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REGIONE LIGURIA

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REGIONE LIGURIA*

TERRITORIO

  • MORFOLOGIA

L' Arco Ligure è una striscia montuosa che si estende tra le Alpi,gli Appennini e il mare.Si nota subito che la Liguria è una regione tutta montuosa,con due versanti nettamente differenti:quello interno,che scende verso la pianura padana,poco ripido;il secondo più scosceso delimitato dal mare.Le uniche zone pianeggianti sono la piana di Albenga e la Piana del Magra.

Le coste sono molto articolate,un continuo susseguirsi di baie,promontori e insenature,con la caratteristica di inabissarsi rapidamente.Infatti si trovano alte profondità anche a breve distanza dalla costa. Sono solitamente coste alte e rocciose,e si trovano spiagge sabbiose o sassose solo in corrispondenza delle pianure alluvionali o dove le rocce si sono disgregate per l'erosione delle onde.Il fatto che i monti in Liguria giungano praticamente fino al mare provoca due importanti fenomeni:

1)La costa si inabissa molto rapidamente

2)Lungo la costa c'à un'altissima concentrazione di abitanti,come si nota dal susseguirsi dei centri abitati,mentre l'interno è di gran lunga meno popolato.



Nel versante interno i corsi d'acqua scendono meno precipitosi e scorrono in valli relativamente lunghe prima di sboccare in pianura,mentre nel versante esterno i torrenti precipitano nel mare dopo un percorso molto breve.

PIANURA    /

COLLINA 35 %

MONTAGNA 42 %

  • CLIMA

La Liguria presenta due aspetti climatici ben distinti:il versante verso il mare ha infatti un clima mediterraneo,con estati calde e inverno miti; mentre il versante interno presenta inverni più rigidi.Questo perché la presenza delle montagne funge da barriera : protegge il versante marino dai venti freddi provenienti della Pianura Padana e arresta i venti tiepidi che soffiano dal mare,il quale essendo abbastanza profondo,immagazzina il caldo nel periodo estivo e lo restituisce nei mesi invernali.

  • AMBIENTE NATURALE

In questo caso si può fare una duplice distinzione. In base ai due versanti si può notare che il versante marittimo ha una vegetazione mediterranea composta da lecci,mirti,agavi,pini marittimi e cipressi,mentre quello interno ha una vegetazione composta da castagni,faggi e abeti.

La seconda differenza si può fare tra il versante di Ponente e il versante di Levante. L'arco Ligure è infatti tagliato a metà in corrispondenza di Genova dalla valle di Polcevera.La tipica macchia mediterranea è ormai diventata piuttosto rara,per cui la riviera di Levante presenta pini marittimi,olivi,ginestre,palme;mentre la riviera di Ponente ha approfittato dell'assenza del gelo per specializzarsi nella floricoltura.

  • RISORSE MINERARIE ED ENERGETICHE

Il sottosuolo della Liguria è assai povero di minerali.Notevoli sono però le cave di ardesia presso Lavagna,le cave di marmo nella valle della Polcevera,quelle di Levanto e di Portovenere,da cui si estraggono marmi pregiati e largamente esportati.

  • SUPERFICIE AGRARIA UTILIZZABILE

Seminativi,orti e vivai 5 %

Colture legnose 8 %

Prati e pascoli 13 %

Boschi  53 %

Superficie improduttiva 21 %

  • RETE URBANA

Reti di comunicazione




























  • CAPOLUOGHI DI PROVINCIA E CAPOLUOGO DI REGIONE

La Liguria è una regione a statuto ordinario.Il capoluogo è  Genova,dove risiedono gli organi di governo e hanno sede gli uffici della regione. Amministrativamente la Liguria è divisa in 4 regioni e 235 comuni.

Province km abitanti ab/km comuni


Genova  67

Imperia    1.155 216.788 188 67

La Spezia 882 226.456 256 32

Savona 1.545 285.182 185 69

BREVE INQUADRAMENTO STORICO

Le zone interne della Liguria erano un tempo assai popolate;le condizioni di vita per i contadini,i boscaioli,i pastori,i carrettieri e gli artigiani erano però molto più dure. Quando,dalla seconda metà del secolo scorso,la ripresa dei traffici marittimi e l'avvio dell'industrializzazione e del turismo offrirono alla fascia costiera nuove e migliori occasioni di lavoro,ebbe inizio la discesa degli abitanti dell'interno verso il mare.Molti si fermarono nella località costiera all'imbocco della propria valle,altri si spinsero verso i maggiori centri regionali,specialmente Genova,Savona e La Spezia,altri ancora presero la via dell'emigrazione in paesi d'oltremare.Il risultato di questo processo fu lo svuotamento della zone di collina e di montagna;fanno eccezione solo i solchi vallivi alle spalle delle maggiori città portuali.Il porto di Genova viene da sempre considerato importante,questo per due fattori: sorge in una baia ben protetta e da sempre la Pianura Padana lo usava per ricevere le merci provenienti d'oltremare e per esportare i propri prodotti.

