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Per capire meglio la nascita del movimento moderno in America e il suo successivo sviluppo, può essere utile fare uno schematico diagramma dell'architettura americana.
. Con la colonizzazione europea inizia il declino della preistoria degli Stati Uniti. Mentre in Europa si sviluppa il gotico inglese con la costruzione dell'Henry VII Chapel nell'abbazia di Westminster, in America si sviluppano le prime idee d'abitazione come la capanna.
1630-l790. Inglesi, olandesi, francesi, svedesi e snoli, espandono la colonizzazione. Prevale un'economia agricola di carattere medievale. Si pone il problema di forgiare un'architettura e quindi si pensa o di elaborare un linguaggio autonomo o di trapiantare gli archetipi europei. Naturalmente fu scelta questa seconda soluzione che si presentava meno impegnativa. I modeli importanti tuttavia vengono presto piegati alle esigenze americane con una facilità di modifiche che finisce per svincolarli dalle loro matrici.
1790-l820. E' l'epoca di Thomas Jefferson, uno dei più grandi statisti americani, che impone un rigetto dell'architettura coloniale, per uno sviluppo del classicismo, degli impianti assiali e dei volumi chiusi.
1820-l860. All'impulso rimaneggiante di Jefferson succede il revival greco, affermatosi a Londra nella chiesa di St Pancreas, che si sviluppa in gran parte degli stati dell'est. Nasce ispirandosi ai giardini inglesi, il Central Park.
1860-l876. l'incremento industriale seguito dalla guerra civile determina il crollo del revival. Lo sostituisce il neogotico che si rifà ai testi di Ruskin e Viollet-le-Duc. In Europa si sviluppa il movimento Arts and Crafts di William Morris, anch'esso importato negli Stati Uniti; qui però la riscossa si personifica nella ura di Richardson.
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