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Rintraccia quelli che per te sono i tre punti più significativi dello Statuto degli Studenti e poi spiega perché
Punti più significativi:
Articolo 1 comma 1: "La scuola è luogo di formazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica".
Articolo 2 comma 2: "La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza".
Articolo 2 comma 4: "Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e migliorare il proprio rendimento".
Motivazioni:
Premesso che ho trovato ciascun punto dello Statuto degli studenti interessante e che (devo ammetterlo) alcune parti erano da me sconosciute, comincio ad analizzare i tre punti che ho trovato più interessanti e significativi. Innanzi tutto il primo punto che, per quanto scontato, spesso non trova riscontro pratico nella vita di tutti i giorni. Purtroppo infatti molti ragazzi (spesso perché obbligati dai genitori) vanno a scuola senza alcun interesse per le materie che saranno trattate; o perché, come detto, obbligati, o perché non vogliono andare a lavorare. Invece la scuola è un mezzo di formazione, dove secondo me bisognerebbe andare solo se si ha reale interesse per tutto ciò che riguarda la cultura (come l'università quindi), altrimenti si sopprime anche l'interesse di coloro che invece qualcosa vorrebbero impararla.
Parlando di questo punto invece vorrei fare una mezza critica: infatti molti professori spesso calpestano il "diritto alla privacy" degli alunni, assegnando temi eccessivamente psicologici e personali, per svolgere i quali una persona è ovviamente costretta ad aprirsi anche se non ne ha assoluta voglia. È vero che spesso i professori s'interessano molto della psicologia e della vita dei loro alunni per poterli aiutare anche dal punto di vista umano, ma alle volte sono eccessivamente invadenti.
Infine faccio un'altra mezza critica che riguarda un campo ampiamente discusso da sempre: quello della valutazione. Infatti questa, come prevede lo Statuto, dovrebbe essere chiara, "trasparente e tempestiva". Però la maggior parte dei professori è restia o addirittura nega agli studenti il diritto a sapere il "voto preso", non calcolando che la sua comunicazione sarebbe "volta ad attivare un processo di autovalutazione che conduca l'alunno ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e migliorare il proprio rendimento".
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