POPOLAZIONE

  • CONSISTENZA NUMERICA :

La Liguria è una regione densamente popolata.Su un territorio di 5.400 km quadrati risiede una popolazione di circa 1.668.896 abitanti,con una densità di 308 abitanti per km quadrato.La densità è una delle più alte d' Italia,superata solamente dalla Campania e dalla Lombardia. La popolazione è concentrata sulla costa,dove si registrano densità altissime,mentre l'entroterra è quasi spopolato o registra densità assai modeste(50-l00 abitanti per km quadrato). La popolazione risulta comunque in diminuzione

  • DISTRIBUZIONE SUL TERRITORIO






  • SALDO NATURALE E SALDO MIGRATORIO

Il regime demografico si caratterizza in termini di regressione e invecchiamento.Dal 1979 il numero dei morti supera quello dei nati di 10.000unità ogni anno.Il tasso di natalità è uno dei più bassi al mondo e il tasso di mortalità tra i più alti d' Europa. L'immigrazione è quasi cessata,ma per decenni è stata intensa.Continua l'afflusso di pensionati provenienti dall'area padana ,non pochi dei quali acquistano un alloggio in Riviera,dove è altissimo il numero delle seconde case.

  • RAPPORTO FRA POPOLAZIONE URBANA E RURALE

Il territorio è caratterizzato da una netta frattura tra fascia urbanizzata costiera e zone rurali interne. I 73 comuni urbanizzati addensano sul 30% della superficie la quasi totalità della popolazione regionale: 1.500.000 abitanti. I 162 comuni collinari e montani hanno una popolazione residente di meno 170.000 abitanti.La fortissima denatalità,che determina una diminuzione di popolazione anche nella zona costiera (il comune di Genova è sceso da 817.000 abitanti nel 1971 a 660.000 nel 1994)sembra rendere inevitabile una "desertificazione" degli spazi interni a cui sfuggiranno solamente le zone di fondovalle meglio collegate alla costa.

  • DENSITà ABITATIVA


















  • INDICATORI DELLA QUALITà DI VITA

Indice dei consumi regionali   88.1

Consumi non alimentari    76.6

Consumo procapite di elettricità    3.448

Spesa sanitaria    2.038

Abitazioni in proprietà  63.8

Abbonamenti TV    83.8

Abbonamenti telefonici    105.5

Diffusione annua quotidiani  76

Densità stradale   1.572

Autovetture   47.7

Sportelli bancari   4.2

Delitti contro la persona  826.8

Delitti contro la proprietà 1.105

  • POPOLAZIONE ATTIVA E NON ATTIVA

Popolazione attiva  44.5 %

Popolazione femminile attiva 16.8 %

Attivi in agricoltura   4 %

Attivi nell'industria 26.4 %

Attivi in altri settori 69.6 %

Persone in cerca di lavoro    9.4 %

Livello di disoccupazione giovanile(14-29)   31.5 %

ECONOMIA

  • CONDIZIONI ODIERNE

La Liguria ha una struttura economica che la contraddistingue nettamente dalle altre regioni del Nord. Il suo attuale profilo funzionale risulta: 2,9% della popolazione italiana, 3,4% del reddito, 2,3% della produzione agricola, 2,9%del prodotto industriale, 6,1% del fatturato turistico.Il reddito pro capite si aggira sui 28 milioni(+ 17% rispetto alla media italiana)













  • CAMBIAMENTI INTERVENUTI NELLA STORIA
  • SETTORE PRIMARIO  
    1. PRINCIPALI PRODUZIONI

L'attività agricola in Liguria ha un peso non trascurabile nell'economia regionale ed è molto importante per la provincia di Imperia.Sono state abbandonate le colture meno redditizie e i prodotti più importanti sono fiori,ortaggi,frutta e uva.

Ancora praticata,ma in regresso,è l'olivicoltura,mentre è stata abbandonata definitivamente la coltura degli agrumi,che non poteva più reggere la concorrenza delle aree mediterranee più favorire dal clima e quelle in cui si trova manodopera a basso prezzo.

La floricoltura è particolarmente sviluppata nelle aree attorno Imperia,Bordighera,SanRemo e Ventimiglia.Il principale mercato dei fiori(garofani in primo luogo)è SanRemo.Circa il 35 % della produzione ligure dei fiori viene esportato,il rimanente 65 % viene destinato al mercato interno.La floricoltura richiede notevoli impianti fissi: le serre costituiscono in questa parte della riviera uno degli elementi più caratteristici del paesaggio ed uno dei più evidenti segni della trasformazione dell'ambiente naturale operata dall' uomo.

