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PRIMO SOCCORSO
LESIONI ALL'APPARATO SCHELETRICO:
DISTORSIONE: è un momentaneo allontanamento dei capi articolari, con conseguente stiramento dei legamenti.
LUSSAZIONE: è una forma più grave della precedente, in quanto i capi articolari, dopo il trauma, non ritornano a posto. Se tra i capi articolari rimane un punto di contatto si ha una lussazione incompleta, che viene detta sublussazione. In questi due casi bisogna immobilizzare l'articolazione, applicarsi del ghiaccio e recarsi al pronto soccorso. Non massaggiare!
INFRAZIONE: è una lesione a carico di un osso, che presenta una lieve fessurazione. In questi casi bisogna immobilizzare l'articolazione e applicare del ghiaccio
FRATTURA: è la rottura dell'osso. Può essere esposta (è la più pericolosa poiché c'è la possibilità che penetrino germi all'interno dell'organismo) o non esposta, a seconda se si sia verificata o meno la lesione della pelle. I sintomi sono: dolore molto forte, impossibilità di movimento e gonfiore.
Lesioni all'apparato muscolare:
CRAMPO: Si verifica quando un muscolo si contrae involontariamente, all'improvviso e al massimo della tensione. La sensazione è molto fastidiosa e il fenomeno è particolarmente pericoloso se ti trovi in acqua. Le cause possono essere: affaticamento, scarsa preparazione, situazioni climatiche estreme, mancanza di sali, mantenimento di posizioni sbagliate per troppo tempo e quindi cattiva circolazione del sangue. Per prima cosa si deve riallungare il muscolo, dopodiché praticare un leggero massaggio in direzione del cuore ed evitare di sforzarsi di nuovo.
STIRAMENTO: Consiste in un allungamento violento ed esagerato del muscolo, non è grave in quanto non si verifica la rottura delle fibre. Viene anche chiamato distrazione.
STRAPPO: è una lesione muscolare più grave dello stiramento in quanto si verifica la rottura delle miofibrille, che provoca un versamento interno. Sia per lo stiramento che per lo strappo è necessario fermarsi, applicare del ghiaccio, non massaggiare ed applicare una fasciatura moderatamente stretta.
Lesioni dei tessuti:
CONTUSIONE: è lo schiacciamento violento di una parte del corpo, senza che si verifichi rottura della pelle. L'ematoma è dovuto alla rottura dei capillari. Bisogna fermarsi, applicare una borsa di ghiaccio, non massaggiare e non bendare fino a gonfiore terminato.
ABRASIONE: è dovuta allo sfregamento della pelle contro superfici ruvide. Bisogna lavare con cura, disinfettare e bendare.
FERITA: si tratta di una lesione con sfregamento della pelle e fuoriuscita di sangue. Lavare, bendare la parte interessata con acqua, disinfettare e bendare. Inoltre il medico dovrà valutare se fare o meno una iniezione antitetanica.
EMORRAGIA: è la fuoriuscita di sangue da una ferita. Se il sangue è rosso vivo ed esce a zampilli vuol dire che è stata lesa una arteria, quindi bisognerà chiudere il flusso a monte della ferita; se invece il sangue è venoso, cioè rosso cupo e con velocità di uscita costante, allora va stretto un laccio a valle della ferita.
EPISTASSI: è la fuoriuscita di sangue dal naso, può essere causato da un fatto traumatico o dalla fragilità dei capillari. Per fermare questa fuoriuscita basta chiudere i fori del naso con due tamponi. Non bisogna assolutamente portare la testa indietro o sdraiarsi, perchè il naso andrebbe in gola.
LA PERDITA DEI SENSI:
SEMPLICE SVENIMENTO: bisogna innanzitutto verificare se la persona respira e se il suo cuore batte ancora; se queste funzioni non sono venute meno bisogna procedere nel seguente modo:
1) Sollevare gli arti inferiori, per favorire l'afflusso di sangue al cervello.
2) Sbottonare il colletto della camicia e slacciare la cinta, eliminando tutto ciò che comprime il torace.
3) Piccoli schiaffetti, fare annusare aceto o sali minerali, possono aiutare la ripresa di conoscenza dell'individuo.
SE LA PERDITA DEI SENSI e' GRAVE:
1) Verificare se il soggetto respira. Se il soggetto respira, ma il cuore non pulsa praticare il massaggio cardiaco.
2) Verificare se il cuore batte. Se il cuore batte ma non c'è respirazione praticare la respirazione artificiale.
RESPIRAZIONE ARTIFICIALE:
1) Verificare se in bocca ci sono corpi estranei o se la lingua ostruisce il passaggio dell'aria. La testa va iperstesa per garantire l'apertura delle vie respiratorie, premendo lievemente con una mano la fronte, mentre l'altra solleva il collo.
2) Nella respirazione bocca-bocca si chiudono le narici. In quella bocca-naso invece si tappa la bocca.
3) Chi presta soccorso deve effettuare una profonda inspirazione a bocca aperta; poi mentre insuffia l'aria, volge lo sguardo verso i polmoni per vedere se si sollevano. Si deve staccare la bocca per consentire l'espirazione. La frequenza è di 12 atti pere gli adulti e 16-20 per i bambini.
MASSAGGIO CARDIACO:
1) Il soccorritore, in ginocchio accanto all'asfittico, pone il palmo della mano sinistra sul cuore, sovrappone a croce la destra sul dorso della sinistra.
2) Si esercita un'energica pressione sullo sterno in modo da farlo abbassare di 4-5 cm. Dopo ogni compressione bisogna sollevare le mani senza mai staccarle dal torace.
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