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PIOGGE ACIDE
Una tra le conseguenze più nocive dell'inquinamento atmosferico, attualmente oggetto di grandi controversie in quanto ritenuta responsabile di danni ambientali ampiamente diffusi. Le piogge acide si formano quando ossidi di zolfo e di azoto, combinandosi con il vapore acqueo presente nell'atmosfera, generano molecole rispettivamente di acido solforico e nitrico che, prima di precipitare a terra insieme alla pioggia, possono essere trasportate dai venti anche molto lontano dal sito in cui si sono formate. Le molecole inquinanti possono essere trascinate a terra anche dalla neve o dalla nebbia o, ancora, possono precipitare al suolo come deposizione secca. In effetti, anche se il termine 'piogge acide' è entrato a far parte del vocabolario comune, sarebbe più corretto usare il termine più ampio 'deposizioni acide', poiché le deposizioni secche sono nocive per l'ambiente al pari di quelle umide.
Il problema delle piogge acide è nato con la rivoluzione industriale e da allora ha continuato ad aggravarsi. La sua gravità a livello locale è riconosciuta da tempo, soprattutto nelle regioni densamente industrializzate che spesso vengono ricoperte da cappe di smog acido. Solo di recente si è, tuttavia, arrivati a comprendere la vera portata di questa forma d'inquinamento. In tutto il Nord Europa, dove il fenomeno è stato ampiamente studiato, le piogge acide hanno corroso edifici e monumenti, danneggiato coltivazioni e foreste e messo in serio pericolo, se non addirittura distrutto, intere popolazioni di pesci lacustri. Nel 1984 alcuni studi ambientali rilevarono, ad esempio, che all'epoca quasi la metà degli alberi della Foresta Nera aveva subito danni provocati dalle piogge acide.
I fumi prodotti dagli impianti industriali sono da sempre considerati i principali responsabili del fenomeno. Tuttavia, dato che la natura delle complesse reazioni chimiche coinvolte nella formazione delle piogge acide non è stata ancora del tutto chiarita, molti gruppi industriali hanno cercato di sminuire la propria responsabilità, sottolineando la necessità di ulteriori studi, e le autorità governative, dati gli alti costi dei provvedimenti contro l'inquinamento, hanno spesso implicitamente avallato l'atteggiamento degli industriali. Alcune indagini condotte nei primi anni Ottanta hanno, però, individuato proprio nelle emissioni industriali la principale causa delle piogge acide che investivano le regioni orientali degli Stati Uniti e del Canada. Un'altra importante fonte di ossidi di zolfo e di azoto è comunque costituita dai veicoli a motore, ossia dalla combustione di derivati del petrolio. Nel 1988, in conformità a quanto stabilito durante la Conferenza delle Nazioni Unite sulla prevenzione e il controllo dell'inquinamento atmosferico transfrontaliero tenutasi a Ginevra nel 1979, 25 nazioni (tra cui tutte le nazioni aderenti all'Unione Europea) hanno ratificato un protocollo per congelare il livello delle emissioni di ossidi di azoto intorno ai valori registrati nel 1987. L'Italia ha ratificato il protocollo della Convenzione di Ginevra nel 1982. Negli Stati Uniti, a seguito degli emendamenti apportati nel 1990 al Clean Air Act del 1967 (un decreto statunitense sull'inquinamento atmosferico), nel paese sono state introdotte nuove norme che hanno imposto alle centrali termoelettriche di ridurre le emissioni di anidride solforosa a 10 milioni di tonnellate/anno entro il 2000. Nel 1990 il volume di tali emissioni era pari a 20 milioni di tonnellate/anno.
L'applicazione in Europa del trattato sottoscritto in occasione della Conferenza di Ginevra ha condotto all'approvazione di diversi protocolli per la riduzione delle emissioni di ossidi di azoto e di zolfo. La disposizione di interesse più generale è quella che prevede la dotazione di marmitta catalitica per tutti gli autoveicoli a benzina immatricolati dopo il 1993.
DANNI DA PIOGGE ACIDE
Le piogge acide risultano dalla combinazione dell'anidride solforosa e di alcuni composti dell'azoto con il vapore acqueo atmosferico, dando una soluzione con valore del pH estremamente basso. L'acqua piovana, caratterizzata normalmente da un pH pari a circa 6,5, passa così a livelli di acidità paragonabili a quelli dell'aceto, compresi tra 2 e 3. Oltre a bruciare chimicamente le foglie delle piante, le piogge acide contaminano l'acqua dei laghi uccidendone flora e fauna.
PIOGGE ACIDE
Le piogge acide sono il risultato delle reazioni chimiche tra i gas degli scarichi industriali e l'umidità atmosferica. Le sostanze tossiche possono essere trasportate dalle nubi per lunghi tratti prima di essere rilasciate insieme alla pioggia, danneggiando così laghi e foreste anche molto distanti dalla fonte inquinante. In continuo aumento a partire dai tempi della rivoluzione industriale, solo recentemente le piogge acide sono divenute un problema etario per il quale urge una soluzione globale.
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