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MAYA
La Storia
La storia Maya si divide in tre periodi:
Preclassico
Classico
Postclassico
IL PERIODO PRECLASSICO
Il
periodo preclassico va dal 2000 a.C. al 250
IL PERIODO CLASSICO
La fase che va dal 250 all'850 d. C. è
definita periodo 'classico' ed abbraccia il periodo di massima
estensione e di maggior splendore della civiltà Maya. Le città
hanno imponenti edifici, disposti intorno a piazze decorate con stele ed
altari. La crescita demografica si affianca allo sviluppo dell'agricoltura e
IL PERIODO POSTCLASSICO
Intorno
all'800 si registra una grossa depressione che colpisce l'area Maya: i regni
perdono potere e molte città vengono abbandonate. Questa crisi interessa
prima il sud e in un secondo momento il nord. Le cause di questo declino non
sono chiare e nessuna ipotesi possiede testimonianze storiche sicure; la più
accreditata collega la fine della civiltà Maya alla rottura
dell'equilibrio tra crescita demografica e sfruttamento
La Società
La società maya era composta da tre classi principali
La classe più elevata
La classe media
L'uomo comune
Al vertice dell' universo
maya c'erano poi le numerose divinità.
Esistevano dei per quasi ogni attività o fenomeno naturale: Chac (dio
della pioggia), Ah Puch (dio della morte), Ah Kin (dio
La classe
più elevata era
costuita dai nobili, tra cui venivano scelti funzionari,che erano molto
numerosi. I capi minori presiedevano alla cura dei villaggi, con funzioni
giudiziarie e amministrative. ½ erano inoltre, consigli municipali composti da
tre membri. Le
comunità si reggevano in stati città, il cui capo, l'alach-unic (vero uomo), trasmetteva le cariche al
lio e, spesso, era anche il sommo sacerdote. Come ogni società
La classe media era composta da funzionari, guerrieri, artigiani, mercanti (
bravi più nel calcolo che nella scrittura), artisti, architetti, che
abitavano vicino al nucleo civico e religioso dove risiedeva la classe dominante.
I commercianti scambiavano beni di prima necessità ad esempio cera,
sale, gomma, selci; ma anche oggetti o prodotti superflui come miele, cinabro,
pietre non lavorate, oro e argento, piume, pelli di giaguaro, ceramiche e
tabacco. Gli scambi avvenivano tramite il baratto o amento con semi di
cacao, fagioli oppure conchiglie.
L'uomo comune ( che costituiva il ceto più numeroso della società ) era posto alla base della scala sociale. Questo dedicava le sue forze al lavoro dei campi ed alla costruzione di edifici monumentali e strade.
I'Plebei', detti anche 'JAIBA - UINICOB' cioè uomini inferiori, vivevano nelle case più umili, rettangolari, costruite con pareti di graticcio,fango e tetti di lia, situate verso le zone periferiche della città. Gli Jaiba -Uinicob conducevano una vita molto dura; passavano parte della loro giornata a lavorare nei campi e dovevano cedere buona parte del raccolto ai nobili. A questo gruppo appartenevano i contadini, servi, e gli operai.
Gli antichi Maya svilupparono
una straordinaria tradizione artistica. Gli artisti avevano un ruolo importante
all'interno della società e i dignitari se ne circondavano per aumentare
il proprio prestigio.
Potremmo definire l'arte Maya cerimoniale - religiosa; ogni prodotto artistico
evocava soggetti legati alla mitologia e ad alcune cerimonie a noi ancora
sconosciute.
Architettura
Le piramidi Maya, a differenza di quelle egizie, non fungevano da sepolture, ma sostenevano una struttura sopraelevata, con funzione di tempio, dove i sacerdoti celebravano il culto.
L'arco Maya, è uno degli elementi più tipici dell'architettura di questa civiltà. Per ottenerlo si costruivano pareti in muratura dell'altezza desiderata; sulla linea d'impostazione della volta, venivano poi disposte pietre piatte sempre più sporgenti finché l'arco non potesse essere chiuso da un'unica pietra disposta a forma di V rovesciata.
La gente comune viveva ai
margini della città e nei villaggi; la distanza di una casa dalla piazza
dipendeva probabilmente dalla posizione sociale di chi vi abitava. Gli edifici
destinati ai normali cittadini avevano una struttura di pali che sostenevano un
tetto di lia; le pareti erano costruite con tronchi ricoperti da uno spesso
strato di 'adobe' (fango misto a lia ed altro legname).
Fra gli esempi più notevoli delle ceramiche ci sono smalti levigati,
rossi e bruni, terraglie decorate con tecniche particolari, delicati pezzi a
pasta sottile color crema e arancio, vasi a stampo e ceramiche policrome.
Di rara bellezza sono le statuine di argilla ritrovate nell'isola di Jana,
davanti alla costa della regione messicana
Pittura e scultura L'antica scultura maya può essere divisa in due categorie: monumenti a sè stanti ed elementi architettonici. I monumenti comprendono lastre di pietra verticale (stele), pietre piatte e spesso arrotondate (altari). I motivi delle sculture si rifacevano a forme umane o animali combinate con simboli soprannaturali; il materiale più usato era il calcare e gli strumenti per lavorarlo erano scalpelli in pietra e martello (in pietra). Ma è soprattutto
nell'arte della pittura che questa civiltà emerse: sia negli affreschi
parietali, sia nelle decorazioni della ceramica che nelle illustrazioni dei
Codici. La tavolozza, composta di colori d'origine vegetale e minerale,era
molto ricca. I colori fondamentali usati per la pittura ( il giallo, il
bianco, il rosso e il nero) rappresentano i quattro punti cardinali: il bianco
è il colore Il numero quattro è
anche il numero sacro dei Maya perché quattro sono i punti cardinali e
quattro sono le stagioni; quattro sono gli uomini che i creatori Tepeu e
Gucumaz plasmarono dalle pannocchie. I pennelli erano di piume, capelli o
peli. I Maya erano poi esperti in arti minori come quella lapidaria. Sono
giunti sino a noi anche i numerosi mosaici in giadeite, tartaruga, pirite,
turchese e altri materiali. Nelle camere funerarie e nelle residenze
più ricche a volte si trovano oggetti in oro e metalli preziosi, per
stile e fattezze, sicuramente provenienti |
Di notevole bellezza sono le giade intagliate: esse sono per eccellenza il materiale prezioso presso la civiltà Maya. I blocchi grezzi della durissima pietra verde erano lavorati senza strumenti metallici o diamantati: gli artisti maya impiegavano la sabbia, il filo e pietre, con tempi d'elaborazione lunghissimi per levigarli, tagliarli, perforarli e trasformarli in pettorali, orecchini, perle da collana, pendenti, urine. |
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Per questo, gli ornamenti personali e le statuette di giada erano costosissimi, tanto da aver un carattere quasi sacro e definire il rango sociale dell'individuo: più numerosi, grandi ed elaborati erano gli oggetti di giada, più alto era il rango di chi li portava. Per lo stesso motivo, la giada costituiva uno dei doni più preziosi e propiziatori che si potessero fare agli Dei: con una certa frequenza, piccole statue di giada venivano per questo collocati in depositi rituali al di sotto di templi e altri edifici. Particolarmente pregevole
è il ripostiglio di offerte trovato a Copàn alla base della
scalinata dei geroglifici, risalente con ogni probabilità a un dono
votivo fatto dal re 'Sole Nascente' nel 756 |
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