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Relazione sul nuovo esame di Stato
C'è un sentimento che accomuna tutti gli studenti del
5° anno delle superiori attorno ai mesi di Giugno e Luglio: la paura. Paura
dell'esame, ovvio. Che quest'anno si unirà all'angoscia del nuovo visto
che gli studenti, loro malgrado, saranno costretti a sperimentare per primi il
nuovo «;Esame di Stato»;.
Certo, molti non sono contenti di essere i primi a sostenere il nuovo
esame, visto che richiederà di studiare di più e quindi di
faticare di più, per non parlare dei dubbi nei confronti dei punteggi.
Il nuovo esame sarà composto da tre prove scritte e un colloquio.
La prima prova, lo scritto di italiano, nel vecchio esame di
maturità era il tema, mentre ora ci sarà la possibilità di
far ricorso a ulteriori tipi di scritti: l'analisi e il commento di un testo,
letterario o no, un saggio breve (esposizione dell'argomento trattato nella
traccia, redatta in forma sintetica utilizzando un corredo di dati, notizie,
informazioni e documenti, forniti assieme alla traccia) o un articolo di
giornale (nei prossimi anni sarà possibile anche fare una recensione o
una lettera) Il tempo a
disposizione sarà sempre di 6 ore.
La seconda prova scritta non presenterà particolari
novità. Continuerà a riguardare una materia diversa per ciascun
indirizzo di studi. Il tempo a disposizione varierà a seconda della
materia.
La terza prova, pluridisciplinare, è quella che presenterà
maggiori novità. Servirà a verificare la preparazione raggiunta
nelle materie studiate nell'ultimo anno e consisterà nella trattazione
sintetica di argomenti, in quesiti a risposta singola o multipla, nella
soluzione di problemi, o di casi pratici o professionali, o nello sviluppo di
progetti. Per il primo anno la terza prova verrà proposta in forma
semplificata, con un numero limitato di domande e di argomenti. La terza prova
sarà predisposta dalla commissione d'esame, perciò gli insegnanti
di una classe contribuiranno in modo determinante a prepararla: si avrà
quindi modo di esercitarsi durante l'anno.
Il colloquio pluridisciplinare riguarderà le materie studiate
nell'ultimo anno, fatta eccezione per religione. All'inizio del colloquio si
potrà proporre un argomento a scelta, e si proseguirà poi con
domande e argomenti definiti dalla commissione. Sarà importante saper
collegare tra loro più argomenti di materie diverse.
Una delle novità sarà il credito scolastico, un bonus di
punti (massimo 20 in tre anni) che servirà a valorizzare il lavoro
compiuto durante l'anno e a riconoscere i risultati raggiunti già prima
dell'esame; nell'assegnazione del credito potranno avere un peso anche quelle
attività esterne alla scuola che hanno comunque contribuito alla
formazione (credito formativo).
Il voto finale dell'esame sarà espresso in centesimi, non
più in sessantesimi: il voto minimo per superare l'esame sarà
60/100, il massimo 100/100. La commissione d'esame disporrà di 45 punti
per le prove scritte, ripartiti in parti uguali tra le tre prove (da 0 a 15
punti per ognuna), 10 per la sufficienza, e di 35 punti per il colloquio, 22
per la sufficienza. Ciascun candidato potrà far valere un massimo di 20
punti quale credito per l'andamento degli studi e per le esperienze formative e
culturali maturate fuori dalla scuola.
La nuova maturità, come previsto, ha fatto molto discutere, e non solo
per i refusi nei testi di matematica e greco. Berlinguer è certo che le
prove piacciano ai giovani, perché caratterizzano una «scuola aperta, dove non
c'è un solo modello a cui tutti si devono uniformare, anche quando non
va bene». Per gli studenti la nuova prova è invece bocciata con un 5
scarso: «È faticoso e c'è stato poco tempo per prepararsi».
«Andrebbe un po' ridimensionato, il problema è che si concentra troppo
lavoro in poco tempo e così alla fine si impara poco e non si approfondisce
niente». Non manca comunque chi risalta alcuni lati buoni: «Trovo positiva la
presenza di tre membri interni anziché uno».
I più hanno preferito le nuove forme di scrittura rispetto al classico
tema, e il test, da molti considerato la vera e propria novità, è
stato invece proposto solo all'8% degli studenti, mentre sono state preferite
le risposte singole; tuttavia molti studenti si sono lamentati per il tempo
(troppo poco) e per il poco spazio a disposizione per le risposte.
In sintesi, l'unico davvero soddisfatto sembra essere Berlinguer.
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