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Paesi Bassi o Olanda
Regno (Koninkrijk der Nederlanden) dell'Europa occidentale.
Superficie: 41.526 km
Popolazione: 15.500.000 ab.
Capitale: Amsterdam; residenza del governo all'Aia.
Lingua: olandese.
Religione: cattolica e protestante.
Unità monetaria: il fiorino olandese.
Confini: i Paesi Bassi confinano a est con la Germania, a sud col Belgio; sono bagnati a nord e a ovest dal Mare del Nord.
Ordinamento: monarchia costituzionale.
n Morfologia. Una lunga serie di basse terre alluvionali si trova a un livello vicino a quello del mare e deve essere difesa da sbarramenti. È stato costruito un imponente sistema di dighe, argini, canali che ha consentito di strappare al mare vaste distese di terreno (i polders) poi adibiti alla coltivazione. Tra le opere più grandiose, il prosciugamento dello Zuiderzee, iniziato nel 1919: ora chiamato lago di IJssel, è ormai trasformato in polders. Solo il Limburgo (a sud), costituendo una sezione dell'altopiano delle Ardenne, si eleva in altitudine.
n Clima e idrografia. I venti occidentali apportano piogge ben distribuite; l'escursione termica è poco sensibile; frequenti le nebbie invernali. L'idrografia è assai complessa per il gran numero di lagune, laghi, fiumi e canali. Il fiume più importante è il Reno, collegato alla Mosa.
n Popolazione e città. Nella Frisia vivono i discendenti dei primi ab. del Paese, i Frisoni, ma il nucleo principale della popolazione è costituito dai Fiamminghi, che derivano da un gruppo celtico stanziatosi nel territorio nel IV sec. Le città principali sono: Amsterdam, L'Aia, Rotterdam, Utrecht, Hilversum, Haarlem e Groninga.
n Economia. I Paesi Bassi sono tra i primi nel mondo per la produttività per ettaro di cereali e barbabietole da zucchero, anche se la produzione di derrate alimentari non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno interno. Tuttavia la bilancia commerciale agricola del Paese è attiva grazie alle esportazioni di ortaggi, spesso coltivati in serre, di fiori da bulbo e di latticini. L'allevamento conta ottimo bestiame, e con i derivati prodotti lattiero-caseari rappresenta il settore di punta dell'agricoltura nazionale; diffusa l'avicoltura; notevole la pesca. Le miniere di carbone nel Limburgo sono diminuite d'importanza dopo la scoperta di giacimenti di idrocarburi (gas naturale e petrolio) presso Groninga e Coevorden. L'industria è assai varia e attiva, sia pure concentrata attorno ad alcune multinazionali operanti su scala mondiale (Unilever, Philips, Royal Dutch Shell): lavorazione di prodotti tropicali e di pietre preziose specie ad Amsterdam e Rotterdam; industrie metalliche e meccaniche (Limburgo e zone costiere), cantieristiche, chimiche, tessili, elettrotecniche. I Paesi Bassi sono legati al Belgio e al Lussemburgo da un'unione doganale (Benelux) e fanno parte della CEE, della UE e dell'ONU.
Invaso dai Celti e dai Galli (600 a.C.), poi dai Belgi (300 a.C.), il Paese fu assoggettato dai Romani fra il 50 a.C. e il 37 d.C. Dal V all'VIII sec., abbandonati completamente dai Romani, sotto i Merovingi e i Carolingi i Paesi Bassi vennero divisi in contee, assumendo un assetto amministrativo che durò per quasi tutto il Medioevo. Tra i secc. XII e XV furono sede di una fiorente civiltà comunale mercantile unificata politicamente dal duca di Borgogna Filippo il Buono (1419-l467). Nel 1515 passarono per eredità a Carlo V, re di Sna, che riunì le varie contee (1548) nel Circolo di Borgogna dotato di larga autonomia. La diffusione della Riforma provocò una feroce politica di repressione da parte di Filippo II, contro le cui milizie si sollevarono sia le province meridionali cattoliche sia quelle protestanti; mentre le prime nel 1579 confermavano però la propria fedeltà alla corona snola, quelle settentrionali, formata l'Unione di Utrecht, si costituirono in un'indipendente Repubblica delle Province Unite, affidando la condotta della guerra di liberazione a Guglielmo d'Orange detto il Taciturno. Le ostilità si conclusero con la pace di Vestfalia (1648), con cui i Paesi Bassi olandesi ebbero riconosciuta definitivamente la loro indipendenza. Nel XVII sec. l'Olanda si presentava come il più florido, civile, laborioso Paese d'Europa, con una flotta di 16.000 navi che permetteva l'attività di grandi comnie commerciali, come quelle celebri delle Indie orientali e occidentali, oltre a favorire l'espansione coloniale estendentesi dai mari dell'Asia a quelli d'America. L'Atto di Navigazione (1651), applicato dall'Inghilterra nei confronti dell'Olanda, deteriorò i rapporti anglo-olandesi fino al punto da provocare due guerre (1652-l654 e 1664-l667), conclusesi sfavorevolmente per l'Olanda. Nel 1672 la Repubblica affrontò un conflitto con la Francia, da cui uscì (1678) con la pace di Nimega, che riassicurò all'Olanda la propria indipendenza. Nel XVIII sec. l'Olanda partecipò alla guerra di successione snola (1701-l713), costituì con Austria, Francia e Inghilterra la Quadruplice Alleanza e ingaggiò contro la Sna una lotta che si concluse (1721) con la pace dell'Aia. Nel corso del secolo l'economia del Paese iniziò a declinare. L'Olanda si ritrovò poi nuovamente in stato di ostilità (1780) contro l'Inghilterra per gli aiuti forniti ai ribelli americani e infine venne occupata (1795) dall'armata rivoluzionaria francese, che incoraggiò la costituzione della Repubblica Batava. A questa si sostituì (1806) il Regno di Olanda con a capo Luigi Bonaparte, in seguito incorporato nell'Impero francese. Nel 1815 il Congresso di Vienna decise l'unione dell'attuale Belgio con l'Olanda e assegnò il territorio a Guglielmo I d'Orange, ma nel 1830 la rivoluzione nazionale belga pose fine all'unione. L'ascesa al trono di Guglielmina (1898-l949) segnò l'inizio di un lungo periodo di pace, interrotto solo il 10 maggio 1940 dall'attacco sferrato con somma violenza dalle truppe tedesche. Alla liberazione del Paese (5 maggio 1945) seguì attivissima l'opera di ricostruzione. In seguito la storia dei Paesi Bassi è contrassegnata dall'adesione al Benelux, dalla firma (1948) del trattato di Bruxelles, dal difficile processo di abbandono del sistema imperiale, culminato nel riconoscimento (1949) dell'indipendenza dell'Indonesia e infine dall'abdicazione della regina Guglielmina a favore della lia Giuliana la quale, a sua volta, nel 1980, abdicò in favore della lia Beatrice. Dal 1977 sono governati da una coalizione a guida democristiana, riconfermata nelle elezioni del 1989. Nel 1994 le elezioni hanno segnato una netta sconfitta dei democristiani e dei loro alleati laburisti, portando alla formazione di un governo di liberal-democratici e liberal-conservatori, che nel 1995 ha mostrato la sua debolezza, assistendo alla vittoria alle elezioni di marzo dei liberali.
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