaggi, quasi sempre persone umili, sono descritti con grande cura.
In Italia questa corrente artistica prende il nome di verismo musicale.
r IL MELODRAMMA
Verso la fine dell'Ottocento il melodramma tende a mettere in scena vicende sempre più tormentate e tragiche, spesso ambientate nei ceti più poveri della società. Musica e testo appaiono sempre più inscindibilmente legati: lo stato d'animo dei personaggi viene profondamente rispecchiato dalle melodie, la scenografia è realistica e l'ambientazione caratterizzata fortemente attraverso richiami a musiche e danze popolari. L'orchestra non si limita ad accomnare i cantanti, ma ne sostiene le melodie con accomnamenti incalzanti; anzi, attraverso ampi interventi strumentali, assume talvolta il ruolo di protagonista. Questa tendenza (presente anche nella letteratura), prende il nome di Verismo musicale in Italia e di Realismo negli altri Paesi europei.
r LA MUSICA STRUMENTALE
w Le scuole nazionali
Il Romanticismo aveva rivalutato le tradizioni popolari e indotto gli artisti a studiarne le caratteristiche. Questa tendenza si sviluppa soprattutto nella seconda metà dell'Ottocento e i musicisti, raggruppati nelle scuole nazionali, scrivono composizioni dedicate interamente alla cultura del proprio Paese; il loro intento è quello di creare uno stile "nazionale", una musica che rispecchi i caratteri essenziali della cultura della loro terra, e di preservarla dalle influenze straniere.
Essi s'ispirano direttamente a leggende, racconti popolari, rappresentazioni pittoriche, che traducono in musica.
w Il poema sinfonico
Si afferma così il poema sinfonico, una composizione per orchestra che parla di un argomento preciso, a volte indicato addirittura dal titolo. Rispetto alla sinfonia e al concerto, il poema sinfonico ha una struttura più libera, che si adatta alla trama che deve illustrare. Come abbiamo già visto, i Paesi in cui si affermano maggiormente le scuole nazionali sono quelli dell'est europeo, i Paesi scandinavi e la Sna.
r VERSO IL NOVECENTO:
LA MUSICA STRUMENTALE
AL DI FUORI DELLE SCUOLE NAZIONALI
Negli ultimi decenni dell'Ottocento i musicisti sentono l'esigenza di esprimersi attraverso forma creative nuove, diverse da quelle del passato, non più rispondenti alla loro sensibilità e alle loro idee.
Nella ricerca di un linguaggio nuovo si distinguono particolarmente due musicisti che, con le loro opere, preparano la rivoluzione musicale che avverrà nel Novecento: Gustav Mahler e Claude Debussy.
Il boemo Gustav Mahler potenzia l'organico orchestrale per ottenere sonorità più ampie e combinazioni timbriche nuove. Nella sua musica traspare una profonda inquietudine, che si esprime attraverso l'alternanza di momenti di grande melanconia e altri di ironica allegria.
Il francese Claude Debussy, sperimentando scale musicali di carattere diverso da quelle utilizzate tradizionalmente, compone brani molto suggestivi e innovativi, in grado di creare atmosfere surreali e contemplative.
w Le innovazioni musicali di Claude Debussy
Verso la fine dell'Ottocento i movimenti artistici quali il naturalismo e il verismo appaiono superati da nuove correnti, che hanno il proprio centro creativo a Parigi: nei salotti, nei caffè, nei centri culturali, pittori, musicisti, scrittori si trovano per scambiarsi esperienze e opinioni.
È in questo clima che operano i pittori impressionisti: anziché descrivere la realtà, cercano di comunicare con le loro opere le impressioni che questa provoca nel loro animo.
Il musicista Claude Debussy è affascinato da questo stile pittorico e cerca di trasferirlo al linguaggio musicale, modificando radicalmente le regole della composizione: fa ricorso a una scala di sole sei note (esatonale) e a ritmi più irregolari, creando sonorità estremamente varie e timbri evanescenti e leggeri.
w La scala esatonale
La scala musicale tradizionale composta di sette suoni disposti con un preciso ordine. La differenza d'altezza tra le note è misurata in toni e semitoni.
Debussy organizza i suoni della scala con un altro criterio, per ottenere sonorità e atmosfere vaghe che ricordino quelle create dalla musica orientale. Trasforma l'intervallo di un semitono in intervallo di un tono, in modo da avere sempre la stessa differenza di altezza tra tutte le note.
Inoltre elimina la nota Si (sensibile), per dare un senso di sospensione alla scala, come se essa non fosse conclusa.
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