La coltivazione degli ortaggi ha assunto notevole importanza. Carciofi,asparagi,insalate,spinaci sono largamente coltivati,specie nella piana di Alberga e in quella di Sarzana.

L'olivo è diffuso un po' ovunque,sia lungo la costa sia nelle valli fino a circa 800 m d'altezza,sul versante rivolto al mare.Negli ultimi 15 anni la coltivazione di olivi si è dimezzata.

Accanto all'olivo,la vite è una delle colture più antiche. L'uva viene destinata nella quasi totalità alla vinificazione.

    1. ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI COLTURALI
    2. MODELLI DI CONDUZIONE AGRARIA

Sono assai numerose le piccolissime aziende agricole,inferiori ai 3 ettari,che in altre situazioni sarebbero antieconomiche.Qui invece sono redditizie perché coltivate prevalentemente a fiori.Le grandi aziende,quelle con un'estensione superiore ai 25 ettari,rappresentano il 30 % del totale ma non sono le più redditizie,in quanto coltivate ad ulivi o riservate al bosco.

    1. PERCENTUALE DI OCCUPATI

Gli occupati in agricoltura sono il 4%.

  1. SETTORE SECONDARIO
    1. PRINCIPALI SETTORI DI PRODUZIONE

La Liguria è una delle regioni più industrializzate d'Italia. I settori principali sono:la siderurgia e la meccanica,la chimica e la petrolchimica,il settore alimentare e quello delle costruzioni edili.

Il loro sviluppo è stato favorito soprattutto dalla possibilità di approvvigionarsi via mare delle materie prime e di utilizzare il trasporto marittimo per l'esportazione dei prodotti lavorati.

Per dimensioni e numero degli occupati,il più importante è il settore siderurgico,che ha i suoi principali impianti a Genova,Cornigliano,Savona e Cogoleto

I maggiori cantieri navali sorgono a Sestri Ponente,a Vado ed a Riva Brigoso e sono in grado di costruire navi mercantili fino a 80-90 mila tonnellate di stazza.

Il settore petrolifero è presente con impianti di raffinazione soprattutto a Genova,Vado e La Spezia.

L'industria chimica è molto sviluppata in provincia di Savona,dove sorgono ampi stabilimenti che producono fertilizzanti,materiale fotografico e  coloranti.

Il settore delle industrie alimentari è quello più antico ed è costituito da molini,pastifici e oleifici.Le materie prime sono reperibili sul posto(olive)o arriva via mare (frumento).  

    1. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' INDUSTRIALI
    2. LOCALIZZAZIONE















    1. STABILIMENTI INDUSTRIALI DI GRANDE RILIEVO
    2. PERCENTUALE DI ADDETTI

Gli addetti all'industria sono circa il 26.4 %.Il peso relativamente ridotto dell'industria è il risultato di tre decenni di "disindustrializzazione" che ha avuto il suo esito più emblematico nella disattivazione nel 1984 dei reparti chiave dello stabilimento siderurgico di Cornigliano.

La tradizione millenaria della pesca non si è tradotta in riconversioni moderne: il pescato è solo il 2% del totale nazionale. 

  • SETTORE TERZIARIO 
    1. COMMERCIO

Il sistema dei porti liguri gestisce il 15,7% del traffico italiano.Nel secondo dopoguerra il porto genovese,con il suo sviluppo imponente di pontili e banchine,approdi per le superpetroliere e oleodotti collegati direttamente con la Lombardia,Svizzera e Germania, registrò volumi di traffico crescenti fino al 1973 (massimo storico).Dagli anni '80 ha dovuto subire la concorrenza di altri porti italiani e europei,principalmente Livorno,La Spezia,Marsiglia e Barcellona,ma resta ancora al primo posto nel settore commerciale e con la privatizzazione del traffico merci,completata nel 1995,sta tornando a essere competitivo.

    1. SERVIZI
    2. TURISMO

Sinora ha approfittato della vicinanza alle città padane,ma la speculazione edilizia e l'inquinamento rischiano di annullare questo vantaggio.Il danno recato dal cemento all'ambiente naturale è ormai irreparabile e non resta che tutelare con leggi rigide quello che rimane ancora da salvare.Per quanto riguarda la lotta all'inquinamento la Liguria è piuttosto indietro rispetto ad altre regioni,che si sono maggiormente sforzate di salvaguardare il territorio.

    1. INVESTIMENTI PER LA RICERCA E SVILUPPO
    2. PERCENTUALE DI ADDETTI

Gli addetti al terziario sono circa il 71% della popolazione ligure.




































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