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IL TERRORE DEI NON-TERRORISTI
KABUL- La gente di Kabul ha paura. Corre, scappa via da una guerra silenziosa, avvertita solo dall'Oriente. L'atmosfera è rovente, la tensione alta. Qui la notte non esiste più: il buio più cupo è sempre illuminato dal sole fatuo delle bombe. Ma le esplosioni non portano solo luce: distruzione, pianto e polvere regnano sovrani sulle strade della città.
Oriente e Occidente si scontrano ancora una volta, entrambi ubriachi delle proprie ragioni. Da una parte c'è la triste fiaba incantata di una civiltà ferma a 500 anni fa, dall'altra un mondo di uomini mai sazi di guadagno. Poco più di un mese fa l'opulenza occidentale è stata colpita al cuore: un attacco terroristico, rivendicato dai Talebani, ha fatto crollare le Twin Towers in New York e causato la morte di 11.000 persone. E' scattata l'operazione 'Guerra al terrorismo. Il popolo americano chiedeva vendetta (avrebbe forse gradito u ritorno alle leggi di Hammurabi?), George Bush ha colto al volo l'occasione e il tornado patriottico-fanatico marchiato U.S.A. si è irrimediabilmente abbattuto sulla popolazione afgana. Nessuno si è soffermato a riflettere sul perchè di un atto così drammatico.
Paradossalmente il terrorismo è alimentato dal terrore a sua volta. Rappresentanti dei disagi sociali medio-orientali hanno risposto in maniera violenta agli abusi dell'Occidente. La gente orientale è piena di rabbia e di paura.
I potenti stanno, di vertice in vertice, spartendosi le terre africane e medio-orientali. Le multinazionali hanno costretto milioni di persone ad abbandonare i loro luoghi d'origine: intere popolazioni sradicate dalle loro terre ancestrali per far spazio alle industrie agro-alimentari.
Le aziende istallano fast-food che propongono surrogati di cibol plastici e insapori in terre ricche di storia, cultura e tradizioni gastronomiche, tentando di camabiare gusti ed abitudini alimentari.
L'Europa si è lasciata conformare, l'Oriente non ci sta. E' forse motivo di rimprovero questo?
No, non giustifico il terrorismo, ma tento di mettere in luce le ragioni che possano aver spinto ad una reazione così violenta.
Il rappresentante di queste idee, non voluto e non eletto dal popolo, ha un nome: Osama Bin Laden. Uomo vigliacco, che ha istigato un attacco contro la popolazione afgana e ha poi lascitao che questa se la vedesse da sè. E' fuggito, si è nascosto, e qui la guerra la stanno combattendo i civili in prima persona.
Oggi glia aerei 'stelle-e-strisce' hanno bombardato un ospedale, poco lontano da dove mi trovo io. I malati uccisi avevavno come unica colpa quella d'essere in cura presso un edificio troppo vicino ai campi d'esercitazione talebani.
Il Pentagono ha ammesso l'errore, le vittime rimangono tali.
Avevano assicurato una guerra mirata, ma io vedo donne urlanti piangere i loro bambini.
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