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TEMA SULLA SOLIDARIETA' DEGLI ARTISTI
Negli ultimi anni abbiamo assistito alla proliferazione delle gare di solidarietà, una vera e propria corsa da parte di personaggi più o meno famosi a prestare il proprio volto per raccolte di fondi. Gli scopi espliciti sono innumerevoli: fondazioni, ospedali, centri di ricerca, si fanno concerti, maratone televisive e gare sportive per trovare soldi e smuovere le coscienze della gente comune.
Questo però non è un fenomeno legato solo ai nostri tempi, anche in passato i personaggi più in vista della società organizzavano feste e cene di beneficenza e c'è un divertentissimo film di Totò in cui lui si ritrova a are di persona le spese di uno spettacolo di solidarietà organizzato dalla lia e da un manipolo di borghesi annoiati.
Al di là dell'aspetto comico del film, voglio sottolineare quell'alone di retorica e di ipocrisia che spesso circonda le nostre gare di altruismo.
Non è di molti anni fa lo scandalo delle parcelle milionarie percepite dai vip nostrani per la loro partecipazione al telethon in TV; mentre si chiedevano soldi agli italiani cercando di fare leva sul solito sentimentalismo della brava gente, questi personaggi venivano ati.
Inoltre non dimentichiamo che le trasmissioni televisive vivono di sponsor e di audience, quindi nel momento in cui quel canale raccoglie fondi per beneficenza, aumente l'indice di ascolto e guadagna in pubblicità.
Senza contare poi l'enorme promozione che gli artisti di vario genere (cantanti, attori) fanno di loro stessi e dei loro ultimi lavori, aumentando le vendite dei loro dischi, libri ecc.
Il giorno dell'epifania a Frosinone si è tenuto il concerto di G. Moranti per finanziare un'associazione, ovviamente lo scopo era nobilissimo e tutti dovremmo nel nostro piccolo, contribuire al suo raggiungimento.
Secondo me però questo avvenimento ha avuto altri risvolti e la costruzione dell'ospedale che si proponeva è ancora molto lontana. Innanzitutto le spese della struttura che ha accolto il concerto sono state elevatissime per cui, conti alla mano, con la cifra ottenuta non si riuscirà a comprare neanche il terreno. E' vero che il cantante non ha chiesto nessun compenso, ma data la grande affluenza di pubblico, ha pubblicizzato al meglio il suo ultimo disco e venduto un'infinità di gadget.
Inoltre a me è sembrata anche una bella parata di personaggi politici che hanno fatto il loro bel discorso cercando di elevare l'indice di gradimento di un'amministrazione comunale ultimamente troppo contestata.
In conclusione per raccogliere appena 60 milioni (oltre 150 di spese) e con una causa così importante come la costruzione di un ospedale per l'infanzia, non bastava sensibilizzare i lauti conti bancari di tanti facoltosi personaggi della nostra città?
Possibile che era indispensabile l'azione del solito personaggio famoso?
Forse la risposta sta nella pratica filosofia del "niente per niente", si fa beneficenza ma ognuno ottiene qualcosa, il cantante la celebrità, il politico il gradimento, la gente comune il suo bel concerto.
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