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Scrivi un articolo di cronaca sul ritrovamento della tomba di Omero nell'isola di Chio, risalente all'VII sec. a.C.
Una scoperta eccezionale e al limite dell'impossibile: il ritorno della tomba di Omero
Chio - Ieri nell'isola di Chio alle 16.26 del pomeriggio, è stato ritrovato da un gruppo di archeologi di Los Angeles, il corpo del grande cantore Omero.
Per molti anni, si è creduto che il cantore Omero non sia mai esistito.
Ieri però, abbiamo avuto la prova schiacciante che Omero, chiunque sia stato, è vissuto veramente.
Infatti il corpo è stato ritrovato ieri in un'isola del mare Egeo, l'isola di Chio.
Ma vediamo come si sono svolti i fatti.
Un gruppo di archeologi di Los Angeles, guidati dal giovane ricercatore Francesco Pindaro, da diversi anni sono alla ricerca esasperata del corpo del cantore epico che ieri è stato ritrovato nell'isola di Chio in una tomba risalente all'VII sec. a.C.
Infatti, come ci dice la leggenda su Omero, il cantore ha trascorso la sua vecchiaia a Chio dove scrisse l'Odissea.
Per anni sulla storia di Omero si sono sviluppati molti dibattiti sul problema della questione omerica.
I critici che parteciparono alla questione omerica, si può dire che erano divisi in due categorie: gli unitari e i separatisti.
Gli unitari sostenevano che Ulisse abbia scritto entrambi i poemi dell'Iliade e dell'Odissea.
Costoro credevano anche che Ulisse abbia scritto durante la giovinezza l'Iliade, mentre pensavano che l'Odissea sia stata scritta durante la sua vecchiaia trascorsa appunto nell'isola di Chio.
I critici invece che si schierarono dalla parte dei separatisti, si possono dividere in due gruppi: quelli che pensavano che l'Iliade e l'Odissea siano state scritte da due autori diversi e quelli che pensavano che i due poemi siano stati scritti da più persone.
Comunque c'è da chiarire che la questione omerica, nonostante il ritrovamento del corpo di Omero, non è ancora chiusa perchè non si sà e non si saprà mai se il cantore epico sia stato realmente lui a scrivere i due poemi epici risalenti al Medioevo ellenico (1200-800 a.C.)
Però siamo certi solo di una cosa: i poemi dell'Iliade e dell'Odissea sono molto importanti dal punto di vista culturale, perchè sono gli unici documenti che descrivono l'organizzazione e i modi di vivere della poleis e dei suoi abitanti.
Per anni, a partire dal 1870, gli archeologi che si sono occupati a risolvere la questione omerica sono aumentati.
Il Il fautore principale di queste ricerche, è stato l'allora giovane archeologo tedesco Heinrich Shilieman che trovò negli strati sotterranei della collina di Hissarlik, nell'attuale Turchia occidentale, novi strati di rovine: la città di Troia cantata da Omero farebbe parte al settimo strato partendo dal basso.
Ieri invece, sempre da un giove archeologo sui 35 anni di nome Pindaro, è stato ritrovato il corpo del cantore Omero in una tomba risalente all'VII sec. a.C.
La tomba è poco lavorata cosa che fa pensare che probabilmente Omero sia morto in solitudine come fosse stata una persona poco importante.
Comunque reasta il fatto che Omero rimane una ura che si colloca tra la leggenda e la storia.
<<Ci sono voluti dieci lunghi anni per fare questo interessante ritrovamento,>> ha detto ieri Pindaro alla sala stampa <<finalmente ogni sforzo che è stato fatto per questi 10 lunghi anni è servito a qualcosa. Inoltre questo ritrovamento mi ha portato a una conclusione: nella vita tutto è possibile anche quando si pensa di partire con il 'piede sbagliato', fin dalla partenza.>>
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